venerdì 26 aprile 2013
L’elezione di Napolitano è incostituzionale?
Dopo l’accettazione e la relativa
riconferma di Giorgio Napolitano come Presidente della Repubblica, questi in
seguito orgogliosamente ha esplicitato di essere membro del Parlamento da ben
sessantanni, ossia dal 1953.
A tal proposito va ricordato che
il mitico segretario del PCUS, Partito Comunista Sovietico, Leonida Breznev (1),
rimase nel Politburo (2), entrandovi nel 1953, lo
stesso anno di “Re Giorgio II”, diventando “capo supremo del CCCP, Unione delle
Repubbliche Socialiste Sovietiche, ossia segretario del Partito Comunista
Sovietico dal 1964, fino al 1982, anno della sua morte – avvenuta alla vetusta età di settantasei anni.
Ma loro erano sporchi comunisti sovietici, mentre l’Italia, dovrebbe essere,
sulla carta, un Paese democratico.
E infatti, tornando agli anni
dell’infanzia, quando senza saperlo si era prossimi al termine della Guerra
Fredda (3), dallo
schermo del Tv Color Sinudyne (4), comparivano i servizi, di
una Russia impossibile da vedere se non nelle immagini della Piazza Rossa – rigorosamente senza auto e con poche persone
che la attraversavano a piedi (5) – con la
parata militare a commemorazione della Rivoluzione di Ottobre (6), dopo l’inno
Sovietico (7), prima dell’inizio
della sfilata dell’Armata Rossa (8), comparivano i membri
del Politburò, con il loro bacio sulla bocca tra i membri, cappotto e colbacco,
e quello che al tempo consideravo, essendo bambino, una vecchia mummia con un
piede sulla fossa, Leonida Breznev, il quale salutava con un gesto quasi
impercettibile della mano.
.
Ma Breznev, a differenza di
Napolitano, è stato nelle stanze del potere, per “solo” ventinove anni, invece dei
sessanta del riconfermato Presidente della Repubblica Italiana.
È chiaro: in Italia si sta
assistendo alla sovietizzazione su scala europeista della gerontocrazia al
potere (9), con una
metodologia politica non diversa da quella tribale, quando, antropologicamente
parlando, erano gli anziani del villaggio a prendere le decisioni, e dove in
queste tribù – ad esempio i nativi come
Sioux, Cherokees, Navajo, Piedi Neri e
altre in America, dell’Africa sub
sahariana vedi Zulu o tribù cannibali o
gli indigeni dell’Outback australiano – ai giovani, veniva riservato il ruolo
di comparsa, essendo privi di esperienza,dicevano, nella conduzione degli
affari del villaggio, ma oggi, come in quelle antiche tribù, al massimo questi
erano buoni come carne da macello durante le battaglie tribali, massacrando e
facendosi massacrare.
Ma quello che balza all’occhio, a
parte la sovietizzazione del potere fascista di matrice comunista, è che a
detta di alcuni siti internet, la rielezione di Napolitano sarebbe
incostituzionale (10)
e questo lo si può evincere, stando agli atti parlamentari, della Costituente, vedi immagine di questo articolo,pubblicato in
rete (11)
.
Unito a questo, va tenuto
presente che durante lo scrutinio è apparsa chiaramente in tv, senza essere espressa
a voce, la cifra 666,, , vedi Giovanni, 13, 16-18,(12) – « Faceva sì
che tutti, piccoli e grandi, ricchi e poveri, liberi e schiavi ricevessero un
marchio sulla mano destra e sulla fronte; e che nessuno potesse comprare o
vendere senza avere tale marchio, cioè il nome della bestia o il numero del suo
nome. Qui sta la sapienza. Chi ha intelligenza calcoli il numero della bestia:
essa rappresenta un nome d'uomo. E tal cifra è seicentosessantasei»
– ossia anche il titolo della canzone degli Iron Maiden, 666 “The Number of the Beast” presente nell’omonimo album, Emi
Records, 1982. (13).
Ora si presume che nel Parlamento
italiano esci siano dei costituzionalisti che conoscono la Costituzione
Italiana
(14) e i relativi atti della Costituente a menadito, visto che l’articolo
85 della Costituzione recita:
“Il Presidente della Repubblica è eletto per sette anni.
Trenta giorni prima che scada il termine, il Presidente della Camera
dei deputati convoca in seduta comune il Parlamento e i delegato regionali, per
eleggere il nuovo Presidente della Repubblica”
Nella Costituzione si parla
espressamente di “Nuovo” Presidente
della Repubblica, ove si presume, quando i membri dell’Assemblea Costituente
della Repubblica italiana (15),
hanno formulato l’articolo 85, scrivendo “Nuovo”,come
riferimento ovvio agli atti e alle votazioni della medesima. Purtroppo però la
lingua e il diritto italiano si basano sul diritto di interpretazione
soggettiva, non sull’interpretazione oggettiva, come è avvenuto per la legge 351 del 1957 (16),
che avrebbe dovuto garantire già nel 1994, a detta di alcuni giuristi,
l’ineleggibilità di Silvio Berlusconi, in quanto beneficiario di concessioni
televisive (17),
ma bellamente ignorata dall’opposizione, sia di allora che di oggi,tenendo,
senza parlare metaforicamente, gli zebedei del cavaliere i pugno.
Tutto questo per ribadire come il
Movimento Cinque Stelle, additato quale pericolo pubblico numero uno per il
“regime democratico dittatoriale”, in saturato ormai da tempo, grazie alle
disgrazie economiche e finanziarie causate dall’Unione Europea, avesse ragione
quando appoggiava l’elezione di Stefano Rodotà (18) a Presidente
della Repubblica, nonostante, come spesso accade a tutti i potenti, Stefano
Rodotà avesse “dato una spintarella ” alla figlia, Maria Laura, quando era
all’inizio della carriera giornalistica”, (19).
Il punto focale della questione,
come lo stesso Grillo aveva messo a fuoco nella sua conferenza stampa, tenutasi
a seguito della rielezione (Incostituzionale?) di Napolitano (20),
è, senza averlo mai citato espressamente, l’articolo 68 della Costituzione, che
come in tutti i Paesi “democratici”,
rende legale e impunibile a livello penale e morale, che a comune cittadino
costerebbe l’internamento a vita dentro un ospedale psichiatrico, con tanto di
elettroshock, ove la prima parte recita:
“I membri del Parlamento non
possono essere chiamati a rispondere delle opinioni e dei voti dati
nell’esercizio delle loro funzioni”, rendendo quindi impossibile
l’impugnare l’elezione di Napolitano, da parte di qualche probo cittadino, che
verrebbe passato per un terrorista pazzo e sovversivo, anziché un partigiano
della democrazia, contro la dittatura fascio-comunista che decenni sta
spolpando il Paese.
In collusione, ieri è stato festeggiato il 25
aprile, ma l’Italia è ancora ferma a prima del 08. settembre del 1943, con la
firma dell’Armistizio, (21).
L’Italia e gli italiani, da dopo
la proclamazione della Repubblica nel 1946, sono ancora fermi, moralmente e
mentalmente alla “dittatura democratica” fascio-comunista, dove, come in Libia
prima, in Siria, in Tunisia e in Egitto, le formazioni partigiane devono ancora
iniziare formarsi, per arrestare la continua erosione delle libertà individuali
ed economiche che le forze, che strozzano i cittadini, costringendoli alla fame
e nei casi peggiori al suicidio – anche se come disse Mario Monti nell’aprile
del 2012 disse: “In Italia non stiamo così male, in Italia ci sono stati 1725
suicidi, mentre in Italia 364” .
Effettivamente l’ex premier ha ragione da vendere in quanto : la Grecia, su una
popolazione di 11.200 mila abitanti conta
1725, mentre l’Italia, con 60 milioni di abitanti, ne ha avuti 364.
Quindi, per diventare in termini di suicidi come la nazione che diede i natali
ad Elena di Troia, in Italia questi dovrebbero essere quasi 10.00 . E oggi,
sfortunatamente, o fortunatamente, il Bel Paese è bel lungi da queste “eccelse
vette” di creazione del reddito, tramite i servizi funebri e affini, generati
da quasi 10.000 suicidi, causa crisi – perché non dobbiamo dimenticarlo, oggi
anche se vetusto e malato, siede nei banchi dei senatori a vita, Giulio
Andreotti, (22),
ossia da ben sessantotto anni, segno di un’abitudine consolidata dagli albori
della Repubblica, dove alla fine, raffrontando il periodo di permanenza di Napolitano con
quello di Mussolini, questi è rimasto nelle stanze del potere per un ventennio,l’equivalente ad 1/3 del tempo al
tempo passato in Parlamento da Giorgio Napolitano.
E l’Italia e gli italiani vivono
con l’illusione di definirsi agli occhi del mondo un Paese democratico?
Marco Bazzato
26.04.2013
10) http://www.infiltrato.it/notizie/italia/fermi-tutti-l-elezione-di-napolitano-e-anti-costituzionale-ecco-il-documento-che-lo-dimostra
(16)
http://consiglio.regione.sardegna.it/Manuale%20consiliare/XIV_Legislatura/Tomo%20I/Parte%20II/Leggi%20elettorali/07%20-%20DPR%201957-361.pdf
17) http://www.ilfattoquotidiano.it/2013/02/28/b-ineleggibile-accadra-il-miracolo-del-rispetto-della-legge/515665/
(19)
http://ilportaborse.com/rodota-e-le-scandalose-raccomandazioni-alla-figlia-nel-segno-del-peggior-nepotismo-ma-non-ditelo-a-grillo/
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