martedì 14 aprile 2009

Anno zero: nuove accuse contro Michele Santoro


Come sempre, a parte pochi casi, il giornalismo deve essere asservito al potere, pena, come sta accadendo in questi giorni, la gogna politica mediatica, da parte del presidente del consiglio e del presidente della camera, che non hanno digerito le presunte polemiche mosse, non alla protezione civile nel suo insieme, ma alla lentezza dei ritardi nei soccorsi all’ospedale de L’Aquila, praticamente dichiarato inagibile, non da dopo il sisma, ma come mostrato un servizio di Studio Aperto, andato in onda su Italia 1 alle 12.30, dichiarato inagibile pochi giorni prima del terremoto, e un rapporto di polizia, mandato in onda, ha fatto vedere il documento depositato presso la stazione di polizia dell’ospedale stesso. Tanto è vero che oggi i Tg di Stato hanno accuratamente evitato di mandare in onda i servizi sugli edifici pubblici, edificati, parafrasando il Vangelo, sulla sabbia.

Basterebbe infatti riguardarsi la puntata di
Anno Zero, ancora disponibile in rete, per capire che l’attacco politico, è frutto dello spostamento del problema, in quanto nel pezzo d’apertura, curato da Marco Travaglio, sono stati messi a nudo le collusioni tra mafia, camorra, grande industria cementifera e politica. Questo naturalmente non essendo possibile essere smentito, visto che sono gli atti pubblici della magistratura che parlano, ha portato allo spostamento dell’attenzione dell’opinione pubblica, dalle parole di Travaglio, alle presunte affermazioni offensive e denigratorie nei confronti dei Vigili del Fuoco, della Protezione Civile e del capo bipartisan, Bertolaso.

Va aggiunto però anche il silenzio colpevole di De Magistris, che non ha saputo o voluto replicare ad un esponente del Partito della Libertà, quando quest’ultimo, ha dichiarato che una delle proroghe sulla legge antisismica, voluta anche dal governo Prodi, porta la firma del ministro delle infrastrutture, che al tempo era Antotnio di Pietro.

La cosa ributtante è l’assurdo clima di concordia politica che in questi giorni regna sovrano nel Paese, senza polemiche, tutti uniti in un volgarissimo “vogliamoci bene nel nome – dicono i vari esponenti politici – dei terremotati, mentre, proprio per virtù della mancanza di polemiche e accuse reciproche, è chiaro che le mancanze, le lacune, le assenze delle istituzioni stesse nelle procedure di controllo, in primo luogo degli edifici pubblici, devono passare sotto silenzio, gettati sotto il tappeto come se si potesse nascondere dietro un dito di bontà politica falsa lo stato disastroso dell’edilizia italiana, dove molto chiaramente anche a molti politici, oggi, probabilmente tremano le poltrone sotto gli onorevoli glutei, se la magistratura dovesse veramente a spingersi, sempre che non venga stoppata prima, ad indagare sulle responsabilità penali e politiche di un sistema che potrebbe crollare, come è avvento a L’Aquila, sotto il peso dei delitti commessi.

È interessante notare, come oggi per ricevere quelle informazioni che, a parte qualche rarissimo caso, mancano, il cittadino sia costretto a cercarsi le notizie non nei giornali dei grandi gruppi editoriali, ma in rete, dove oggi c’è da segnalare il video su You Tube di
Marco Travaglio, che riprende, alla fine, il suo intervento d’apertura di Anno Zero, entrando ancor più nei dettagli degli eventi così tanto vituperati dai quotidiani ufficiali che fanno da megafono, annebbiando i lettori, delle dichiarazioni di Berlusconi e Fini.

Ancora una volta, a parte pochi casi isolati, uno fra tutti, Emma Bonino, la rappresaglia politica contro Michele Santoro, continua ad animare la politica italiana, segno evidente di come il Politic Burò nazionale, ha una scarsa stima delle facoltà di discernimento dei telespettatori, come se questi fossero un branco di pecore che devono essere, prima imboccate, e poi avviate al macello. È assurdo, che in molti emettano commenti su una trasmissione televisiva di cui si dubita l’abbiano seguita dall’inizio alla fine, salvo poi, rilasciare dichiarazioni sull’onda del passaparola.

Invece d’attaccare un giornalista, che cerca di fare informazione, i politici dovrebbero preoccuparsi non delle frasi di Santoro, ma della “Cosa Pubblica” con la competenza e l’attenzione che questa meriterebbe d’avere.

Per concludere, sempre riferendosi alla puntata di giovedì scorso di Anno Zero, è indicativo, stando a quanto detto in studio, che ci sarebbero circa 8000 scuole in Italia da controllare, per vedere se i nostri figli entrano in ambienti sicuri, sotto tutti gli aspetti, soprattutto in quello antisismico. Ma questa denuncia dovrebbe essere fatta da tutti i genitori , tenendo i propri figli a casa da ogni scuola di ogni ordine grado, fino a quando non si ha la certezza che tutti plessi scolastici del Paese sono sismicamente sicuri.
Marco Bazzato
13.04.2009
http://marco-bazzato.blogspot.com/

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