mercoledì 15 ottobre 2008

25 Ottobre:Giornata dello sbattezzo


Sta sollevando una montagna di polemiche la “Giornata dello Sbattezzo” indetta dall’UAAR, col solito silenzio vaticano che odora di condanna contro gli eretici.
La polemica, oltre un aspetto prettamente religioso, assume dei contorni civili che toccano l’etica e il rispetto delle scelte individuali dei cittadini, che non si riconoscono nel rito – generalmente inferto – agli infanti da parte dei genitori, che li ha resi affiliati inconsapevoli – con la scusa usata per secoli del
Limbo ora rimesso alla volontà salvifica di Dio, senza alcuna certezza – ad uno Stato Straniero: Lo Stato città del Vaticano, retto da un monarca assoluto, che come si ricorda, durante l’ultimo incontro il Presidente della Repubblica Italiana e il Re Benedetto XVI, è stato accolto con gli onori riservati ad un Capo di Stato e poi al Capo della seconda religione del pianeta, dopo l’Islam.
D’altronde, non va dimenticato, che lo stesso
Gesù detto il Cristo, il Messia, secondo i Vangeli canonici, ha istituto il battesimo, per gli adulti, nel fiume Giordano, prassi poi cambiata nel corso dei secoli, fino a giungere al battesimo dei neonati per cancellare – per sempre – il peccato originale, rendendo i fedeli figli di Dio.
Va tenuto presente che il battesimo – che significa immersione nell’acqua, non è un’invenzione né Cattolica, né Cristiana, ma che affonda le sue radici nel
Mitrarismo, ossia il culto persiano di Mitra, antica divinità oggi considerata pagana, pagani che il cattolicesimo ha combattuto per affermare la sua supremazia, non solo spirituale, ma soprattutto economica, nel mondo occidentale.
Ma oggi cos’è il battesimo? Per un neonato, fino a quando non raggiunge l’età della ragione minima – ma non della conoscenza –ossia verso i sette od otto anni, praticamente nulla, poi col tempo, le convenzioni sociali e familiari, fanno si che questo rito, come altri riti, si sedimentino nella memoria individuale, continuando ad accettarlo come un dato di fatto indissolubile dalla propria persona e dalla propria anima.
Ma il battesimo oggi è soprattutto un enorme business economico, dove le famiglie si svenano per festeggiare la fronte momentaneamente bagnata del pargolo, che non capendo cosa avviene attorno a lui, abitualmente piange e strilla come un indemoniato, dove solo il conforto della madre riesce a calmarlo. Senza contare il corollario di costi aggiunti, come ristorante, bomboniere, vestiti, padrini – i quali spesso nemmeno credono a tutto ciò, salvo poi disinteressarsene del cammino spirituale del figlioccio, in quanto hanno altro a cui pensare.
Ma è con l’arrivo dell’età della ragione, sovente in tempi adulti, che si scopre che da bambini, come anche durante la prima comunione, sono state fatte
promesse, dettate dall’ignoranza, spinti da un isteria religiosa familiare collettiva, dalla non conoscenza dovute all’età, instillando dei sensi di colpa di difficile cancellazione.
La conoscenza, la
gnosi, osteggiata per due millenni dalla chiesa, combattuta come eresia, ossia la possibilità di scegliere diversamente rispetto a quanto dogmaticamente inculcato, perché consente, a patto che non vada contro il Cattolicesimo Romano Universale , il Libero Arbitrio, da inizio i problemi reali.
Infatti la Chiesa, definisce atei quanti avendo la conoscenza e non la mettono al servizio del cattolicesimo, accettandone in parte od in toto i dettami perché, a loro avviso, andando contro l’istituzione umana dello Stato città del Vaticano, ci si metterebbe – affermano – contro i voleri di Dio, il quale la Sua esistenza, non avviene tramite l’accertamento della ragione, ma tramite un atto di Fede o plagio, dipende dai punti di vista, che in molti potrebbe essere anche letto come circonvenzione in quanto limitati dal sapere o impossibilitati, perché assillati da problemi più importanti della vita, come ad esempio unire il pranzo con la cena, o trovare un posto di lavoro dignitoso per mantenere la famiglia, non possono permettersi il lusso d’andare a ricercare realtà storiche controverse, con poca attinenza con le difficoltà di tutti i giorni.
Lo sbattezzo, per chi ritiene corretto farlo, è un gesto già compiuto da tempo dai Testimoni di Geova, che chiedono, dopo la conversione alla loro nuova religione, la cancellazione dei nominativi dal registro dei battezzati presenti nelle parrocchie, come diritto, in quanto membri di una nuova comunità religiosa.
Ma se questo che viene compiuto da chi abbraccia un'altra religione, macchiandosi secondo il cattolicesimo e non solo, del reato di
APostasia, è abbastanza taciuto, oppure pubblicizzato – per interesse politico, come nel caso di Magdi Allam, il giornalista egiziano convertitosi con fanfare e Trombe di Gerico mediatche dall’Islam – che significa sottomissione – è diventato suddito sottomesso al cattolicesimo il 22 marzo del 2008, ricevendo da Benedetto XVI: battesimo, comunione e cresima, durante la veglia pasquale, tutti assieme .
Il problema inerente allo
sbattezzo, nasce in quanto i registri parrocchiali sono di proprietà di uno Stato Straniero, dove gli genitori, consegnano l”Anima” del figlio, visto che nel rito nella cerimonia religiosa non esiste il consenso informato, che la stessa Chiesa, che si erige Maestra di Verità, omette di dire, in quanto il tutto è regolato da accordi tra Stati, in questo caso Italia e Stato Città del Vaticano.
Lo sbattezzo, indipendentemente dall’aspetto di Fede, per chi continua ad averla, ha come ricaduta pratica la perdita diaccoliti,
sudditi, perché battezzati” del Vaticano, dove il vescovo di Prato, nel 1958 è stato assolto in quanto le contumelie sono state espresse in Chiesa, come capo religioso e morale riconosciuto e questo da l’esempio come la teocrazia, non solo allora, ma anche oggi in Italia sia impunemente strisciante.
Alla
chiesa universale romana, paradossalmente considera deteriore il risveglio, oggi a macchia di leopardo delle conoscenze individuali degli esseri umani, diventando un problema politico, economico e sociale di difficile controllo, in quanto la perdita di potere sulle menti dei cittadini italiani, equivale ad una perdita economica non indifferente. Basti pensare anche al fatto della mancata celebrazione di matrimoni, battesimi ed esequie, senza contare il danno d’immagine, che poi anch’esso ricade in mancati introiti.
Paradossalmente, sbattezzarsi, indipendentemente dalla propaganda mediatica della Chiesa, all’alluce anche della cancellazione del
Limbo, non fa perdere all’uomo la condizione – se mai esiste – d’essere Figli di Dio, ma attacca direttamente il cuore venale del piccolo Stato “indipendente” vaticano, che si regge in piedi anche grazie alle elargizioni – errate – concordatarie, firmate prima con i Patti Lateranensi da un primo ministro fascista, Benito Mussolini, morto fucilato, e successivamente, con l’Accordo di Villa Madama, aggiornato da un Presidente del Consiglio – Bettino Craxi – morto, secondo la giustizia italiana da latitante all’estero, o in esilio volontario in un Paese straniero in Tunisia, ad Hammamet.
Non va dimenticato, che proprio perché secondo la religione cattolica, il battesimo è un sacramento incancellabile, eterno, la Chiesa, su richiesta dei familiari, non potrebbe nemmeno negare le esequie cattoliche, proprio per il fatto Battezzare, significa cancellare
il Peccato Originale e attualmente non risulta l’esistenza di rito per rimettere il Peccato Originale, tramite un immersione diversa da quella effettuata la prima volta.
Da come si evince, anche sotto l’aspetto prettamente teologico, la negazione del sacramento delle esequie religiose, dei sacramenti quali la confessione e comunione, proprio per l’appartenenza eterna, non allo Stato Vaticano, ma a Dio dell’anima non possono, nel caso la persona lo richieda, essere rifiutati. A tal proposito va ricordato la negazione dei funerali religiosi a
Piergiorgio Welby, con motivazioni pretestuose, mentre al dittatore cileno Augusto Pinochet, a Francisco Franco, venerato come santo dalla Chiesa Cattolica Plamariana, in quanto quest’ultimo spalleggiato dall’Opus Dei, non sono stati negate le esequie religiose, segno che se amici del Vaticano, si possono commettere ogni genere di nefandezze, salvo poi aver comunque, in un modo o in un altro, forse, salva l’anima per l’eternità.
Da come si evince alla fine, il famigerato Regno di Dio in Terra, tenuto in mano dal cosiddetto Vicario di Cristo, Re dello Stato Vaticano, detentore di quel potere temporale, che se detenuto da altri è osteggiato verbalmente, ma anche e purtroppo con fatti storicamente accertato, non è altro che un accozzaglia di azzecca-garbugli legulea di bassa lega, legante pretestuosamente – usando il nome di Dio e di Suo figlio il Cristo – non storicamente certo, visto anche che nella stessa Bibbia Cei i riferimenti storici dell’epoca sono esili e sfilacciati – ad una serie di laccioli umani, ai più sconosciuti , che rendono l’uomo non libero nella fede ma, schiavo di una religione, che di divino non detiene dal III secolo, con l’
Editto di Costantino – più nulla di questo Gesù sconosciuto dalla stessa storia dell’epoca di Erode Antipa.

Marco Bazzato
15.10.2008
http://marco-bazzato.blogspot.com/

2 commenti:

  1. Che dispiacere leggere notizie di mediocre livello.. "lo sbattezzo"! Sicuramente lei è una persona che riflette molto con la testa...ma ha mai pensato di usare il cuore? Ora le spiego! Solo con il cuore si riesce an andare in certi luoghi profondi di noi stessi dove si scoprono le verità ...tutto il resto sono chiacchiere, parole e pensieri che non portano a nulla...Spero con tutto il cuore che lei faccia esperienza VERA dell'amore di Dio: cosi, potrà entrare in quel "mistero" in cui cerca di addentrarsi, ma purtroppo, che le resta esterno, confuso e oscuro.
    Il Signore la benedica
    La metto nelle mie preghiere
    Cristina Rita

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  2. Gentile signora Cristina Rita
    Non si può usare il cuore senza metterci anche la ragione, in quanto le due cose, per i vivi, sono inscindibili.
    Il punto non è attaccare la Fede, quella permane comunque nei confronti del Logos, ma quello di smontare una narrazione – spesso inventata – di fatti storici, sovente mal documentati o costruiti, postumi, decenni o secoli dopo. Questo inganno è un inganno anche per il cuore stesso, che se si ha la ragione, porta a percepire che – come scrive lei – in fondo a troppi cuori religiosi, alberga la memoria, e sono proprio questi che devono, anche tramite lo sbattezzo, essere puniti, per un senso di giustizia e verità, che dubito che nemmeno lei voglia negarsi, altrimenti la presunta verità non sarebbe altro che l’ennesima pula del Signore delle Tenebre, del Principe dell’Oscurità. Dubito che lei voglia sottostare a tale “augusto Signore”.
    Comunque la ringrazio di cuore per la gentile risposta, e La ringrazio per le sue preghiere, non verso qualche santo o qualche Madonna, ma possibilmente verso il Logos, il vero Padre di tutti noi.
    Cordialmente

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