Ma le scaramucce erano iniziate prima della partita, in un bar della capitale bulgara, quando al grido di “Siamo fascisti”, questi figli di cento padri ignoti e mamme che lavorano sui viali, si sono avventati conto i cittadini bulgari, che attendevano gli italiani, per l’ennesima volta – prendendola nel cul.. – a braccia aperte.
Ma l’errore più grave, è da imputare alla polizia bulgara, che in divisa antisommossa, anziché voltare gli occhi dall’altra parte, lasciando che lo sparuto gruppo di fascinosi le prendesse di santa ragione, è intervenuta placcando gli italiani esagitati, senza fracassare – erroneamente – nessun cranio, allontanando i tifosi bulgari.
A farne le spese, nelle prossime settimane, dopo il rientro in patria dei primati, sarà la numerosa comunità italiana in Bulgaria, che conta all’incirca, ufficialmente, 2000 persone, per lo più impegnate nel commercio e nell’industria, molti di loro sposati con cittadine autoctone, che al rientro a casa dallo stadio, saranno stati guardati, nonostante l’amore coniugale, come dei portatori di lebbra, sebbene non responsabili dei loro connazionali, esattamente come accade in Italia, quando un romeno commette un reato, che subito è colpevolizzata, a livello pregiudiziale, l’intera comunità.
L’esempio che questi “quattro” idioti hanno dato ieri sera a Sofia, a livello comportamentale, è da ritenersi identico a quello dei delinquenti romeni – tutti – così odiati a livello generico soprattutto dall’irrazionale e ritardata mentalmente, estrema destra italiana, che ha la pretesa d’essere faro – spento – di civiltà italica.
Il bello è che i bulgari, oltre a ricordare una partita mediocre, sotto tutti i punti di vista, delle due nazionali, per i prossimi mesi, avrà di che sparlare della “civile” Italia, lampadina bruciata di sapienza e valori etico-sportivi, fulgido esempio di tolleranza nei confronti dell’ospite, con la pretesa, peggio di un Hooligan sbronzo inglese, marcio come un cane infetto, guardando al “Bel Paese” come ad un covo di puzzoni dall’alito fetido, dagli occhi ciposi e pensieri, i pochi rimasti, come il rinnovarsi della Cloaca Massima umana, di romana memoria.
Vergognarsi, cospargendosi il capo di cenere, non ha senso, ma va ricordato che la colpa è anche del Ministero dell’Interno, in quanto soggetti erano conosciuti, e sono stati lasciati partire, forse ben consci che avrebbero fatto svergognare – peggio della nazionale calcistica, che non ha mai vinto a Sofia – l’Italia e gli italiani.
Esseri sub umani come quelli, andrebbero ammanettati ad un palo, manganellati preventivamente prima della partenza, all’aeroporto, rilasciati al termine, senza prestare cure mediche, al rientro degli azzurri, rimanendo senz’acqua e cibo per giorni in balia degli agenti atmosferici – fulmini compresi – fino al giorno, se mai avverrà, che riacquistano la ragione.
Ma la polizia italiana, ancora una volta, è stata troppo buona con questi portatori di pus mentale, e il danno d’immagine, come sempre ricadrà sugli altri.
Complimenti!
Marco Bazzato
12.10.2008
http://marco-bazzato.blogspot.com/
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