sabato 15 dicembre 2012

Animali da affezione: l’omissione di soccorso è reato


Animali da affezione: l’omissione di soccorso è reato? Sì, ma solo amministrativo.!

Checchè ne dicano i bestialisti, pardon gli animalisti, l’omissione di soccorso, in caso di incidente, con un animale da affezione –  cani, gatti, e uccelli –  se beccati, si rischia solo una sanzione amministrativa come stabilisce “l’articolo 189 del decreto legislativo n. 285 del 1992 (Codice della Strada) dove è stato aggiunto il seguente comma:
 «9-bis. L’utente della strada, in caso di incidente comunque ricollegabile al suo comportamento, da cui derivi danno a uno o più animali d’affezione, da reddito o protetti, ha l’obbligo di fermarsi e di porre in atto ogni misura idonea ad assicurare un tempestivo intervento di soccorso agli animali che abbiano subìto il danno. Chiunque non ottempera agli obblighi di cui al periodo precedente è punito con la sanzione amministrativa del pagamento di una somma da euro 389 a euro 1.559.” (1), che andrà in vigore dal 27 di dicembre del 2012.

Quindi in questo caso il legislatore, anche se ha calato le braghe davanti agli animalisti, saggiamente non ha previsto sanzioni penali, come l’arresto fino a un anno e pecuniarie fino a 2.500 – art. 583 del Codice Penale –  a dimostrazione, tanto per smentire gli animalisti, che gli animali, da affezione,  a termini di legge, non sono equiparati agli esseri umani, nonostante quello che continua a ripetere Maria Vittoria Brambilla nei servizi odierni  dei TG di Medisaet.

Ma ha senso fermasi a soccorre un animale da affezione investito accidentalmente?

Immaginiamo un investimento in una strada extraurbana, dove si corre a 70km orari, e si becca un cane di taglia media perché sbuca fuori all’improvviso, causando anche danni visibili all’autovettura, che forse nessuno risarcirà, specie se randagio.

L’automobilista, prima frena all’improvviso, con il rischio di tamponamento, se quello dietro non mantiene la distanza di sicurezza. L’auto va arrestata in modo che non arrechi intralcio alla circolazione, vanno accese le quattro frecce,ti sganciano le cinture di sicurezza, si scende dal mezzo, magari bestemmiando e imprecando come bufali, va indossato il giubbino giallo o rosso, si deve andare alla ricerca nel baule del triangolo, da posizionare a una distanza adeguata, per rallentare il flusso del traffico, si deve andare verso il punto dove giace l’animale, pregando le divinità che qualcuno non stiri, ammazzandolo, il soccorritore. Questi Deve raccogliere l’animale, senza sapere se questo ha le vaccinazioni, visto che non sa se è randagio, con il rischio di venire morsicato ed essere costretto ad andare a farsi le vaccinazioni. Deve raccogliere la bestia, magari anche sanguinante, continuando a smadonnare, sperare che in auto ci sia un nylon altrimenti la bestia potrebbe lordare la tappezzeria di sangue, vomito, feci urina e compagnia bella. Se non ha un nylon, per rispettare una legge, perché certamente non può metterlo in baule, specie se ha una berlina, potrebbe morire soffocato.

Continuando a pregare di non essersi beccato la rabbia, con la bestia che guaisce di dolore, deve andare a pigliarsi il triangolo, togliersi la giacchetta di sicurezza carter infrangente, chiudere il baule, salire in auto, prendere il cellulare, se non  conosce un veterinario vicino, e chiamare qualche servizio, a pagamento, dove forniscono informazioni h24. A informazioni ricevute, magari dopo un’attesa di minuti, tanto per far girare la bolletta o svuotare la carta prepagata, toglie le frecce di emergenza, riallaccia le cinture di sicurezza e si immette nella carreggiata di marcia, mentre la bestia continua a guaire e perdere fluidi, e il guidatore pensa che  arriverà in ritardo ai suoi appuntamenti – per far felice i bestialisti.

  Arrivato dal veterinario questi prima compila una marea di scartoffie, iniziando a tempestarlo di domande, come se questi conoscesse vita, morte e miracoli dell’animale. Ci da un occhiata veloce, e  mentalmente inizia a sfregarsi le mani per la parcella che quel gonzo sarà costretto a pagargli, visto che la bestia, non importa che sia randagia o che abbia un proprietario, quello che deve pagare il pollo a cui è rimasto il cerino acceso tra le dita, se che spera che una volta trovato il proprietario, questi che ne ha denunciato la fuga,  non lo riempia di botte e gli rifonda tutte le spese, per essersi fermato a soccorrerlo.

Peggio gli andrà se il cane è randagio, dove in quel caso nessuno gli rifonderà le spese e i danni che l’animale gli ha causato al mezzo.

A tutto questo va aggiunto il tempo perso e peggio se randagio e se il soccorritore viene morsicato o graffiato, lo stress per il rischio di malattie infettive, come la rabbia, dove quindi con questa legge dello Stato si rischia di mettere a repentaglio la salute dei cittadini.

A conti fatti ha senso fermarsi? Ragionandoci bene, assolutamente no, perché le probabilità di essere individuati potrebbero minime, sempre che non ci sia un bestialista che tira giù il numero di targa e poi fa la segnalazione alle Forze dell’Ordine,  o che ci siano telecamere che immortalano il tutto. Alla fine comunque al massimo arriverebbe a casa la sanzione amministrativa da pagare, sempre che non si faccia ricorso, vincendolo, dimostrando l’impossibilità oggettiva di fermarsi e prestare soccorso, pagando la sanzione minima, o che addirittura ne venga accertata l’impossibilità oggettiva e quindi non pagando un euro, avendo come conclusione una legge composta di tanto fumo e poco arrosto, visto che tra l’altro, come gustosissima ciliegina sulla torta, la sanzione amministrativa non va ad incidere sulla fedina penale.

Alla fine non si tratta di istigare a disobbedire alla legge, ma di valutare, secondo coscienza, soppesando i pro e contro, intesi come costi/ benefici dove potrebbe conviene tirare dritto, sempre di non essere bestialisti convinti..

Marco Bazzato
15.12.2012


36 commenti:

  1. Lasciando da parte l'etica animalista, metta il caso che io investa un cane e lo lasci in mezzo alla strada a scorrimento veloce, tanto "la sanzione amministrativa è minima e non mi beccheranno mai"...immagini che dopo ciò passi una moto e che,
    ritavolgendolo, sbandi e che vada a schiantarsi contro il guard rail.
    Sa, penso che il nuovo comma serva a scoraggiare non l'insensibilità verso gli animali(uno può averla e se non ce l'ha NON dev'essere crocifisso), ma la mancanza di SENSO CIVICO e il menefreghismo verso gli altri.

    Non per forza bisogna caricarsi l'animale in macchina, esistono le ambulanze per gli animali che svolgono questo compito, basterebbe spostare il corpo esanime dell'investito sul ciglio per evitare incidenti...CERTO, son d'accordo con lei, è più facile allontanarsi con nonchalance, visto che i costi rispetto ai benefici sono spropositati e CHISSENEFREGA DEGLI ALTRI!!

    Andrea

    p.s non sono un "bestialista", solo un cittadino italiano con un alto senso civico...e me ne vanto :D

    RispondiElimina
  2. Gentile lettore, non posso che concordare in pieno con quanto da Lei espresso. Il senso dell’articolo infatti era per dare allo sfortunato investitore la possibilità di fare una scelta o basata sotto l’aspetto etico o su quello economico, lasciando chiaramente il diritto di libero arbitrio, anche se in ogni caso non sempre, specie nei piccoli centri urbani o nei paesini dispersi chissà dove, esiste il servizio di ambulanza per gli animali e il tempo che questa, anche se fosse disponibile, potrebbe non essere sufficiente per salvare l’animale, ed è anche in queste situazioni che l’investitore deve prendere la sua decisone: fermarsi o tirare dritto!
    Chiaramente il suo senso civico non può che farLe onore. : D

    RispondiElimina
  3. 'qualche giorno fa un cane boxer, libero dal guinzaglio e senza museruola rincorreva un'altro cane e rincorso dal padrone mi tagliava la strada in una stradina di citts'.Io visto che ho paura dei cani(sopratutto quelli di grossa taglia)mi sono sincerato che il cane stava bene e che continuava a correre senza scendere dall'auto,mi stavo allontanando quando il proprietario mi rincorreva accusandomi di omissione di soccorso,ma secondo voi ero obbligato a fermarmi e scendere dall'auto e avvicinarmi al cane ?
    grazie per la risposta.

    RispondiElimina
  4. In ogni caso l’obbligo legale esiste, lo dice la legge, ma deve essere un giudice ad affermare che lei l’ha violata ed eventualmente condannarlo alle sanzioni previste dalla medesima, che come ho scritto sono relativamente ridotte.
    Senza contare che Lei non mi ha scritto se il cane che le ha attraversato la strada, è stato ferito e in che condizioni versava, dal suo punto di vista. Perché se il cane ha solo attraversato la strada, prendendo un grande spavento è un conto…se invece è stato “stirato”, con danni fisici visibili, allora l’omissione ci starebbe tutta,.Ma credo che Lei potrebbe rifarsi sul padrone del cane che veniva rincorso, per omessa custodia, se non era al guinzaglio, obbligatorio per legge. La sanzione potrebbe essere di 300 euro. Senza dimenticare che forse, se la sua auto ha subito dei danni, questi dovrebbero essere pagati, tramite l’assicurazione, dal proprietario del cane, che l’ha accusato di omissione di soccorso. Se il proprietario del cane volesse perseverare nella volontà di denunciarlo per omissione di soccorso, gli dica che è pronto a fare lo stesso per omessa custodia del suo animale e per il mancato utilizzo del guinzaglio, più gli eventuali danni subiti dal suo veicolo…. questo forse lo potrebbe portare a più miti consigli.. Mi faccia sapere e se vuole mi dia una descrizione più dettagliata dell’evento e del danno riportato dall’animale che le ha attraversato la strada e gli eventuali danni, anche minimi, ormai i carrozzieri e i meccanici costano, che il suo mezzo può aver subito dall’impatto con il cane.…

    RispondiElimina
  5. Stamattina stavo caricando borse in macchina per andare a lavorare. La mia dobermann di oltre 30 kg, è scappata dalla porta di casa e non vedendomi in giardino è corsa a cercarmi.. io all'urlo del mio fidanzato che mi informava della cosa, mi son girata e ho iniziato a correre verso la strada quando, prima dell'incrocio a 10 mt da casa mia ho sentito un botto e la mia cagna urlare. E' successo tutto in 15 secondi a dir tanto..
    il furgone ha rallentato e poi è ripartito ed è andato, assolutamente incurante dell'accaduto, a cambiare le gomme dal gommista. testimoni me lo hanno indicato.. la mia cagna è ora dal veterinario in prognosi riservata, con una gamba distrutta, attaccata a flebo e sacche di sangue perchè ne ha perso tantissimo e ha problemi di coaugulazione, tutta la famiglia e amici pregano xkè non ci siano traumi interni.. al posto suo poteva esserci un bambino, visto che dimensione e peso sono le medesime..l'Uomo non ha avuto nemmeno la decenza di fermarsi e aiutarmi o chiedermi se avevo bisogno di aiuto... dei soldi non mi interessa, mi interessa solo che la mia cagna si salvi.
    Ma lo schifo che mi fa l'indifferenza delle persone che mettono 1 ora di tempo davanti alla vita di un essere vivente, è veramente immisurabile. bastava il gesto, una parola!
    La mia cagna è assicurata.. eventuali danni (che non ha subito in quanto il furgone è stato identificato e controllato mentre io correvo a salvare il mio cane) non avrei problemi a risarcirli, ma è giusto che l'insensibilità e il menefreghismo vengano puniti. Il mondo va da schifo perchè esiste gente egoista e menefreghista come Lei e come l'autista di quel furgone! non è il fatto di essere animalista, basta avere un cuore e la sensibilità minima per aiutare il prossimo in difficoltà.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Concordo pienamente. E poi la legge non impone tutte quelle manovre drammaticamente descritte, non obbliga il soggetto a esporsi a pericolo: neppure se si tratta di esseri umani. È sufficiente fare in modo che l'animale, o l'essere umano sia soccorso, fermandosi dove possibile e facendo una semplice chiamata dal cellulare. Tutto il resto sono faziose stupidaggini di chi, per problemi suoi, odia gli animali.

      Elimina
  6. Non posso che concordare in toto con quanto lei scrive, sebbene rimanga il fatto che il cane è scappato alla sua custodia, per fortuna è assicurata. Personalmente non me la prenderei con il conducente del mezzo che ha tirato dritto e non me la sentirei di paragonare il suo animale con un bambino. La legge italiana stessa pone delle grandi distinzioni tra l’omissione di soccorso da un essere umano, 593 del Codice Penale, che prevede la reclusione fino al massimo di un anno e 2.500 euro di multa, a cui, se si volesse paragonare il suo caso a un essere umano, ci sono anche le lesioni aggravate. Sono sicuro che concorderà con me che è meglio prendere sotto le rute dodicicani, scappati dalla custodia dei rispettivi padroni, o di un dogsitter, che non dodici bambini che si gettano in mezzo alla strada per rincorrere un pallone, nel mentre in cui passa un bilico e come a bowling, fa strike, trasformandoli in una salsa di pomodoro e ragù, visti i frammenti sparsi lungo l’asfalto.
    Poi, diciamocelo, un’ora del loro tempo, è una pura utopia e lo sappiamo tutti. Senza dimenticare il tragico fatto di Milano, dove un tassista che ha investito un cane, è stato ammazzato di botte dagli “amici” della vittima.
    Chiaramente ogni storia è una storia a se, ma credo che quel tragico evento abbia inciso molto sulla coscienza collettiva dei cittadini, aumentando, come automobilisti, la diffidenza sui proprietari degli animali, scappati dalla custodia dei loro padroni.

    RispondiElimina
  7. Risposte
    1. Io lo definirei pratico, agghiacciante proprio di no, cinico al limite

      Elimina
  8. Resto allibita da ciò che ha scritto nel suo articolo.. in tutto il testo non una volta ha menzionato la sofferenza, lo stato di shock e la paura di un ipotetico ( nel suo caso un cane ) animale investito.. tutto girava intorno ai danni al veicolo, al tempo perso, alla possibilità che l'animale potesse sporcare i sedili dell'auto ( cavolo anche se ti ho messo sotto non oserai mica sanguinare o urinare !!!).. al rischio di sporcarsi di sangue ( è un animale non ha l'aids ecc ecc .. prendi una maglia, una giacca, un straccio e lo recuperi!!!! )..e ovviamente non poteva mancare il denaro come dramma della situazione!!!!
    Ma che razza di persona è lei??
    Parlo da padrona di più di un gatto investito..uno ritrovato davanti a casa dopo che si era trascinato per metri e metri pur di tornare a casa e per il quale ho passato notti in bianco a controllare che non smettesse di respirare , di uno che mi son ritrovata con il musetto spappolato e il corpo massacrato sul bordo strada vicino a casa perchè dopo il primo investimento non era stato soccorso e nel frattempo altri lo avevano preso sotto...
    Chi se ne frega dei danni all'auto.. Chi se ne frega dell'ora persa.. SE SI INVESTE UN ANIMALE LO SI SOCCORRE.. IL SUO ARTICOLO E' MOSTRUOSO.

    RispondiElimina
  9. Gentile Francesca,
    Non ho menzionato la presunta sofferenza e paura degli animali per tre motivi semplici: il primo, se gli animali sono randagi, si elimina un problema. Secondo, se l’animale invece, peggio ancora, è sfuggito al controllo del padrone, dovrebbe essere il padrone dell’animale a pagare per gli eventuali danni causati al mezzo, da parte della bestia di sua proprietà, tempo compreso per l’eventuale soccorso. Quindi, per favore, con tutto il rispetto, non dia dell’insensibile a me, spostando la causa del problema, quando questi incidenti di cui cadono vittime gli automobilisti, provocati da animali da compagnia in questo caso, causati dall’omesso controllo da parte dei padroni. Terzo, ma non per questo meno importante, la rete e facebook è piena di commenti da parte di animalisti che insultano, augurano la morte, sevizie e torture ad ogni ominide che per caso, durante la guida, trasforma in ragù alla bolognese, non preparato, animali da affezione e non, senza avere il coraggio di parlare fuori dai denti anche di cause ed effetti.
    Se non si sa tenenere sottocontrollo una bestia da compagnia, meglio non acquistarla, andarsela a prendere in un gattile o canile, o farsela regalare. È sempre troppo comodo prendersela con l’ultima ruota del carro, l’automobilista, per i danni che questi subisce a casua di animali randagi, incustustoditi, o fuggiti alla custodia dei proprietari, visto che alla fine questi sono i veri “mandanti occulti”, tramite la loro disattenzione, della morte dei loro “protetti”.
    In ogni caso il mio articolo ha puramente lo scopo di informare i guidatori sui rischi dell’omossione di soccorso nei confronti degli animali e sulle conseguenze, a livello di tempo, e tutto il resto, che il soccorso causa, in modo che possano vagliare i pro e i contro, senza farsi imbarbarire da sentimentalismi ed emozioni che offuscano la ragione e che non permettono di valutare logicamente i pro e i contro e gli eventuali rischi a cui vengono sottoposti i socorritori – non professionisti – rischiando di essere investiti a loro volta da altri automobilisti.
    Il primo dovere di un automobilista è quello di essere prudente, di non essere un pericolo per se stesso, per gli altri esseri umani e poi, alla fine, ma solo alla fine, attenti nei confronti di animali da affezzione che dovessero finirgli sotto le ruote.

    RispondiElimina
  10. spera caro anonimo di non beccare me dietro di te con la macchina perchè ti seguo ti spacco di botte poi ti lascio in mezzo alla strada e ti metto sotto, dopo di ché sarà un incidente e la mia assicurazione pagherà i tuoi danni a te se sei ancora vivo o ai tuoi parenti. Figlio di troia.

    RispondiElimina
  11. Anche questa è sensibilizzazione. perchè c'è a chi non interessa nulla nè degli animali (anzi magari se vede un animale lo investe apposta) nè di sganciare una minima somma di denaro. Vediamo se la tua incolumità ti sta a cuore.

    RispondiElimina
  12. e se ti investono il cane mentre è al guinzaglio e all'interno di un parco... fregandosene delle tue urla e andandose beatemente via...

    RispondiElimina
    Risposte
    1. 1) voglio vederlo il veicolo che riesce ad andare a velocità pericolose dentro a un parco
      2) in quel caso prendi la targa, chiama la polizia, denunciarlo e, solo in questo caso e solo se ti fa stare meglio, dagli una manica di botte
      3) personalmente non ho mai sentito di un cane messo sotto mentre si trova al guinzaglio (ma magari sono io)

      Elimina
  13. gentile avvocato mi e sfuggito dalla mano il mio cagnolino ed e stato investito da una macchina lasciando sul posto la targa dell auto ho chiamato i cara binieri che nel frattempo io portavo il mio cane dal veterinario ,fortunatamente nn e morto ma a messo dei punti di sutura sullochio e la coscia destra ,questa signora che mi a investito il cane e (dopo qualche minuto) tornata sul posto a cercare la targa della sua macchina,che nel frattempo i carabinieri lavevono portata via ,in totale i c.c mi anno fatto la multa di 50 euro ed il veterinario 150 euro, ma della signora nessuna traccia,e vero che a me mi e scappato di mano ,lo ammetto e ho pagato la multa ma io dico dai carabinieri anno telefonato avanti a me per mettersi d'accordo tra privati ma la signora se e fregata,quindi i carabinieri stessi mi anno detto di fare denuncia che ho fatto,pultroppo il mio cane nn era assicurato e un meticcio di taglia piccola adottato da me al canile ,ora questa storia come andra a finire ? grazie in anticipo,

    RispondiElimina
  14. Grazie per la domanda. Non sono un avvocato, sono uno scrittore e certo di basarmi sulla logica e su come possono essere interpretate le leggi italiane, perché le leggi per essere applicate vanno interpretate.
    Come andrà a finire? Le conviene pagare le spese del veterinario. Non ha senso, economicamente parlando, a mio avviso, fare una causa civile per avere giustizia dopo dieci anni, soprattutto alla luce del fatto che l’animale è scappato dalla sua custodia. I carabinieri naturalmente non potendo procedere di ufficio,senza una denuncia, sono stati costretti ad invitarla a sporgerla. Ma alla fine ne vale la pena?

    RispondiElimina
  15. mentecatto...rimuovi pure il commento, ora

    RispondiElimina
  16. Non ne vedo il motivo, anonimo. Vedi, hai espresso una tua legittima opinione nei miei confronti, quindi buona vita!

    RispondiElimina
  17. Quest'articolo è francamente penoso a mio parere... quale recondito piacere prova nel denigrare gli amanti degli animali chiamandoli "bestialisti" quando costituiscono una componente evoluta della società educata al rispetto profondo e concreto del diverso, nella sua forma più "estrema"? Come hanno detto illustri pensatori, con differenti sfumature e declinazioni, il grado di civiltà di un popolo si misura dal modo in cui tratta le sue componenti più deboli, siano esse donne, bambini, immigrati ...animali. Inoltre il pensiero, implicitamente sotteso alla sua provocatoria "analisi" costi-benefici, secondo cui tutto avrebbe legittimo diritto di esistere esclusivamente in funzione dell'uomo rappresenta semplicemente una mistificatoria e mostrusa aberrazione, che si ritorce in ultima istanza contro l'uomo stesso... ma questo forse è evidente soltanto a pensatori onesti. La informo che il pianeta non appartiene all'uomo, che su di esso vivono insieme a lui, a prescindere da lui e forse in alcuni casi anche da prima di lui, altre specie che quindi hanno il diritto naturale di continuare ad abitarlo. Mi spiace svelarle quindi che, contrariamente a quanto ha velletariamente creduto di fare, scrivendo questo pezzo, non ha reso, all'infuori forse della precisazione tecnica iniziale che trattasi di illecito amministrativo non già penale, non ha reso alcun beneficio alla società anzi... Chiudo aggiungendo che simili ciniche argomentazioni sono tanto più pericolose quanto più suscettibili di essere facilmente traslate anche ai raporti tra uomo e uomo... La nostra società non ha bisogno di insegnanti di cinismo e utilitarismo, di cui già essa ribolle nelprofondo, bensì di maestri di etica. Spero che alla prossima scrittura ci rifletta.

    RispondiElimina
  18. Intanto non è che provo a denigrare gli animalisti. Esprimo solo un mio legittimo dissenso contro questa frangia ideologica, radicale e deviata della ragione umana. Ho il massimo rispetto, sembrerà assurdo, per gli amanti degli animali e per gli animali in se. Fermo restando che nella scala delle specie al primo posto ci sta la specie umana e poi tutte le altre. Mentre non ho nessun rispetto per i cosiddetti animalisti, da me denominati con un sinonimo, “bestialisti!”.
    Nella sua analisi si sta semplicemente allargando un po’ troppo, mettendo di mezzo bianchi, neri, gialli, animali e compagnia briscola. Si dia una calmata. A scuola si sarebbe beccato un tre perché è andato fuori tema. Per fortuna che non ha accennato alla spazzatura spaziale che ruota attorno alla terra, oppure al fatto che se non si rispettano i cani e i gatti che attraversano la strada, il sole potrebbe diventare un buco nero – cosa impossibile visto che è ha una massa troppo piccola. O che potrebbe implodere il sistema solare o che l’universo potrebbe iniziare a contrarsi domani mattina. Su dai, siamo seri. Tutto questo solo perché si decide di stirare un cane e un gatto e non dargli soccorso, se ne esistono i presupposti e niente spioni alle spalle?
    Sa la cosa interessante: che da quando questa legge idiota è entrata in vigore ci stanno le file davanti a veterinari con automobilisti che tengono tra le braccia cani e gatti stirati per strada. Per citare BBT: “Bazinga!” spero solo che il mio articolo invece sia servito a svegliare la ragione di coloro a cui le campagne bestialiste hanno lobotomizzato il cervello. E che coloro che oggi mi criticano, un domani, quando stirano un cane e un gatto, si ricordino delle mie parole e che agiscano di conseguenza, per il bene innanzitutto dei loro portafogli!
    Un cane bastardo e randagio vale assai meno di due ore perse a portarlo a farlo curare di urgenza da un veterinario, solo perché questo idiota è finito sotto le ruote della mia macchina e io dovrei pagare per la sua stupidita?

    RispondiElimina
  19. non credo proprio avrei meritato un tre come lei furbescamente sostiene... d'altronde avevo già premesso che per riconoscere la fondatezza e le implicazioni di un certo ragionare occorre una buona dose di onestà intellettuale e aggiungerei di morale. Allora per rimanere coi piedi per terra, come lei desidera, inizio col dirle che nella sua accanita invettiva alberga un incontrovertibile errore (voluto o no) di fondo. La polemica che ha imbastito, corredandola anche di icastiche immagini costruite ad hoc per catturare un consenso viscerale, è impostata su un dato di conoscenza praticamente falso: infatti, nonostante lei si sia affannato per sostenere e convincerci del contrario, la legge non impone assolutamente all'investitore di caricare l'animale in macchina, con tutti i rischi ipotetici che lei si è premurato di illustrare, affinchè possa condurlo in idonea struttura veterinaria. Chiede lui semplicemente il rispetto di un basilare, indiscutibile e direi minimale principio di responsabilità ovvero di fermarsi e quanto meno avvisare le autorità e\o i soccorsi competenti... per altro non più di quanto sarebbe richiesto nel caso in cui la vittima fosse un uomo... il comportamento richiesto è quindi sostanzialmente lo stesso dato che neanche per gli uomini è richiesto di caricare il malcapitato sull'auto e condurlo al più vicino ospedale ma si aspetta l'ambulanza... o sbaglio?! Con la differenza che in caso di violazione nel primo caso la sanzione avrà carattere amministrativo, nel secondo carattere penale. La legge, che consacra quindi un prinicipio di responsabilità, imprescindibile in una società civile, come vede è tutt'altro che stupida, ma anzi fondamentale e ben congegnata, a differenza del suo capzioso tentativo di istigazione a violarla, sorretto a valle da un deliberato e grossolano travisamento dei dati normativi. E non credo mi accuserebbe nuovamente di deprecabili divagazioni, se la invitassi a riflettere su quanto la nostra società abbia bisogno di rafforzare tale principio di responsabilità, violato spesso e volentieri proprio nei confronti delle stesse persone, piuttosto che di inviti ad ignorarlo! Alla luce di tutto quanto detto, l'ulteriore dato da lei riportato (qualora anche questo non sia falso) secondo cui si sarebbe verificato comunque un incremento di investitori che si rivolgono alle strutture veterinarie, confuterebbe il suo stesso ragionamento testimoniando, felicemente, un apprezzabile effetto di diffusa e profonda sensibilizzione degli utenti della strada.
    Considerato tutto ciò, alla fine del mio intervento, la domanda non puo rimanere che quella che l'ha aperto. Arrivederla

    RispondiElimina
  20. Nessuna istigazione a violare la legge, ma semplicemente una serie di passaggi logici che sovente non vengono fatti perché in preda all’emotività e all’immotivato senso di colpa per aver investito un animale. Quindi una mera valutazione sui pro i e contro nel rispettare questa legge e se ne sussistono i presupposti, aggirarla. L’esempio che lei cita vale per le grandi città, ma come la mettiamo con le strade di montagna, nei paesini sperduti o lungo una autostrada? Come facciamo? Accostiamo l’auto, facciamo la segnalazione. Se poi non hanno mezzi veterinari per questo tipo di soccorso, non tutti ne sono attrezzati, che si fa? Si carica l’animale mezzo morente con i rischi che ho descritto, oppure si parte lo stesso, con il rischio di beccarsi lo stesso la denuncia, anche se si ha fatto la segnalazione, per omesso soccorso? La teoria e il rispetto della legge è un dovere di tutti i cittadini, l’applicazione della medesima da parte di chi di dovere è di competenza non certo del cittadino.
    Rimango dell’idea che si dovrebbe imparare fin dalla scuola guida a essere addestrati a prendere decisioni di emergenza improvvise. Ossia quando è il caso di sterzare per non investire un essere umano o quando è il caso di accelerare e investire un animale per non rischiare di andare fuori strada con manovre improvvise o farsi tamponare, causando incidenti a catena. Ma l’utente medio della strada, complice una politica “bestialista” che tende a equiparare la bestia all’essere umano, queste sottigliezze dovute a una buona valutazione del rischio e del pericolo, non le insegnerà mai. Le dico, in tutta onestà che mai m in passato, quando guidavo, fatto una manovra brusca o improvvisa per schivare un cane o un gatto che mi attraversava la strada. Anzi. Stingevo il volante e nemmeno facevo il segno di decelerare o di sterzare bruscamente. Rischiare di farmi male, far male a terzi in auto o ad altri utenti della strada, distruggere una auto o peggio schiattare, per colpa di un animale è da folli e la follia non è mai stata, in queste situazioni, il mio forte.

    RispondiElimina
  21. scusi ma io trovo che la bestialità risieda nelle sue parole. Un conto è investire involontariamente e SENZA COLPA un animale, un altro rivendicare con orgoglio di averlo fatto, tenere un comportamento freddamente indifferente, anzi direi INGIUSTIFICATAMENTE astioso verso il povero animale (già vittima innocente insieme agli altri dell'egoistico comportamento umano) ed invitare altri a fare altrettanto screditando nel contempo coloro che, pensando e agendo diversamente, tengono in realtà un comportamento meritorio.

    RispondiElimina
  22. Se per te costei ha fatto bene, vedi tu. Certamente dal suo punto di vista sì, ma dubito che oggi farebbe altrettanto. Io quelle stradine le conosco benissimo e so cosa significa quando un animale ti attraversa improvvisamente la strada. Hai due strade o sterzi e rischi di ammazzarti, come è accaduto a costei, oppure tieni saldo il volante e tiro dritto, infischiando sene. Francamente, tra la vita di una cane e la mia, perdonami, scelgo la mia e scusami se sono attaccato alla mia vita! http://www.ilgazzettino.it/PAY/PADOVA_PAY/per_evitare_un_gatto_232_finita_con_l_auto_dentro_al_fosso._l_hanno_salvata/notizie/1317520.shtml

    RispondiElimina
  23. scusi ma perchè confonde i piani del ragionamento e del discorso? Qui si argomentava e il legislatore disciplina il soccorso post-incidente. Cosa c'entra ora l'ipotetica dinamica di un possibile incidente? Ciò non esclude poi che se l'impatto fosse in concreto evitabile, preservando la propria e altrui incolumità, andrebbe evitato. A rischio altrimenti di rientrare questa volta sì in violazione di norma penale ex art 544 bis cp, per uccisione di animale senza necessità. Inoltre badi anche che, esclusa comunque la volontarietà senza giusta causa che come ho detto determinerebbe di per sè l'illiceità della condotta, spesso hanno rilievo non indifferente anche comportamenti colpevoli tenuti dai conducenti alla guida, cioè violativi delle norme prudenziali imposte dalla legge, come limiti di velocità, distanza di sicurezza ecc...

    RispondiElimina
  24. Piano, tirare sotto un animale perché questo ti attraversa la strada o lo vedi attraversare la strada e non si rallenta, per non mettere a rischio la propria incolumità, quella dei passeggeri o degli altri utenti della strada, è uno stato di necessità, poi, se la persona gode nel farlo, questo è un atto di sadismo individuale e di coscienza assai difficile da dimostrare. Quindi siamo sempre nel campo delle mere ipotesi, quindi di riflesso il soccorso o il nono soccorso, decisone punita solo con sanzione amministrativa, che non toglie alcun punto nella patente e che non ha rilevanza penale, è una scelta individuale e soggettiva. Poi sta sempre al singolo valutare i pro o i contro in determinate situazioni, sia nell’investire, nel non investire, se dare o on dare soccorso.
    Cosa diversa è la crudeltà gratuita verso un animale, perché se prendo un cane e per ipotesi lo torturo fino alla morte, quello è ciò che dici, l’ex 544 bis. Quindi, per cortesia, non mescoliamo le cose. Un cane che mi attraversa la strada e volontariamente non lo schivo non è un atto di crudeltà nei suoi confronti, ma di tutela nei confronti dei miei. Tra i due mali, scelgo sicuramente il minore per me, a livello fisico ed anche economico.

    Esempio, se in una stradina corro entro i limiti di velocità, mettiamo i 50Km?/ora un cane mi attraversa la strada, dieci metri avanti a me e dietro ho un mezzo che non mantiene la distanza di sicurezza, il cane lo becco in pieno, perché mi ci vogliono almeno 20 metri per fermarmi e se a quello dietro inchiodo improvvisamente, questo mi tampona, certo, ha torto lui, ma il danno lo becco io nel mio mezzo. Ergo: meglio cane morto, paraurti leggermente ammaccato,piuttosto che posteriore del mezzo distrutto.

    RispondiElimina
  25. Ritenevo il mio intervento abbastanza chiaro ma, dato che è sembrato non esserlo, mi ripeterò per coloro che hanno difficoltà ad intenderlo.
    Ripeto, non confondiamo i piani del discorso:
    questo post ha ad oggetto il "commento" di una norma che disciplina la situazione "DOPO-INCIDENTE" ovvero il soccorso, qualificandolo come obbligatorio e sanzionando la sua eventuale violazione con un ammenda.
    Il legislatore invece non si occupa di disciplinare nè la situazione pre-incidente nè l'incidente-investimento vero e proprio, non prevedendo infatti una norma che punisca l'investimento di animali in sè e per sè.
    Ho aggiunto però io che ci si potrebbe allora chiedere se non si configuri la fattispecie di cui all'art 544 bis cp (che non è affatto ex come lei sostiene) qualora un ipotetico incidente fosse OGGETTIVAMENTE evitabile senza nuocere all incolumità propria e altrui. In altre parole mi chiedo se un investimento che si sarebbe potuto evitare approntando le dovute contromisure del caso concreto, sarebbe in astratto tollerato dall'ordinamento... tralasciando quindi gli aspetti giuridici pratici, come quelli probatori, o il fatto che statisticamente incidenti del genere rappresentino (spero) una piccola percentuale del totale.
    Infine ho aggiunto che nella pratica molto spesso l'incidente può divenire INEVITABILE soprattutto perchè c'è stata a monte una violazione delle norme prudenziali di guida, parimenti imposte dal legislatore al conducente.

    RispondiElimina
  26. Certo, con il senno del poi tutto è oggettivamente evitabile, specie quando si guida, però come ha scritto vanno valutate le situazioni prima che questo avvenga. Quindi ponendo il caso che uno abbia rispettato il codice della strada, o anche se non venisse rispettato o infranto di pochi chilometri, ma non ci fosse un danno che coinvolga soggetti terzi, ecco che tutto ruota attorno alla decisione del guidatore, quando il’animale gli passa “sotto le ruote” e gli istanti immediatamente precedenti all’impatto e le decisioni che il guidatore è costretto a prendere per evitarlo, con il rischio per la sua sicurezza, o non evitarlo. Sul fatto del prestare poi soccorso, o avvisare chi di dovere, questo sta alla sensibilità soggettiva e anche alle valutazioni di ordine economico e di tempo che questa decisione può comportare. Quindi è il classico esempio, a mio avviso, dove il conducente deve valutare con attenzione i costi e i benefici delle sue azioni, dopo che il danno è avvenuto.
    Non sono io che ho commesso il primo errore, scrivendo ex 544, ma lei, ho solo preso il numero così come l’ha scritto e l’ho riportato. “i norma penale ex art 544 bis cp.” Cit.

    RispondiElimina
  27. Ecco qui https://www.vanitypets.it/consigli-legali/pirati-della-strada-anche-fido-ha-i-suoi-diritti/

    RispondiElimina
  28. Come volevasi dimostrare: Resta solo da chiarire il punto dolente delle spese di soccorso e di cura del veterinario che, in prima battuta, fanno carico al soccorritore, tenuto comunque conto che gli importi anticipati potranno essere successivamente rimborsati dal responsabile o dal padrone dell’animale stesso.”
    Il mio è un articolo sulla riflessione e sull’agire ponderato.

    RispondiElimina
  29. Sig Bazzato, lei parla da Avvocato e in merito è sicuramente competente.
    Lei parla anche da persona "razionale", e concordo con lei che la situazione che ci si troverebbe ad affrontare in questi casi, sarebbe infilarsi in un ginepraio di problemi, costi, burocrazia, perdita di tempo probabilmente persino inutile.
    Probabilmente, anche se lei si trovasse di fronte a un "homo sapiens" ferito in strada, magari uno sporco clochard, si porrebbe esattamente gli stessi problemi riguardo alla tappezzeria dell'auto o alle kafkiane peripezie burocratiche e a tutti i fastidi che il soccorso implicherebbe, ma di fronte al reato penale il buon senso razionale le imporrebbe comunque di soccorrere lo sventurato. Sono punti di vista: la leggi esistono proprio perchè gli obblighi e le condotte di comporamento non siano scelte personali e morali, ma appunto "legge". Dal suo modo di scrivere posso immaginarmi un cinico materialista o anche solo una persona che considera gli animali come "beni" verso il cui "proprietario" avere responsabilità civili o penali, sicuramente per la mia sensibilità (diversa dalla sua, ma appunto sono opinioni) il modo in cui scrive è rivoltante e anche se lei fosse il migliore avvocato del mondo, il cinismo e il materialismo sono qualcosa che non vorrei trovare nella persona dalla quale sceglierei di farmi difendere di fronte a un giudice.
    Cordiali saluti...

    RispondiElimina
  30. Lei stesso fa dei distinguo tra un homo sapiens sapiens e un canide. E, un conto e stirare un cane, un conto è stirare un essere umano e darsela a gambe, in quel caso lì è reato penale di omissione di soccorso. Quindi, a meno che non si è vigliacchi, tossici o ubriachi marci, una persona razionale, anche se in preda all’adrenalina e al terrore si ferma e presta soccorso, chiamando i soccorsi, cerando di dare assistenza, e soprattutto prestando attenzione di non causare alla soggetto più danni di quanti potrebbe averne già riportati. Il rischio di emorragie interne o commozioni celebrali o altro è sempre in agguato, per questo il movimento stesso del ferito dovrebbe essere fatto da personale esperto e non da soccorritori improvvisati. Salvo naturalmente indicazioni differenti, fatte da un medico che assiste l’investitore, dandogli istruzioni!
    Poi, non importa che sia un barbone o un miliardario, quando uno è stato stirato e caricato il macchina, il rischio che questi defechi, urini, vomiti o sudi come un cammello, per la paura e la tensione è un rischio che, per un essere umano , va corso. Per una bestia no!

    RispondiElimina
  31. Ma un cuore tu ce l'hai??? Mi fai totalmente schifo! mi hanno appena investito VOLONTARIAMENTE la mia gatta che era seduta sotto al marciapiede... parli di loro usando termini come "bestie" "ragù alla bolognese".. ma quando ti guardi allo specchio, non ti fai schifo da solo??? Per te sono solo "problemi" da eliminare, per me era mia figlia! e leggere queste cose mi fa fottutamente star male!! Se non provi pietà per degli esseri che non fanno male a nessuno, cerca di provare pietà almeno per la tua specie provando solo ad immaginare il dolore che li accompagnerà per sempre! vergognati!

    RispondiElimina

  32. E si incazza con me per la sua omessa custodia della sua gatta? Ma che mi sta pigliando per il deretano? Prima di incolpare qualcuno per aver messo sotto volontariamente il suo animale, inizi ad avere i rimorsi e i sensi di colpa fino alla fine dei suoi giorni, per la sua negligenza. Gli animali da affezione vanno custoditi, accuditi e tutto il resto, altrimenti sono solo dei giocattoli, dei passatempi ed evidentemente se la sua bestia, perché bestia è sinonimo di animale, quindi nulla di disperegiativo, era scappata via dalle sue attenzioni, è perché lei se ne è disinteressata. Quindi quella trasformazione – a suo dire volontaria - ,ma vorrei sentire anche l’altra campana, è una diretta conseguenza della sua disattenzione e incuria e questi al massimo ha dato il colpo di grazia ai suoi errori. In ogni caso, stia serena, è stata fortunata. Alla fine le è stata spappolata la gatta, un animale, una bestia, ringraziando qualche divinità, non certo una figlia, perché altrimenti sarebbe qui a piangere che un automobilista le ha investito la figlia, soffrendo come una dannata, assieme al gatto. Sai che magra consolazione.
    Per la cronaca: a me hanno investito, volontariamente o no, non me ne importa,tre cani e tre gatti e non sono stato come lei a frignare, ho preso la pala, un sacco per le immondizie, gli ho raccolti, gettati nel sacco e poi il sacco, con la bestia cadavere dentro, gettato nelle immondizie. E ne ho comprato un altro. Tanto non sono esseri umani, ma, almeno per me, solo bestie.

    RispondiElimina

.Visto il barbarismo espressivo di qualche utente anonimo, i commenti potranno essere moderati e/o rimosssi a insindacabile giudizio..
Il titolare del blog declina qualsiasi responsabilità civile, penale per i contenuti dei commenti dei lettori, in quanto unici titolari, che se ne assumono la completa paternità e con l’invio del post, dichiarano implicitamente compreso quanto sopra