domenica 10 agosto 2008

Olimpiadi 2008: partenza nera


Non c’è che dire, l’Italia, ogni volta che deve presentarsi a qualche manifestazione internazionale, continua a fare la sua “porca” figura.

Porca figura, iniziata già alla cerimonia d’apertura di Pechino 2008, quando il nostro portabandiera, il canoista
Antonio Rossi,invece di tenere e sventolare il vessillo italico col rispetto dovuto, in quanto, come da sue dichiarazioni precedenti, fatte in occasione della balzana idea del Ministro diplomata in reception e cucina, col massimo dei voti all’ Istituto professionale alberghiero, divenuta ministra, o minestra, senza portafogli di un ministero, che puzza di Fascismo, come il Ministero della Gioventù, Giorgia Meloni, circa il boicottaggio simbolico, sia Antonio Rosi e gli altri membri della comitiva sembravano, per dirla alla Tommaso Padoa Schioppa, dei “bamboccioni”, sfuggiti dal controllo della mamme, dei bambini dell’asilo, che per alcuni minuti, sempre troppi, forse abbagliati dal luogo, hanno perso il contatto con la realtà, credendo d’essere ancora in patria, e comportandosi come scolaretti, alla Angus Young delgli AC/DC in gita scolastica d’istruzione.

Senza contare il classico comportamento burinseco delle bandiere italiane, tenute in mano, al rovescio: rosso, bianco, verde, trasformando così alcuni atleti, in infiltrati di qualche Paese straniero, oltretutto inesistente. Simili comportamenti antipatriottici, dovrebbero essere censurarti in modo forte, dalle autorità sportive italiane, che evidentemente se ne infischiano del buon nome del Paese all’estero, lasciando correre, come se questi comportamenti, definiti “caratteristici” facessero onore all’immagine dell’Italia.

Ma la summa del ridicolo, dopo lo sfregio alla bandiera, lo si è raggiunto con la scritta “goliardica”, che, invece di mantenere alto il profilo istituzionale, ha fatto piombare la delegazione al becero provincialismo campagnolo, abbassando di molto, il già basso raiting italico, sul piano internazionale.

Una nota a parte, va all’abbigliamento dell’armata Brancaleone italica, che visti i pantaloni bianchi, sembravano la nazionale gelatai emigrata in Germania per i campionati mondiali di coppette e coni alla crema e alla frutta.

Ma ci sono due categorie che già fin dall’inizio, hanno fatto peggio degli atleti. Il primo è il Presidente del Consiglio italiano, che si è definito, a ragione, troppo vecchio per presenziare all’inaugurazione dei Giochi, tant’è che in molti, fuori dall’Italia, dicono che abbiamo un governo, ed una classe politica, vetusta peggio del
Politburo dell’ex Unione Sovietica di Brezneviana memoria, senza contare che a New York, già parlano di barzelletta italica.

Ma la medaglia d’oro olimpica, spetterebbe ai cosiddetti esperti della vigilia. I lettori dei fondi di bottiglia, i maghi n eri, che leggono, come le antiche fattucchiere, le interiora di gallina, che scrutano nelle sfere di cristallo, senza imbroccarne una.

I cosiddetti esperti, hanno pontificato senza ritegno, senza un minimo d’umiltà, promettendo faville e scintille nel ciclismo a
Paolo Bettini, che ha dovuto cedere il passo, lo scettro, finendo miseramente diciottesimo, incapacitato a difendere l’oro conquistato nel 2004, e potendo continuare a citare nomi di atleti, incensati prima della partenza, e affossatosi, da soli, deludendo, e senza riuscire a qualificarsi, venendo de facto estromessi, come nel caso del nuoto maschile e nell’atletica leggera femminile, senza possibilità d’appello.

Il punto è che agli “esperti” sportivi, esattamente come le cartomanti, sovente smascherate da Striscia La Notizia”, otre ad eccede, senza motivo, in sicurezza, mancano di umiltà, avendo come abitudine del Bel Paese, la vendita della pelle dell’orso, spesso senza nemmeno andare a caccia, o peggio essendo animalisti convinti.

Marco Bazzato
10.08.2008
http://marco-bazzato.blogspot.com/

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