sabato 15 febbraio 2014

Vigonvo: il Sindaco sostituisce la foto del Presidente della Repubblica con quella di un Capo di Stato teocratico

Damiano Zecchinato ne ha combinata un’altra delle sue.

 A nemmeno un giorno dalla sua lettera indirizzata al consigliere dell’opposizone,  con il Sindaco che iniziava con “Non lascio perdere un bel niente!. Forse la mente di tutti è andata  Goffredo Hamori di Malafesta, conte de Montmirail, d'Appremont e di Papincourt detto l'Arditoe,al suo grido di battaglia: “Ch’io deceda se recedo” del film “I visitatori” del 1993, intepretato da Jean Reno. Però se si riguarda il film non si può fare a meno di non notare una lontanissima somiglianza del Sindaco con l’attore francese  di “genere burlesco”, Christian Clavier, che intepretava del fido scudiero  Jean Cojon il Marpione , detto anche “palle molli”/Giacinto Maria Jeanco . (-1).

  Nella sua missiva pubblica, il Sindaco, Damiano Zecchinato, affermava il valore del rispetto delle Istituzioni e del Comune che gli paga l’indennità, combinandone un’altra delle sue: ha sostituito la foto del Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, con quella di un Capo di Stato straniero, ossia il Monarca dello Stato Città del Vaticano.  


Damiano Zecchinato ha detto: “Non mi riconosco nella figura del presidente della Repubblica, bensì in quella del Papa che trasmette più valori. Non volevo il presidente Napolitano sulla mia testa, per me non sta facendo una grande figura, non è assolutamente super partes. Se mi vogliono obbligare devono fare una legge su questi simboli: quello è il mio ufficio e decido io chi avere sulla testa”(1)(2).

È certamente vero che rispetto a Sandro Pertini l’attuale Presidente della Repubblica,  entrato in Parlamento nel 1958,  vedil’Elezione di Napolitano è incostituzionale?” (3),risulta assai lontano lontano dallo share che al tempo riscuoteva, come cantava Toto Cutungno  ne “L’italiano”, “...un partigiano come Presidente....” Ma da qui a sostiture la foto dell’attuale inquilino del Quirinale con quella di un Capo di Stato straniero, Papà Francesco, può portare a pensare che la visione della società dell’attuale Sindaco sia orientata verso i principi e i valori – teorici – di uno Stato teocratico. E tra le  teocraziе non possiamo non citare l’Arabia Saudita e l’Iran e lo stesso Stato Città del Vaticano (3).

Cche Vigonovo abbia un Sindaco Talebano? Si ricorda che “talebano nel suo significato originale in Pashito e in Persiano significa Studente.(3bis). Studiare i testi sacri, non importa di che religione,  o filosofia religiosa, allarga la mente.

Ora, con tutto il rispetto nei confronti di Papa Francesco, per la sue figura di Sommo Pontefice,  266º Vescovo di Roma e vicario di Cristo sulla Terra, è politicamente accettabile che un Sindaco, in virtù della carica pubblica che ricopre e del rispetto che pretenderebbe dai cittadini,  possa esporre la foto di un monarca, che a rigor di diritto internazionale e di Concordato, quando entra nel suolo del Territorio Italiano, ma non solo in Italia, per le sue visite ufficali, è accolto con gli onori riservati ai Capi di Stato?

Il Sindaco, nella sua volontà di far parlare si se, ha dimenticato che l’Italia è un Paese laico, non sottoposto ad alcuna monachia teocratica, dove  l’articolo 7 della Costituzione italana, recita:  Lo Stato e la Chiesa cattolica sono, ciascuno nel proprio ordine, indipendenti e sovrani.
I loro rapporti sono regolati dai Patti Lateranensi. Le modificazioni dei Patti accettate dalle due parti, non richiedono procedimento di revisione costituzionale. (4)

Nel sito deln Governo Italiano (5) al quesito16 si può leggere: Negli uffici pubblici si può esporre la foto del Presidente della Repubblica? SÌ, ma non si possono esporre foto di altre autorità.

Papa Francesco è a tutti gli effetti un Capo di Stato regnante,dove il passaporto privato è Argentino e quello Diplomatico è messo dallo StatoCittà del Vatiano,  nel pieno dei suoi poteri temporali (6). Quindi, anche ammesso che il Sindaco, Damiano Zanonato, abbia affosso la foto del monarca della Città del Vaticano, nel mio ufficio privato”, il Sindaco, riceve, come tutti possono leggere ne sito del Comune di Vigonovo,(7) lunedì dalle 10.00 alle 12.00, giovedì dalle 10.00 alle 12.00 su appuntamento, e-mail: sindaco@comune.vigonovo.ve.it

Quidi, quando riceve i  cittadini  nell’ ufficio che ha in uso, non tiene conto dei diritti di costoro,  non solo battezzati, ma anche sbattezzati,  atei o che professano altre confessioni religiose, venendo meno al suo obbligo di rispettare il il principio di di laicità, nei pbblici uffici,  di tutti i cittadini di Vigonovo e non solo.

Questo per quanto riguarda l’aspetto temporale, l’aspetto, spirituale  è molto meno “elastico” di quanto il relativismo contemporaneo vorebbe far supporre.

Chiaramente visto che il Sindaco dice di  ispirarsi ai valori trasmessi da un Capo di Stato Straniero, teocratico,  sarebbe auspicable che avesse il coraggio e il rigore morale di non celebrare  più i matrimoni civili, perchè per la Chiesa Cattolica, quindi anche quella di Papa Francesco, il matrimonio civile è considerato convivenza moreuxorio, mentre il vantaggio coloro che sono sposati in Chiesa, è  che se invece di passare per il divorzio legale, tramite la Giustizia Italiana,  si passa attraverso la Sacra Rota, il  Tribunale Ecclesiastico che fa capo allo Stato città del Vaticano,quando il matrimonio religioso viene annullato, la sentenza, in virtù del Concordato tra Stato Italiano e Stato città del Vaticano, permette di non pagare un centeismo di mantenimento alla non mai moglie, perchè con l’annullamento del matrimonio religioso si annulla anche quello civile,  come se il matrimonio n non fosse mai stato eseguito, nè in Chiesa e nè innanzi ad un pubblico ufficiale, anche se era il sacerdote stesso in quel ruolo.

. Teniamo presente che Papa Francesco, prima di tutto è un Gesuita. I gesuiti sono ecclesiastici di formazione intellettuale assai fine, anche se mantengono all’apparenza un aspettopacioso e bonario, come quelli dei preti di campagna degli anni ’50, in stile Don Camillo.  Ma dietro l’apparenza, ci  sta il giusto  rispetto del mandato terreno che Bergoglio. come Papa, continua a portare avanti in quanto Vicario di Cristo in Terra.   Lo stesso giusto rigore  che è sempre stato insenganto fin da bambini quando si frequentava il Catechismo perchè i valori e principi trasmessi nel corso dei secoli da Gesù, come Figlio di Dio per i Cristiani o ccome principi filosofici ed etici per inon credenti o per coloro che professano altre confessioni,  sono immutati.

Certo,come tutti coloro che hanno frequentato il catechismo o che andavano o vanno tutt’ora alle messe domenicali,  Gesù è venuto per i peccatori, per qutti quelli che non rispettano in primis le tavole della Legge che Dio ha dato ad  Mosè sul Monte Sinai, dove in quest’epoca di convivenze more-uxorio, di non rispetto dei Comandamenti 8 e 9 (non dire falsa testimonianza e non desiderare la donna d’altri – ossia non fornicare fuori dal  sacramento del Matrimonio), oppure gli ammonimenti contro i sette vizi capitali: superbia, avarizia, lussuria, invidia, gola e ira, che hanno terrorizzato in passato generazioni di fancilulli, quali una ovlta adulti  scelgono di tenre i piedi sulle due sponde di un fiume, su quattro o più poppe/zizze/mammelle o fallo/1 altrui, anzichè sulle due della/del legittima/o consorte.

 Il sindaco Damiano Zecchinato per gistificare il suo gesto dice  tra l’altro: bensì in quella del Papa che trasmette più valori... Se mi vogliono obbligare devono fare una legge su questi simboli: quello è il mio ufficio e decido io chi avere sulla testa.

Analizziamo queste due frasi, riporatate dai quotidiani..

 Il Papa certo, a dire del Sindaco esprimerebbe più valori, dell’attuale inquilino del Quirinale,  però va ricordato che quando ogni Sindaco presta giuramento pruncia la seguente frase: “Giuro di osservare lealmente la Costituzione Italiana”. È grazie alla Costituzione italiana che il Parlamemento approva le leggi, dove lo stesso Presidende della Repubblica, anche quando firma un D.p r,  le approva. E si sa: la  Legge è uguale per tutti e La legge non ammette ignoranza, anche se l’imputato è extracomunitario e poco scolarizzato,come conferma una recente sentenza, della Corte di Cassazione. (7bis)

Quindi  quando un sindaco si  “schiera”, mettendosi sopra la testa un Capo di Stato straniero è come se si sottomettesse a costui e non alle Leggi della Repubblica Italiana. 

Privatamente a casa sua, ogni cittadino può fare ciò che vuole, ma non può arroccarsi la presunzione del diritto di poter affermare pubblicamente decido io chi avere sulla testa, dicendo “quello è il mio ufficio”. Peccato però che  che “MIO” non può essere utilizzato, in quanto presuppone un diritto di  proprietà della stanza adibita ad ufficio che semplicemente  usa e/o occupa in virtù del fatto che i cittadini l’hanno eletto nel 2011.

Il Sindaco, Damiano Zecchinato,  dice qualcosa di contrario all’ottavo comandamento, visto che ha la foto di un Capo di Stato straniero e Capo Spirituale di uno Stato teocratico della Chiesa Cattolica Universale,  nell’ufficio che ha in uso, in quanto quando afferma che non esiste la legge.

 La legge esisite eccola.
È il D.P.R. 7 aprile 2000, n. 121  Regolamento recante disciplina dell'uso delle bandiere della Repubblica italiana e dell'Unione  europea da parte delle amministrazioni dello Stato e degli enti pubblici.
Pubblicato nella Gazz. Uff. 16 maggio 2000, n. 121 (8), , esposte, oltre che nei
luoghi indicati dall'art. 2, commi 1 e 2 della legge 5 febbraio 1998,(9) scrivendo quanto segue: 3. Nei luoghi indicati nel comma 1 si espone anche il ritratto del Capo dello Stato.


Un altro punto essenziale non è se il Vicario di Cristo in Terra e successore al soglio pietrino trasmette più  valori.  Il punto è semmani, anche se la tramissione dei valori inclusi nei messaggi è ottima ,non è detto che la stazione ricevente riesca a decodificarli in modo esatto, corretto, giusto e poi metterli in pratica.  

L’eventuale giudizio di merito o l’entrare nel merito, non spetta certo allo scrivente, ma le opinini possono essere tranquillamente espresse in casa, al bar, davanti ad uno spritz, ad un bianchetto o ad un folpetto al mercato del lunedì mattina, o innanzi ai gradini della chiesa, dopo la messa delle 11.00.

Sappiamo tutti che il Papa trasmette con le più moderne tecnologie digitali e i segnali vengono inviati in tutto il mondo, ma poi se esistono politici, pubblici amminstratori, che dicono di rifarsi a questi valori, ma usano vecchie radio a transistor o televisori a valvole, in bianco e nero, che non sanno manco aprirsi internet e fare una ricerca in rete, hanno ha voglia andare in piazza a decantare questi valori tramessi, quando si sono compresi e messi in pratica, quando fa comodo, a smozziconi, solo per raccattare gli ultimi voti di qualche vecchiatta baciapile o di qualche canuto baciabanchi del giorno di Natale o Pasqua nelle prime file alla messa delle 11.00, perchè alle loro spalle, i cittadini li mettono alla berlina!

Nel Discorso della Montagna di Gesù , di cui Papa francesco è vicario di Cristo in Terra, ci stanno  alcuni versetti di Matteo, capitoli 5 e 6, ma tutti e quattro evangelisti sono illuminanti, tanto che qualsiasi persona, anche atea, solo per un fatto culturale può leggerseli, senza attenere : (10) via etere la trasmissione di valori aggiunti, forniscono a tutti interessanti spunti di riflessione.

: 27Avete inteso che fu detto: Non commettere adulterio; 28ma io vi dico: chiunque guarda una donna per desiderarla, ha già commesso adulterio con lei nel suo cuore.
36 Non giurare neppure per la tua testa, perché non hai il potere di rendere bianco o nero un solo capello. 37 Sia invece il vostro parlare sì, sì; no, no; il di più viene dal maligno.
2Quando dunque fai l'elemosina, non suonare la tromba davanti a te, come fanno gli ipocriti nelle sinagoghe e nelle strade per essere lodati dagli uomini. In verità vi dico: hanno gia ricevuto la loro ricompensa. 3Quando invece tu fai l'elemosina, non sappia la tua sinistra ciò che fa la tua destra,  perché la tua elemosina resti segreta; e il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà.(11)


Alla fine di tutto, il Sindaco di Vigonovo, Damiano Zecchinato, ha dimostrato ancora una volta sua totale mancanza di conoscienza delle Leggi tialiane, mancanza di rispetto per la figura del Santo Padre, visto che esiste stima reciproca tra il Presidente della Repubblica italiana e il monarca dello Stato Città del Vaticano.

Oltre a tutto ciò i danni di immagine causati ai cittadini di Vigonvo, per questa sua uscita estemporanea che ha reso i  vigonovesi, a causa del suo Sindaco,gi zimbelli di tutta Italia e non solo.

Non sarebbe sbagliato se si costituissero in un comitato dando il via da una class action contro Damiano Zecchianto, non prima di aver consultato un legale circa la fattibilità, per il danno di immagine causato a tutti i vigonovesi, per considerare “mio” l’ufficio che occupa come Sindaco eletto e per non essersi preso l’onere di controllare come afferma, non esiste una legge che impone la presenza della foto del Presidente della Repubblica, Giogio Napolitano.

Marco Bazzato
15.02.2014



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