martedì 26 marzo 2013
Magdi Allam abiura il cattolicesimo romano
Mai fidarsi di un apostata! Nascondono
in se il seme del fanatismo.
In molti nutrirono serissimi dubbi
nel 2008 in
occasione del suo battesimo, comunione e cresima celebrati in pompa manga dall’allora
Papa Benedetto XVI, usati a mo di propaganda clericale dalle tv di Stato e non
solo, nella speranza di reclutare nuovi adepti (1),
con tanto di show televisivi che inneggiavano alla forza del messaggio cristiano,
che batte e converte, conducendo apostasia,
i credenti di altre religioni.
Ma ieri la doccia fredda è
arrivata ieri con il suo articolo di abiura del cattolicesimo romano, anche se
non è chiaro se si senta cristiano e battezzato, oppure se abiuri anche il
battesimo stesso, impartitogli dall’oggi Papa emerito, Ratzinger.(2),
in questo caso sarebbe giusto che si sbattezzasse, scaricandosi dal sito
dell’UAAR, Unione Atei e Razionalisti, l’apposito modulo, cosa che potrebbe
essere impossibile in quanto Magdi Allam è stato battezzato in uno Stato
straniero e teocratico. Teocratico come le teocrazie islamiche che avverma
d’aver sempre combattuto a suon di articoli.
E leggendo alcuni brani della sua
lettera si rimane basiti da come questo egiziano con passaporto italiano,
rinneghi, abiurandole le proprie origini. Infatti in un punto scrive:
“…Sono contrario al buonismo che porta la Chiesa a erigersi a massimo protettore degli immigrati, compresi
e soprattutto dei clandestini. Io sono per l’accoglienza con regole e la prima
regola è che in Italia dobbiamo innanzitutto garantire il bene degli italiani…”
Quello che relativizza è
ignorante sulle dinamiche non solo cattoliche, ossia dello Stato Città del
Vaticano, ma anche su quelle propriamente cristiane, a dispetto del suo pomposo
e superbo nome “Cristiano”, dimostrando un’assenza di conoscenza della
spiritualità cristiana fuori dal comune per un “italiano” solo di passaporto,
ma non svezzato all’italiana, ma con tutto il rispetto per la cultura egiziana,
all’egiziana ,dove leggendo quanto sopra
riportato fa venire in mente una vecchia barzelletta razzista del nord Italia:
Ci sta una famiglia meridionale, dove nono riuscendo a trovare lavoro
nella loro regione decidono di trasferirsi al nord, usando mezzi di fortuna.
Arrivati sula riva del fiume Po’ e non avendo denaro per pagarsi
l’attraversata, decidono di andare sull’altra sponda a nuoto. Si getta prima il
padre, poi la madre e via via gli altri tre figli. Il padre, la madre e due
figli raggiungono la riva, stremati. Ma l’ultimo, il più piccolo fatica sempre
di più e spinto dalla corrente contraria viene quasi ricacciato indietro,
finendo sottoacqua quando entra in un mulinello, iniziando a chiedere aiuto. Ma
gli altri componenti della famiglia lo guardano con disprezzo fino a quando non
smette di gridare stremato annega. E il padre sorridendo: «Meglio così, era
solo un terrone!» Divenuti settentrionali partono alla ricerca di fortuna.
Madgi “Cristiano?” Allam, è il
prototipo tipo dell’immigrato che ha dimenticato da dove è partito e chi era.,
essendo nato egiziano, con sangue egiziano, sempre con il massimo rispetto per
gli egiziani che hanno sangue e cuore
migliori del suo, e perché ha in mano uno straccio di passaporto italiano ,vive
nella superbia di essere diventato migliore di tanti suoi connazionali e
immigrati, anche migliori di lui, che non hanno avuto la sua stessa fortuna e
appoggi politici.
Va ricordato che Magdi “Cristiano?”
Allam ha sempre sfruttato l’Italia e l’ottusità di certi italiani in quanto si
è sempre nascosto dietro il paravento d’essere un nemico di qualsiasi forma di
integralismo e a favore dell’integrazione mentre scriveva per il Manifesto,
giornale comunista, favorevole all’apertura indiscriminata delle frontiere,
proprio come lui, per poi passare a Repubblica e poi al Corriere della Sera,
salvo adesso sembrare un Erminio Boso o il prosindaco di Treviso, Gentilini, o
uno gli esponenti atei di Forza Nuova.
Facendo una breve ricerca in rete
si trova che domenica 16/02/2007 rilasciòun’intervista a Stefano Lorenzetto, de
Il Giornale (3),
dove al termine dichiara quanto segue:
“Una volta ti sei persino
accostato all’eucarestia.
«Sì al Cairo, avrò avuto 13-14 anni. Agii di impulso, pur sapendo che
era un atto blasfemo, non essendo battezzato. Ho sempre provato attrazione per
la religiosità, anche quando mi sono cono professato ateo o agnostico. Oggi
sono convinto che l’occidente possa riscattarsi solo riscoprendo Dio.»
Che cosa ti impedisce di
convertiti al Cristianesimo?
«Niente e nessuno. Il giorno che decidessi di farlo, sarei orgoglioso
di annunciarlo.»”
Mentre il 23 maggio del 2008
scrive il giorno seguente alla sua iniziazione battesimale, a quella
eucaristica e alla confermazione cristiana, nel Correre della Sera:
«Indubbiamente l’incontro più straordinario e significativo nella
decisone di convertirmi è stato quello con il Papa Benedetto XVI, che ho
ammirato e difeso da musulmano per la sua maestria nel proporre un legame
indissolubile tra fede e ragione come fondamento dell’unica civiltà umana, a cui aderisco pienamente da
cristiano, ispirandomi di nuova luce nella missione che dio mi ha riservato.»
Semplicemente leggendo gli
stralci di questi due testi si possono mettere in luce le enormi contraddizioni
e/o menzogne che emergono. Il 16/02/2007, a domanda risponde: “Ho sempre provato attrazione per la
religiosità, anche quando mi sono cono professato ateo o agnostico…” mentre
solo 13 mesi dopo , “.., che ho ammirato
e difeso da musulmano per la sua maestria nel proporre…”sconfessandosi con
le sue stesse mani, in quanto ora come allora non si capisce se e quale
religione abbia mai professato.
Ieri con la sua abiura nei
confronti del cattolicesimo romano, apparsa nel sito “Io amo l’Italia”, l’ex
giornalista, l’ex politico, che evidentemente ha bisogno di farle parlare di se,
in quanto già nel 2011 aveva dato prova di quanto disprezzasse l’Italia che gli
ha dato un passaporto, che sfortunatamente gli era dovuto per legge,
permettendogli di candidarsi ad un seggio al Parlamento Europeo, risultando tra
i fanalini di coda in quanto a presenze, abbia nel corso degli anni sputato addosso al
tutti i piatti che l’hanno sfamato,. (3).
Ergo chi o cosa sarebbe Magdi
“Cristiano?” Allam? Un egiziano con passaporto italiano, musulmano, ateo,
agnostico, cristiano a seconda della convenienza dell’attimo, entrato piano
piano entro i gangli del potere italiano, per poi tornare verso l’oblio della periferia,
rinchiuso in un dimenticatoio mediatico, tanto più che oggi il pericolo
islamista radicale sembra lontano, visto che l’onda lunga dall’11 settembre in
poi, senza dimenticare la morte di Bin Laden, sta cercando una rivalsa e un
riscatto sociale, dopo essersi bruciato da solo la terra sotto i piedi, per
puro calcolo dilettantistico?
Esiste per carità il diritto
dell’uomo di evolversi e di cambiare opinione, altrimenti rimarrebbe arroccato
all’età della prima infanzia. Ma bisogna capire se il cambiare opinione è
frutto di maturazione interiore o se di freddo calcolo cinico, legato a
interessi più ampi. In ogni caso è chiaro che il fenomeno Magdi “Cristiano?”
Allam è mediaticamente ridotto al lumicino e che la grande notizia di ieri,
oggi appartiene alla storia e agli esempi diversamente positivi da ricordare a
futura memoria dei posteri.
Nel dizionario della lingua
italiana, alla parola Abiura, si legge:
Nel cristianesimo e nell’islamismo, solenne rinuncia ad un'altra
religione o dottrina considerata falsa o erronea. Formula scritta o orale, nella quale si
esprime tale rinuncia.
Magdi Allam è figlio di quell’integralismo
e culturale relativista, a seconda delle convenienze, della società in cui è
nato e cresciuto. Può cambiare casacche , bandiere e religioni ma rimarrà un integralista sempre. La sua prima battaglia, persa in partenza, è
contro se stesso, anche se ha sempre voluto rimuovere il problema profondo che
del malessere che lo assale.
E quindi resta da spere se dopo
aver abiurato per la seconda volta, prima l’islam, tramite l’apostasia e poi il
cattolicesimo romano, forse per passare alla prima delle tre religioni
Abramitiche, attraversando il Mar Rosso e pellegrinando simbolicamente per
quarant’anni per giungere in Israele, abbracciando l’ebraismo, sulla scia del
suo libro, “Viva Israele” del 2007,
così che non potrà più essere criticato, in quanto altrimenti le critiche
legittime potrebbero essere lette come critiche antisemite e antisioniste.
Marco Bazzato
26.03.2013
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