giovedì 10 gennaio 2013

Restrizioni per la vendita di armi ai cittadini negli U.S.A? No, grazie!


Finalmente gli americani sono tornati a ragionare come loro costume, ossia come una nazione che vive col sangue il mito del west e il diritto sancito dal Secondo Emendamento della Costituzione che recita: “Essendo necessaria alla sicurezza di uno Stato libero una milizia regolamentata, il diritto dei cittadini di detenere e portare armi non potrà essere infranto”, tonando ad acquistare armi come più di prima, e ora anche giubbotti antiproiettili per i figli minori,  per recarsi a scuola in tutta sicurezza.

Chiaramente durante il turbino emozionale dettato dal calore in fase di dissipazione dei corpi dei venti bambini  uccisi  e dei cinque adulti, più  il suicida che ha dato il via alle danze nella scuola   Sandy Hook di Newtown (1), anche da parte del Presidente americano, Barack Hussein Obama, che non ha resistito, come la Elsa Fornero, a farsi lacrimare gli occhi, a beneficio dei media, impegnandosi a parole affinchè ci sia un maggiore controllo sulla vendita di armi, semiautomatiche e non.

Bubbole.

Per fortuna erano frasi di circostanza, visto che ci pensa la National Rifle Assciation (2) a tenere dritta la barra della libertà sancita dal Secondo Emendamento, , onde evitare che un manipolo di reazionari vogliano cancellare o modificarlo, cosa  impossibile, vista la tradizione che hanno verso le verso le armi da fuoco.

Passata la buriana emotiva e con l’avvento delle festività natalizie gli americani hanno reagito secondo la tradizione, riscoprendo il piacere di armarsi, riarmarsi, aumentando le Santa Barbara private, regalandosi pistole, fucili semiautomatici e quant’altro, a beneficio della sicurezza  personale, anche per esorcizzare l’atto isolato di un folle che non rappresenta l’americano medio, amante e dedito alla coltivazione dell’hobby di questi oggetti culturali, dal sapore antico ma sempre attuale.

Ma la “danse macabre” alla  Sandy Hook di Newtown, non è la maggior mattanza scolastica o liceale della storia degli Stati Uniti. Infatti, il record di macelleria studentesca è stato raggiunto e ancora insuperato nel millennio passato, il 18 maggio del 1927, presso la Bath Township, grazie all’utilizzo di tre ordigni che hanno causato quarantacinque morti, e la maggioranza di questi erano studenti della  Bath  Consolidated School (3), anche se il teatro dell’operazione bellica non può essere annoverato ufficialmente tra le stragi scolastiche, essendo avvenuto in un luogo differente rispetto alla  Bath  Consolidated School, frequentata alla maggioranza delle vittime e dall’autore della medesima, Andrew Ketoe, anch’egli impegnato in attività scolastiche.  Si può dire che a modo suo questa apoteosi insuperata faccia parte degli annali scolastici. 

Negli Stati Uniti, Paese abitato da 300 milioni di persone, circolano 300 milioni di armi, possedute dai privati cittadini, e queste causano solamente 30mila morti l’anno, morti percentualmente irrisori in rapporto alla popolazione e le armi in mano ai privati, segno che sebbene armati per difesa personale, tutto sommato sono dotati di grande autocontrollo per quanto concerne l’utilizzo, indipendentemente che siano  pistole o fucili semiautomatici.

Non va dimenticato che questi 30 mila sono utili all’ingrasso di becchini, fabbriche di feretri, fiori, pastori che durante le funzioni religiose raccolgono offerte, ergo psicologi, psichiatri per l’elaborazione del lutto, perché come dicono lì “the business il business”, non sono morti invano in quanto generano un indotto economico non indifferente, dando occupazione, tramite tutta la filiera “del caro estinto” a migliaia di persone, questo solo riferito ai semplici morti. Mentre la filiera dal produttore al consumatore i vari passaggi di mano, movimentano miliardi di dollari ogni anno, che alla fine diventano anche tasse per le casse dei singoli Stati e del governo Federale. Rinunciare a queste entrate, senza contare la perdita di posti di lavoro, ai costi per i sussidi di disoccupazione, non può essere motivato da una strage che per quanto crudele possa essere, statisticamente è un evento isolato, episodico e sporadico, dove alla fine il computo dei morti fa a finire nel grande paniere statistico annuale, disperdendosi come un principio attivo all’interno dell’acqua di un farmaco omeopatico.

Per capire come a livello pratico agli americani siano interessati al mantenimento dello status quo, riferito al Secondo Emendamento, poche settimane dopo la mattanza alla Sandy Hook di Newtown, a Camden, nel New Jersey città di 79 mila abitanti, i pastori della Antioch Baptist Church e Higler Ground Temple Church of God in Crist hanno cercato di redimere i fedeli, proponendo uno scambio:  cash-for-guns (4) , con una risposta da parte di quest’ultimi veramente miserevole:  1.137 armi da fuoco, atte alla difesa personale, ma che secondo i funzionari statali si tratta di un vero record, anche se parte di queste armi erano dei ferrivecchi e i volenterosi si sono fatti pagare, per scaricare l’immondizia ai pastori.

Il problema delle armi negli Stati Uniti, se analizzato con distacco, è un non problema, in quanto ci sta solo un’esigua percentuale di statunitensi, da considerarsi dei reazionari al sistema, vorrebbero maggiori restrizioni nella vendita ai civili di armi, come se non potessero essere trovate, certo a prezzi maggiorati, al mercato nero – come del resto accade in Italia –  perché le morti di persone sono effetti collaterali, legati dall’utilizzo in luoghi e in situazioni improprie, diverse dalla difesa personale per le quali erano state legittimamente e legalmente detenute, e perché probabilmente il più delle volte i segnali di disagio mentale e sociale dei futuri pluriomicidi, c’erano da prima delle stragi, ma chi di dovere, come psicologi, psichiatri e assistenti sociali e scolastici, non sono stati in grado di intercettare e comprendere la gravità dei sintomi, tramite i segnali di disturbo che questi volontariamente o involontariamente emettevano, a dimostrazione di come questi lettori dei fondi di caffè siano bravi con il senno del poi, ma per quanto riguarda il prima, non sono diversi dagli accalappiabesughi, incapaci a formulare diagnosi, corrette su soggetti psichiatricamente e/o psicologicamente disturbati.

Marco Bazzato
10.01.2013


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