giovedì 2 novembre 2006

Perchè Calderoli ha ragione



L’ex ministro della Lega Nord Calderoli, da buon incendiario linguistico,ruspante nelle parole, non usa mezzi termini per descrivere la situazione di degrado in cui versa Napoli e l’hinterland.
Come spesso però accade, l’Italia ipocrita e falsabuonista si scaglia contro il senatore leghista, anzichè farsi un esame di coscienza politico e capire il perchè nel capolouogo partenopeo la violenza urbana e le guerre cammorristiche continuino indisturbate il suo bagno di sangue.
Se fossi napoletano mi sentirei onorato delle parole del leghista, perchè a modo suo, e senza mezzi termini ha gettato dell’alcol etilico, senza complimenti verbali, nei confronti di una situazione sociale degenearta, e che non sembra in questo momento possa risalire la china.
Se chiamiamo civiltà sociale una città che è in preda all’anarchia, in preda a bande cammorristiche, al taglieggo, al commercio e alla produzione di prodotti falsi griffati, dove il contrabbando dilaga da decenni, dove invece di stringere un nodo gordiano nei confronti della criminalità si esalta l’arte d’arrangiarsi partenopea come sinonimo d’arrancare nel quotidiano, allora non ci siamo.
Possibile che gli onesti siano costretti a tapparsi in casa, possibile che tutto continui a passare sempre sotto un silenzio opprimente, e che le forze politiche di centro sinistra e centro destra non abbiano di meglio da fare che non rilanciare agenzie stampa nei confronti del senatore ruspante?
Abbiamo una classe politica senza pudore, una classe politica incollata alle poltrone, non importa in che palazzo preferisce disperdere il denaro dei contribuenti, ma che ama sopratutto a perdere tempo in beghe interne, in litigate da comari in menopausa, invece di deciare risorse economiche e umane per cambiare una situazione che agli occhi della società civile internazionale ci fa sembrare dei parassiti.
Eppure tutti sono fondamentalmente certi che i primi danneggiati da questa situazione intollerabile siano i napoletani stessi,siano gli stessi cittadini, che si vedono taglieggiati in modo legale dallo Stato con tasse e balzelli che colpiscono indistinamente tutti gli italiani, e cosa ancor peggiore, sottoposti al taglieggio di una micro e macrocriminalità che sembra che nessuna forza politica sia veramente intenzionata a sconfiggere.
Non si può continuare a tagliare risorse alle forze dell’ordine ai magistrati, alla giustiza, lasciando le auto ferme in garage per mancanza di carburante, gli uffici senza carta e cartucce per pc, i magistrati senza scorta, mentre i nostri politici viaggiano praticamente quasi con eserciti privati che fanno da guardia spalle.
Ma dove stiamo andando a finire? Lasciamo i cittadini sguarniti, privi di sicurezza sociale ed economica, mentre gli aumenti degli stipendi della classe politica sono la vergona euroepa, ma i problemi alla radice invece di venir risolti affondano il paese ancor di più?
Siamo all’ennesima farsa mediatica, alla politica dello scarica barile, al rimpallo delle responsabilità, al gioco al massacro di chi la spara più grossa per proteggersi le spalle, o per proteggerere non si sa alla fine che tipo di interessi o gruppi.
Possibile che si debba aprire un giornale, accendere la tv e leggere in un paese non in guerra un bollettino di guerra quotidiano, che ci fa quasi assomigliare al Iraq?
Fino a che punto la forza di sopportazione del cittadino può rimanere salda nei principi sociali e legali, innanzi alla diffusione capillare della violenza?
Calderoli, è brutto dirlo, ha toccato un nervo scoperto. Napoli deve essere ripulita, deve essere bonificata della feccia che la soffoca e uccide, la città e i suoi cittadini migliori hanno il diritto di respirare un’aria sana, un aria fresca che giunge dal Golfo e sentirsi finalmente orgogliosi delle proprie tradizioni migliori, della propria cultura, del proprio posto nel mondo, che da sempre la parte creativa di questa sana società ha saputo diffondere a tutte le latitudini.
La politica Nazionale, regionale, locale lo deve ai napoletani. Non è più il tempo di proclami e appelli urlati, è arrivato il tempo che lo Stato faccia piazza pulita dell’aAntistato, che acquisti una buona quantità di deratirzzante e che renda finalmente vivibile la Campania, le città del nord e del sud che indistintamente sono ostaggie di troppi interessi criminali che distruggono e sviliscono il tessuto sociale del Bel Paese.

Marco Bazzato
02.11.2006
http://marco-bazzato.blogspot.com/

Nessun commento:

Posta un commento

.Visto il barbarismo espressivo di qualche utente anonimo, i commenti potranno essere moderati e/o rimosssi a insindacabile giudizio..
Il titolare del blog declina qualsiasi responsabilità civile, penale per i contenuti dei commenti dei lettori, in quanto unici titolari, che se ne assumono la completa paternità e con l’invio del post, dichiarano implicitamente compreso quanto sopra