lunedì 27 gennaio 2014

Il Giorno della memoria

Cosa centrano tutte le persone nate, prima dello scoppio ddella II guerra mondiale e sopratutto quelle nate dopo il 25.04.1945, con il Giorno della Memoria?

A rigor di logica, a rigor storico e come colpe morali e materiali per quanto commesso dal nazismo, assolutamente nulla.

Smettiamo di permettere ai politici e ai media di farci  sentire in colpa e  farci irrorare da un sangue che oggettivamente e storicamente non abbiamo versato.

È stato versato?

 Sì!

Così scrivono dicono i libri di storia, le testimonianze dei sopravvissuti,. Così ha scritto Primo Levi nel suo libro più celebre: “Se questo è un uomo”.

E quindi? E quindi sono passati sessantanove anni dalla fine della II guerra mondiale, settantacinque dal suo inizio e la maggior parte dei cittadini dell’Europa dell’Ovest, Italia compresa, sono teoricamente obbligati da una  legge italiana,  ...sancita dal parlamento nel 1959 – tre anni dopo lo scoppio della seconda aguerra israelo-araba,  con gli israeliani appoggiati da Inghilterra, Francia e Stati Uniti –  dopo una battaglia pubblica condotta dai sopravvissuti. "In questo giorno," recita la legge "si rispetteranno in tutti i luoghi del paese due minuti di silenzio, si terranno iniziative e cerimonie, le bandiere saranno a mezz'asta, i locali di svago chiusiquesta parte finale della legge da decenni  è imapplicata o forse non lo è stata mai, visto che non è considerato giorno festivo, i programmi della radio saranno dedicati all'argomento" e  il 1º novembre 2005 dalla risoluzione 60/7 dell'Assemblea generale delle Nazioni Unite, durante la 42ª riunione plenaria, lo è stato dichiarato anche dall’Onu.
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Il ricordo oggi  deve essere una scelta,  non un obbligo  didattico caduto dall’alto, sottoforma di legge dello Stato, non ancora  abrogata, costringendo intere scolaresche a sorbirsi un giorno di retorica, ripetuta anno dopo anno come un mantra, come se questi eventi, dal termine della II guerra mondiale,   avessero poi contribuito ad  evitare altri olocausti, altri sacrifici, altri genocidi, oppure se altri olocasuti, altri sacrifici, altri genocidi, oppure per scelte politiche di parte si sceglie di non commemmorare , perchè avvenuti negli Stati Uniti coon il genocidio dei nativi americani,  in indocin,  il genocidio degli armeni,, senza andare a menzionare l’emisfero australe del  Pianeta,   essendo per la grande poolitica internazionale meno degni di importanza e quindi vanno messi messi sotto il lo zerbino.

Non va dimenticato che praticamente con cadenza quasi mensile, quando va bene, bisettimanale, quano va meno bene, o peggio settimanale,ossia quando Rai Storia vuole  stracciare le palle, i documentari sul nazismo, sulla Shoah, sull’olacusto, sulla II guerra mondiale, sul fascismo, si sprecano fino alla nausea e ogni giorno, mese, anno che passa, vengono visti, percepiti, sentiti e vissuti con sempre meno partecipazione emotiva, con più distacco, quasi fossero documentari di un tempo così lontano da essere percepito – giustamente – dalle giovani generazioni, come il periodoMesozoico.

LaShoah è un fatto storico incontrovertibile – nonostante ciò che affermano i revisionisti, sebbene tutta la Storia del genere unano, dall’inizio di questa scienz,a è sempre stata oggetto di revisioni, riscritture, correzioni, nuove interpretazioni, scoperte, correzioni, estensioni,  altrimenti non sarebbe più Storia ma Dogma di fede laico e/o politico, quindi a livello puramente teorico, anche queste pagine di storia del ventesimo secolo dovrebbero essere trattate allo stesso modo e non come un Dogma fondamentalista e indiscutibile, pena l’essere accusati di negazionismo dell’Olocausto –  come lo era stato la I guerra mondiale,l’unica guerra dei tempi moderni del millennio passato, vinta dall’Italia unita, che veniva ricordata il 04 novembre.Ooggi quella data è stata asformata nella Giornate delle Forze Armate, forse perchè tutti gli i Cavalieri di Vittorio Veneto, come i dinosauri del triassico , si sono estinti, o forse perchè anacronistico ricodare una vittoria e la fine di una guerra, terminata  da quasi un secolo, ossia da circa 3 o 4 generazioni, o anche perchè, vuoi la svogliatezza degli studenti, unita alle non sempre eccelse qualità degli docenti, oggigiorno si  fatica ad arrivare, con il programma di studi, al ventesimo secolo.

Sta di fatto che per volontà di legge e per senso responsabilità individuale, i giovani di oggi obbligati, costretti, coscritti ad assistere a queste lezioni di storia,e poi ripetere il tutto come pappaglalli, magari recitando quanto detto dai docenti davanti ad un microfono, fornendo opinioni retoriche, per vendere al popolo  teledipedente, l’illusorietà che questa data sia sentita , mentre invece è imposta, dagli italiani.

Quando poi si assiste alla retorica dei politicanti, che leggono discorsi scritti da altri, fingendo commozione, in queste occasioni  le palle, non solo quelle degli oratori, ma anche degli ascoltatori o dei telespettatori, scendono a terra e come becchini iniziano a scavarsi la fossa da sole. Basta osservare il politico di turno che legge per rendersi conto che con la mente sta in tutt’altro posto.

Ma possibile che siamo ancora cosi illusi da credere  che ai ragazzi nati nati nel 2000, ossia 55 anni dopo il termine della II gerra mondiale e che leggono il XX secolo allo stesso modo come i nati dopo l’anno mille, possano,  emotivamente parlando, sentirsi realmente  toccati in un qualche modo  da questi avvenimenti, quando la maggior parte di costoro manco conoscono gli eventi della storia contemporanea, perchè per loro il XX secolo è equivaele quasi al mesozoico.

Siamo degli illusi. La politica è illusa, i nostri politici si stanno comportando come i primi cristiani che usando  Matteo  27,25 “Che il suo sangue ricada su di noi e sui nostri figli”, credonodi poter instillare un senso di colpa millenario nei confronti dei cittadini italiani, dell’Europa Occidentale ,tramite l’obbligo di rcontinuare ancora oggi di ricordare la Shoah, dimenticando che oggi rispetto  secoli dell’anno mille, l’ignoranza e il sapere, anche sui fatti contemporanei, dove  i cittadini europei, non solo italiani, hanno una buona memoria a breve e riescono a comprendere che quelli che nel millenio passato sono state le feroci vittime di un regime criminale, poi, dal 1948 i politici del nuovo Stato hanno iniziato ad occupare territori che in base al diritto internazionale non erano loro, freandosene bellamente delle risoluzioni Onu.

 Basta leggersi anche i commenti presnti in rete, per  rendersi conto che l’italiano, a differenza di come lo vorrebbe dipingere la politica, non è antisemita  o antisionista – vedi sionismo (1) – a parte qualche lurido idiota che andrebbe condannato non in quanto antisemita, ma solo per il fatto di essere ignorante e questa ignoranza culturale genera, tra le altre cose, anche l’antisemitismo, dove non va dimenticato che Israele ha il pieno diritto di esistetere come Stato, all’interno dei confini definiti dall’Onu, nel pieno rispetto del diritto internazionale, che a rigor di logica non deve essere infranto nè dagli Stati confinanti contro Israele e nè da Israle nei confronti degli Stati confinati, territori Palestinesi compresi, come l’Unesco stesso, agenzia diretta emanazione dell’Onu, ha riconosciuto..

 Il che porta alla conclusione che l’Italia in Europa i nazionalismi sono considerati, dai nostri politici,  sinonimo di chiusura e nazi-fascismo e vanno combattuti sul piano politico e culturale, essendo ogni di nazionalismo da considerare come il male assoluto del secolo scorso e del ventunesimo secolo.

 Ma poi, in riferimento al gesto vile inivato alla comunità ebraica di Roma, La Stampa scrive: “Un tentativo di propaganda antisionista dietro i tre plichi con teste di maiale spediti alla Sinagoga di Roma, all’ambasciata israeliana e ad una mostra ebraica alla vigilia di shabat(2).  Il che porta a questa considerazione: o ogni nazionalismo è  male assoluto per tutti i 193 Paesi membri dell’Onu(3), oppure una politica corrotta chiude gli occhi sul relativismo nazionalista e si permette da alcuni Stati, o ad uno Stato, rimanere per decenni  in palese antitesi con gli interessi generali della politica internazionale e locale, dove politici o dei capi di Stato, oggettivamente e brutalmente in rirpovevole malafede, in determinate circostanze, tendono a fare  gli interessi particolari di determinati Stati o di unoStato in particolare, che certo non è quello italiano.

È bene ricordare, se proprio, come usa dire il Presidente della Repubblica italiano,  che non bisogna mai perdere di vista il quadro generale e il quadro generale ddlla storia,  afferma che la II guerra mondiale ha causato in totale 55 milioni di morti, e sopratutto questi 55 milioni di morti sono presenti anche i 6 milioni di morti  dell’olocausto ebreo,  generato dalla follia umana di chi ha permesso l’ascesa di Hitler al potere e di chi, direttamente o indirettamente, anche dall’estero, l’ha foraggiato e coccoalto, perchè nella distruzione dell’Europa poteva intravvedere la possibilità di enormi arricchimenti personali e di profitti per le industrie degli armamenti.

Sistema che anche oggi non è cambiato, anche se con modalità apparentemente differenti, ma che nella sostanza generano eguali sofferenze in ogni parte del mondo, e di cui anche l’Italia, aggirando l’articolo 11 delle Costituzione italiana, grazie alle missioni “di pace” perchè la politica è osì’ codarda che fugge vigliaccamente dala verità  nè è tutt’ora complice.

L’esercizio della memoria è un esercizio inutile, se da quella memoria storica escono cambiamenti reali, che vanno a beneficio di tutti gli innocenti, indipendentemente dalla razza, dal sesso e dalla religione.

Ma ogg,i come nel 1924 in U.R.S.S, con Stalin,  nel 933 con Hitler in Germania,  la grande politica internazionale, fatta da piccoli uomini, sebbene con modalità differenti e riammodernando il look, togliendo via baffoni e/o baffetti, eliminando la mascagna o la frangetta, continuano ad avere le mani  orde di rosso sangue nero delle vittime innocenti che direttamente o indirettamente condanno a morte, con apparentemente meno violenza e ferocia, ma generando in ogni caso spaventosi e dimenticati genocidi silenziosi.

Marco Bazzato
27.01.2014


3) http://it.wikipedia.org/wiki/Stati_membri_delle_Nazioni_Unite

mercoledì 15 gennaio 2014

Vigonovo: “ssalasso sulla Tia. Aziende in rivolta”. Ma l’85% dichiara metrature inferiori!

Sembra che le aziende di Vigonovo, (Ve) siano in rivolta, per via della TIA (Tariffa di Igiene ambientale) (1)., leggesi articolo de La nuova Venezia.

 In ogni caso il succo del discorso è un altro: l’85% delle aziende, per risparmiare sulla Tia, stando a ciò che scrive La Nuova Venezia, avrebbe dichiarato  metrature inferiori, rispetto a quelle reali. Peccato che l’autoriduzione sia illegale, in quanto cagiona un indebito guadagno, tramite il  risparmio delleaziende, provocando un danno di riflesso a quelle aziende oneste.

L’85% non sono bruscolini, oppure un esigua minoranza. Si tratta di più dei 2/3. Siamo –  oltretutto in un Comune che ha eletto un sindaco leghista – a percentuali di  false dichiarazioni e quindi di danno alle casse comunali, che a parità di false attestazioni, per  i medesimi comportamenti fraudolenti.  si  potrebbe forse solo in Campania, a Napoli,  o a Casal di Principe, con tutto il rispetto per le aziende oneste e i cittadini della regione e dei comuni sopracitati.

Alla faccia di “Roma ladrona, la Lega non perdona!” oppure “i terroni non pagano le tasse”. “Alla faccia del cazzo”, avrebbe affernato un tizio campano che conobbi anni fa!.

Questo porta ad una deduzione ancora più sconfortante: solo il 15% ha dichiarato il vero, rispetto all’85% di quelle che per anni hanno dichiarato, annualmente, il falso. Il che significa che su 240 aziende presenti nel territorio vigonovese, a riguardo la Tia, solo 36 si sono comportate, in questo frangente, onestamente. Questo significa che la minoranza silenziosa è stata soffocata dalla maggioranza disonesta, perchè, avendo conseguito un indebito risparmio, de facto hanno derurubato indirettamenete  i loro stessi concittadini.

Se fosse stata una partita di basket,il risultato sarebbe:
: DISONESTI  Vs ONESTI, 204 – 36

Ma i disonesti non hanno vinto per bravura, ma perchè avevano corrotto gli arbitri,in modo da avere carta bianca, disputando il match a porte chiuse!

Se si fosse a scuola, i docenti parlerebbero di bullismo da parte di delinquenti prepotenti nei confronti degli studenti più deboli e laboriosi. Bulli che danneggiano, soffocando con la loro boria e  disonestà, dettata dall’imbroglio e dal falso, gli studenti onesti, ma come per la partita di basket, in questo caso i docenti hanno fatto, come gli arbitri della partita di pallacanestro, il gioco delle tre scimmiette: non vedono, non sentono, non parlano. Un gioco che nel linguaggio del Comissario Montalbano,  a Montelusa sarebbe definito dallo sbirro: omertà!

204 mendaci, 36 veraci e onesti. La percentuale di aziende disoneste, in questa particolare situazione, è spaventosa, per non dire, sicuramente non dissimile a quella dei tentacoli di un calamaro gigante.

Il che però porta anche ad un altro ragionamento: possibile che la Ragioneria del Comune di Vigonovo, in conserto con l’Ufficio Tecnico e l’Ufficio al Commercio, in tutti questi anni non si siano mai presi la briga di controllare e incrociare  i dati delle dichiaraizoni delle aziende, con le metrature dichiarate all’Ufficio Tecnico? Possibile che nessuno dipendente dei rispettivi uffici  si sia mai accorto delle discrepanze e che non le abbia segnalate ai suoi superiori?

Nei commenti in rete, il Movimento cinque stelle di Vigonovo scrive: La critica del M5S non è rivolta alla sanzione (siamo stati tra i primi a rilevare tariffe al mq. triple rispetto ad altri comuni proprio perchè molti non dennciavano la metratura corretta), ma critichiamo l'Amm.one comunale che invece di informare, incontrare ed eventualmente solo in ultima istanza chiedere i controlli e sanzionare, ha fatto il contrario, ottenendo che le attività del nostro territorio sono multate per decine di migliaia di euro e poi incontrandole per dire che ormai la frittata era fatta.

In questo commento si potrebbe quasi intravvedere il fatto che l’Amministrazione fosse a conoscienza delle discrepanze tra dichiarato e reale, chiaramente non di tutte, ma che forse i sospetti ci stavano, visto che una ragioneria che funziona fa ddei bilanci  preventivi e consuntivi e quando gli introiti sono inferiori ad una certa soglia, un’amministrazione comunale dovrebbe iniziare a porsi il problema di  dove sta l’inghippo, cominciando ad indagare. Ma non si è voluto approfondire, preferendo aumentare le tariffe in modo indiscriminato, per compensare i mancati introiti. Il che è paradossale se ci si pensa. Un Comune che ha a disposizione un corpo di geometri avrebbe potuto iniziare ad indagare fin da subito, spedendoli, assieme ai vigili urbani, in qualità di testimoni, a fare le nuove misurazioni, in modo da stanare prontamente i mendaci. Invece no. Si sono aumentate, tramite delibere, le tasse della TIA, senza darne comunicazione ai diretti interessati. Secondo l’Amministrazione “non era compito del Comune informare azienda per azienda delle nuove norme. Ci sono i commercialisti per questo...”.

Vero, ma un’amministrazione e un Sindaco popuista che ha la pretesa di dirsi, in campagna elettorale, al servizio dei cittadini e delle imprese, poteva/doveva farsi carico,tramite gli assessorati competenti –  questo vale anche per l’Amministrazione precedente, guidata dal PDL –organizzandoli in modo che con un semplice data-base, una mainling list, l’Amministrazione potesse inviare, a costo zero, le nuove normative e/o delibere a tutte le aziende vigonovesi, evitando l’accavallarsi di rincari, modifiche normative e/o delibere e sanzioni, che in primis, sono andate a colpire le 36 aziende oneste.

Le 204  disoneste, per quanto riguarda le dichiarazioni di metrature dei locali, non dovrebebro avere diritto a nessuna dilazione, Anzi. 
 Èchiaro che il Comune, essendo legato a doppia mandata con la legalità,  deve aver sicuramente trasmesso,  a tempo debito, , il tutto agli uffici di Giustizia Competenti per territorio, in modo che, se di  lorocompetenza,  accertassero eventuali reati penali o amministrativi.

Ora queste 204 aziende, la cui poszione va vagliata caso per caso,  hanno poco da piangere e lamentarsi. Ma stando ai grandi numeri, in questa singolare situazione, è come trovarsi dentro un cesto di colmo di 204 mele marce che hanno danneggiato le 34 aziende mele,  e sono  non vittime, ma carnefici delle loro reiterate false dichiarazioni, commesse nell’arco di anni. Le uniche vittime di questo malaffare sono le 34 aziende  che hanno fatto nel corso degli anni dichiarazioni veritiere e gli altri cittadini onesti vigonovesi che con questa squallida storia di avidità e menzogne non hanno nulla a che spartire.
 A loro e solo a loro va la più viva solidarietà!

nNd.a: gli approfondimenti  presenti in questo articolo partono dallo spuunto offerto dall’articolo online de La Nuova Venezia, che porta il titolo:  Salasso Tia,  aziende in rivolta di Patrizia Rossetti.

Marco Bazzato
15.01.14


giovedì 9 gennaio 2014

Il messaggio di di minacce private di un “animalista", ristoratore del Lazio

Innanzitutto buon anno a tutti, cari i miei lettori. Spero che abbiate passato un buon Natale e un buo Capodanno e che il 2014 vi sia iniziato alla grande e che possa continuare.

Non avrei mai immaginato di dover iniziare il nuovo anno con un articolo incentrato ancora sugli animalisti o in questo caso su un  pseudo animalista.

Ma quando si aprono i “messaggi altri” di Facebook,e ci si trova una missiva delirante e ricca di minacce, scritta il 29.12.2013, alle ore 02.18, accorgendosi di essere difronte al classico sociopatico, appartenente ad una sottospecie dell’ Uomo di Neanderthal, è difficile non mettersi a riflettere su come questo signore, forse prezzolato dalle industrie dei cibi e dall’abbiglimanento pet, che mi scrive un  messaggio dalle pregno di toni foschi e minacciosi, manco fosse un terrorista di Al Quaeda, o uno sfigato  nemmeno degno di allacciare i calzari  degli ultimi rimasugli di quella putrida feccia umana di matrice comunista delle Brigate Rosse., In questi momenti si ringrazia la divinità di appartenere alla specie umana amante degli animali, che li cura, li apprezza usandoli senza essere ipocriti e falsi,  non un membro combattente delle inesistenti brigate dei bestialisei zoofile..

Se fossi come uno dei membri delle inesistenti brigate bestialiste-zoofile passerei la notte a fantasticare a come ficcare la testa dei suoi pet  dentro un forno a microonde,  visto che questo    tipo di animalista ha forse amplessi quasi  sessuali,  basati sul petting leggero, in qunato si fanno slinguazzare quasi in bocca e non solo, dalle loro bestie. Passerei la notte a sognare come infilare spilloni incandescenti nelle pupille dei loro amati, sentendoli abbaiare e guaire, latrare di dolore per ore e ore. Ma le mie fantasie sono fantasie di una persona che ha una una spiccata creatività, anche per l’orrido e per far nascere un forte senso di disgusto, repulso e indignazione nei suoi lettori. Ma questo fa parte del gioco di essere scrittori, divertirsi con le parole, incasellandole l’una dietro l’altra, scendendo sempre più nel profondo dell’aberrazione e dellla depravazione umana, usando  la fantasia.

 Mentre altri, come questo ristoratore animalista  della povincia  di Frosinone –  che ha come comuni confinati Arce, Castro dei Volsci, Ceprano, Pastena, San Giovanni Incarico, in un  villaggio arroccato in sperone roccioso che domina la vallata, dove confluiscono i fiumi Lari e Sacco, che conta non più di settecento abitanti –  somministra  ai suoi avventori carne o tranci di carne di cadaveri di animali cucinati, non importa se mammifera o ittica, consciamente, tutti i santi giorni. E l’assurdo, visto che, se si reputa animalista, dovrebbero sapere che gli animali sentono l’oodore della morte  prima di venire soppressi nel mattatio. Un vero animalista non fa il ristoratore, vendendo carne di cadavere di mammiferi o pesci, dovrebbe sapere che quell’odore di morte si attacca e rimane impregnato dentro ogni singola cellula e fibra, grasso e nervo dell’animle. Ma a questo signore, che ha il coraggio di venirmi a fare la morale “privata” a suon di minacce, questo non interessa, ci passa bellamente sopra, perchè è interessato solo  ed esclusivamente al profitto, rendendolo non è dissimile, da chi in primis per profitto, e per distribuire dividenti agli azionisti, è nel ramo della sperimentazione animale, per scopi farmacologici e non. Varia solo il termine di ricchezza generata, ma il principio è il medesimo, in quanto volente o nolente, anche se in modo apparentemente differente, si trova all’interno della filiera di chi lucra sulla morte degli animali, per arricchirsi!

Ma alcuni animalisti ristoratori in questo caso, , no! Questi andrebbero fermati, in qunato non  dovrebbero servire il loro dio animale e mammoma, somministrando ai loro clienti carni di cadaveri di agnellini per l’abbacchio, usandoli per i sacrifici pasquali, nel pieno rispetto della tradizione e tutte le altre specie di mammiferi, voltatili o prodotti ittici, cadaveri freschi o a lunga conservazione che somministrano. Sarebbero soggetti da mettere in carcerazione preventiva, fino a quando non assimilino e fanno propria la ragione, in quanto  non sono altro che sfuttatori della ricerca scientifica, visto che si presume che questo bravo signore mi ha minacciato per aver difeso pubblicamente la ricerca scientifica, usando anche la sperimentazione animale –  prendendo spunto dal caso di Caterina Simonsen in molte pagine di Facebook e anche nel mio blog con l’articolo dal titolo: “Caterina Simonsen e la “civilità” di alcuni animmalisti” (1) –  avesse almeno la compiacenza di non usare alcun tipo di droga legale uscita dai laboratori farmaceutici, che prima di passare alla sperimentazione umana,  usa cavie animali da laboratorio,  di non andare mai dal medico, visto che droghe farmacologice legali  e scienza medica si basano anche sulla sperimentazione animale. Ma solo lui questo ristoratore della provincia di Frosinone  si deve  e vuole  alle spalle arricchirsi e curarsi alle degli animali, ma tutti gli altri no. Gli altri che fanno le sue stesse identiche cose, ai suoi occhi sono dei criminali... Meglio che prima di andare a guardare la pagliuzza negli occhi altrui,  e prendendo coscienza di dovei si è infilato di sua spontanea volontà  nel posteriore la trave, forse provando anche un intenso piacere sessuale. Ma sono cose che riguardano lasua sfera privata.

Ma veniamo al testo di questo animalista, dove visto che mi ha inviato un messaggio privato, per non ledere la sua privacy lo citerò solo con le iniziali:  L.G.

L.G.  secondo le sue info del suo profilo iFacebook è “commericante presso commerciante in proprio”  mentre  facendo una ricerca più  più approfondita, scopro  essere ristoratore, nel Lazio, della provincia di Frosinone, secondo le Pagine Gialle e altri siti, o come il come da sito internet del suo ristorante, dove almeno dalle foto l’aspetto dei cibi appare conforme alle normative igenico sanitarie e rispettoso delle leggi vigenti in tema di conservazione degli alimenti, ma tutti noi leggiamo i giornali di gossip e sappiamo come anche la più cessa dello showbiz, grazie al Photoshop, può apparire come una fna figa imperiale.

 Il suo ristorante è specializzato nello squartamento, sventramento, eviscerazione di specie ittiche, ossia, fa mangiare  carne magra di cadaveri di pesci ai suoi clienti – compiendo tutte queste operazioni lontano dagli occhi indiscerti dei clienti, quasi in modo carbonaro, secondo quanto prescrivono le normative igienico-sanitarie in materia –  ma si reputa animalista. Ricordatevi, avventori laziali, quando andate in un ristorante di pesce e carne dal nome che evoca gli altifusti della foresta di Sherwood, le querce di Utophia Plantia su Marte o le sequoie giganti nel Mare della Tranquillità, sul nostro satellite,  che il padrone che fa servire carne di cadavere ittica o brandelli di cadaveri di porco, agnello e affini, sottoforma di costate, costicine, oppure salami, potrebbe essere quell’animalista che mi ha scritto queste illuminate e illuminati parole, che mi hanno costretto a dare avvio alla mia ricerca e allo scrivere questo articolo:

allora sentimi lurido cesso immondo che nn sei altro...la testa bacata e malato di mente lo sarai tu e nn ti permettere mai più di offendere persone che nn come te hanno cuore e tengono a cuore creature sicuramente migliori di te e del cesso che sei...tu arrivi in questa pagina e pam spari a destra e a sinistra su persone che nemmeno conosci e che nn sei nemmeno la suola delle loro scarpe...poi hai già avuto a che fare con questa gentaccia????...gentaccia lo sei te e chi ti sta vicino brutto cessu chinu de merda!!...stai ancora bene perchè nn hai avuto a che fare con tipi come me e vedevi come ti chinavi a raccogliere tutti i tuoi dentini x terra e dovevi vedere come te le davi a gambe a furia di zampate in culo e nfaccia!!!ma mi auguro di incontrarti un giorno poi vedremo chi se ne va con la coda tra le gambe A SCEMO!!!!!!!!!!!!faccia di merda!!!!!marco stai a sentire a me abbassa la cresta e vedi di farti i cazzacci tuoi...ti sai nascondere solo dietro un pc ed è quello che ti salva...CREDIMI...!!se ti incontro ti cambio i connotati!!!!lo giuro sul mio stesso sangue!!!nn è una minaccia ma è un consiglio....nn ti permettere mai più!!!taci stai muto che n n fai una lira di danno!


Ecco chi  potrebbe essere un animalista: un ristoratore che con gli indumenti e la cerata da macellaio, del tagliacadaveri, non si fa problemi ad mutilare piovre, ad squartare pesci ancora vivi, non si pone problemi a tagliare l’agnello per l’abbacchio al forno. N si pone problemi a fare a fette, con la sega da quercia la carne, inzaccherandosi le mani di sangue, ma ha  il coraggio e la sfrontatezza di andare nella piazza telematica ma non solo a fare  il difensore degli animali? Ma siamo sicuri che gli animali vogliano farsi difendere da un tipo come questo? Praticamente  quasi un maccellaio di bestie, escluse le sue bestie, i suoi cani, naturalmente!

 Ecco l’ipocrisia all’italiana al lavoro. La falsità di questo signore che con una mano accarezza il cane e con l’altra taglia la gola all’agnello belante per il sacrificio pasqule cristiano.Naturalmente non glielo auguro, ma sarebbe giusto che da oggi in poi, ogni volta che taglia un pezzo di carne, nella sua mente si fomi l’immagine dei suoi amati cani, che ogni volta che cuoce un cuore, un fegato, dei rognoni, nella sua mente da “animalista”,  veda il cuore il fegato, i rognoni dei suoi amati cani, dando continamente di stomaco.

Se volevo la dimostrazione pratica che dietro ai veri amanti degli animali ci stanno dei soggetti affetti da falso amore, come in questo caso, un ristoratore ipocrita, ho avuto anzi voi,cari lettori, avete avuto la conferma.

Quando mi sono messo a scrivere questo articolo poche ore fa, mettendomi a fare ricerche in rete, mi sarei aspettato di tutto, ma non di trovarmi innanzi a questa fossa asettica, sfortunatamente non a enuta stagna colma di scarti di cadaveri di animali macellati e laida ipocrisia. Ttutto mi sarei aspettato tranne che dietro a quella missiva minaccisa ci fosse un ristoratore  che serve piatti a base di cadaveri di animali, non importa se mammiferi o ittici.  Almeno avesse avuto un ristorante di cibi vegetariani, vegani o un radicale fruttarista, ma non un tizio che somministra abitualmetmente pezzi cadaveri di animali cucinati e non, lavorati o insaccati, si permette di farmi la sua morale? Mi sono cadute le braccia a terra e anche qualcos’altro.

Chiaramente ho risposto al ristoratore de villaggio della provincia di Frosinone  che va sotto le iniziali di L.G.. in modo educato, secondo mio costume. Gli ho risposto il 7 di gennaio, alle ore 13.51, in questo modo, non sapendo ancora che fosse un ristoratore:

Ciao gentile e nuovo amico. Ti ringrazio per le tue belle parole. Se l’ennesima dimostrazione che io ho ragione su certi argomenti e tu, con il tuo linguaggio da trivio e pieno di minacce, ti metti automaticamente dalla parte del torto. Io posso avare anche un linguaggio colorito, che ad alcuni fanatici può anche non piacere (non si può piacere a tutti) ma dai, comportarti così è da bambini, oltre che svilente per la tua persona, ma forse non sai andare oltre a ciò che hai scritto. Se ti senti offeso per le mie parole, mi dispiace eti chiedo scusa, ma non sposto di una virgola i miei raginamenti. Di fanatici ne ho conosciuti molti e tu sei solo uno in più. Sei un animalista, vero? Sei anche contro la sperimentazione animale, immagino? Se è si, è probbabile che tu sia uno di quei tipi che da una parte non vogliono la sperimentazione animale, ma dall’altra non esitano a prendere qualsiasi tipo di farmaco, sperimentato sugli animali, per salvarsi la pelle...a me la cosa sembra un pò paradossale, non trovi? Le persone coerenti con i propri principi, in primis non vanno dal medico – la medicina moderna e antica nasce e si evolve anche grazie alla sperimentazione animale, lo stesso dicasi per la farmacologia e altre scienze che anche tu, volente o nolente utilizzi. Quindi non venirmi a fare la morale, quando tu non sei diverso da me, anzi lo sei, perchè neghi una realtà evidente e acclarata dalla storia. In ogni caso, fammi un piacere, se vorrai contiuanre la conversazione con me, inviami i link dove ti sei sentito tu personalmente chiamato in causa, te ne sarei grato. In attesa di una tua cordiale risposta, mi scusco per il ritardo con il quale ti ho risposto e ti auguro, se gli accetti, i miei migliori auguri per un buon 2014. Cordialmente, Marco Bazzato

Al momento della stesura di questo aricolo questo gentile ed educato signore non mi ha risposto e  nella mente sto pensando se agire oppure nò per vie legali, visto quanto mi ha proferito in forma privata, codice penale alla mano, dovrebbe essere attenzionato a rigor di Legge. In ogni caso il suo gentile messaggio è a dispsizone delle Autorità nel caso ravvisassero gli estremi di un qualsivoglia reato, legato al messaggio privato inviatomo da da L.G.

La cosa assurda è che questo signore ha anche l’ardire di indignarsi con me e con il mio essere favorevole alla sperimentazione animale, per salvare delle vite umane, ma costui per arricchirsi quotidianamente, vive grazie anche ai cadaveri di animali e alle loro parti lavorate che ogni giorno serve sulla tavola dei clienti del suo ristornate, ma ha nel suo profilo, per dimostrare l’amore che nutre, solo per alcune specie di animali, ci sono foto di cani felici e gaudenti. mentre con quelle che deve farci la grana, la pecunia, gli euri, alza le spalle, passando sopra ai suoi principi animalisti e alle sofferenze degli animali di cui indirettamente, tramite la sua professione è artefice.

Se fossi in lui proverei vergonga non solo per quanto mi ha scritto, ma sopratutto vergona legata in merito alla professione di  servo degli ammazzaanimali , na memesi mascherata da ristoratore di Ace Ventura, e somminstratore diretto o tramite collanboratori di carni di cadaveri di  animali, cotte o crude ai clienti del suo ristorante.

In ogni caso non, in virtù di quanto l’animalista e signore L.G.mi ha scritto in forma privata,  non gli auguro, visto che poi ho scoperto essere un ristoratore che campa sulla somministrazione di carni di cadaveri di animali e affini, cucinati o insaccati, vento in popppa, ma a prua, non gli auguro vele spiegate, ma ammainate, non auspico per la sua professione una dolce brezza che sospinge in avanti la sua nave, ma al massimo un vento di bonaccia, che mandandolo alla deriva lo spinga tra le braccia amorose e calde di Equitalia, mentre a voi, miei fedeli lettori, amanti degli animali e non, auguro un felice 2014, ricco di salute, successi personali e professionali, perchè, anche se avolte mi odiate con educazione, lo meritate, così come tutti coloro che amate.

Marco Bazzato
09.01.2014

(1)  http://marco-bazzato.blogspot.com/2013/12/caterina-simonsen-e-la-civilta-di.html