martedì 16 luglio 2013
Siamo tutti Roberto Calderoli
Gli italiani indigeni e autoctoni che alla luce delle continue esternazioni
sia della Boldrini che della Keynge, sul dare la casa prima ai rom, poi agli
extacomunitari con figli, o che vorrebbero l’apertura indiscriminata delle
frontiere italiane, per far felici looro capi mondialisti, o togliere il
diritto dei figli degli italiani nati all’estero di sentirsi italiani,
elimindando il Jus Sanguis, a favore del Jus Soli, in una sorta di razzismo discriminatorio al
contrario, ossia contro i nativi italiani che da decenni sono figli del Jus
Sanguis, dovrebbero alzare la schiena e gridare orgogliosI i proprio “Natali di
Sangue”:
SIAMO TUTTI ROBERTO
CALDEROLI.
Già, perchè non se ne può più del finto buonismo sinistro della sinistra
che, che sta causando un assurda tempesta in un bicchiere d’acqua, una
escalation di dichiarazioni contro un legittimo ragionamento oggettivo espresso
da un autorevole membro del parlamento e vicepresidente della camera, dei paladini delle libertà altrui, sempre
buone nei periodi di vacche morte della politica, hanno fatto uscire cani,
cagne, porci e porche dal recinto dei cervelli lobotomizzati, per iniziare una
lotta senza quartiere contro la neutra dichiarazione di Roberto Calderoli nei
confronti del ministro della (dis)integrazione, Keynge, che recita:
«Io mi consolo, quando navigo in Internet e vedo le fotografie del
governo. Amo gli animali, orsi e lupi com’è noto, ma quando vedo le immagini
della Kyenge non posso non pensare, anche se non dico che lo sia, alle
sembianze di orango».
I cittadini autoctoni e indigeni italiani, se non vogliono fare la fine
degli indiani chiusi nelle riserve, dove i colonizzatori extracomunitari hanno
eroso giorno per giorno grazie a fiancheggiatori come la Laura Boldrini,
Presidente della Camera, che non perde l’occasione per ribadire, nel nome del
diritto di accoglienza indiscriminato – a spese degli italiani – la superiorità
degli invasori stranieri attualmente illegali nei confronti dei nativi di
sangue che cercano, seppur tra mille difficoltà, di sbarcare un lunario sempre
pù oscuro e funereo.
Oggi
SIAMO TUTTI ROBERTO CALDEROLI
, perchè “l’italiano vero”, come cantava Toto Cutugno, è stanco dei
sopprusi della politica, è stanco di sentirsi e trasformarsi ogni giorno di più
in servo di un esercito di invasione e occupazine, spalleggiato da soggetti che
fanno comunella, per non utilizzare altri aggettivi, con il “nemico!” nel nome
del presunto diritto degli altri – stranieri – a discapito degli indigeni
nativi di sangue in Italia.
SIAMO TUTI ROBERTO CALDEOLI
perchè a una vacca, una una donna, una scimpanzè, una cagna non può
alllattare per sempre, ed essere munta fino all’avvizzimento delle tette da
parte di lupi ingordi e affamati che gli si attaccano alle zizze e succhiano,
succhiano, succhiano, fino a quando questa non crepa e poi, iniziano a
pasteggiare sopra il cadavere.
La nostra Italia è come una donna, come nostra madre, nostra sorella,
nostra moglie, e costei non deve essere violentata, così come da nemici interni
– che sono sempre troppi – anche da da
nemici esterni, che come vandali giungono per violentarla, stuparla,
sodomizzarla, sgozzarla, squartarla, rendendola schiava e serva di orde barbariche provenienti dai quattro punti
cardinali, per poi una volta presa e ridotta alla fame, esporla come il trofeo
di un animale maciullato da un orda di bestie selvagge finanziarie, economiche
e culturali, senza scrupoli.
Se i politici italiani di centro destra fossero mentalmente più liberi, e
non legati al loro misero e miserevole
stipendiucolo da 20.000 euro al mese, netti, naturalmente, come estremo gesto
di solidarietà,, farebbero cadere il governo Letta, ritirando i ministri,
togliendo la fiducia all’esecuivo, in modo da mandare a casa personaggi come la
Boldrini e la Keynge, le quali probabbilmente, viste le loro idee radicali, se
non venissero canddiate in circoscrizioni sicure, come capoliste, a fatica tornerebbero nel giro della grande
politica a fare danni e malanni agli indigeni italiani e autoctoni.
Il problema è che la Lega ormai è un partito defunto e il PDL si è venduto
e svenduto alla sinistra, calando le braghe e facendosi inchiappettare
bellamente – oltretutto a secco, senza manco un pò di olio di vaselina o grasso
di foca, visto che va di moda e fa tanto radical chic – dai radicali post
comunisti che, come vermistriscianti, si sono accomodati al banchetto del PD, come ospiti indesiderati alla stregua
del meteorismo, dell’aerofagia, dell’alito cattivo, del calboniano “ventilazio intestinalis putres,” ma necessari per la tenuta del governo.
Per questo, nel pieno rispetto delle leggi sul diritto di cittadinanza
attuali, oggi più che mai gli italiani veri, dovrebbero essere un unico cuore
uniti in un unico:
SIAMO TUTTI ROBERTO CALDEROLI
rubando il motto del comunsita Pietro Calamndrei, “ora e sempre resistenza” perchè, come La canzone del Piave – fiume sacro alla patria –
“...il Piave mormorò: non passa lo straniero
Ma in una notte triste si parlò di tradimento
e il Piave udiva l’ira e lo sgomento
ahim, quanta gente hai visto lasciar il tetto,
per l’onta subita a Caporetto....”
con questa sinistra al potere la Caporetto economica, sociale e culturale è
ormai dietro l’angolo, è alle porte e i risultati li vedono tutti gli italiani,
figli di genitori, aventi nonni, bisnonni e trisnonni italiani, per questo
innazi a questa Desert Storm scatentata dalla sinistra, in questo tristo
momento, dove sembra che le orde di Annibale vogliano invadere l’Italia, senza passare dalle Alpi, ma via
mare – con l’appoggio delle orde papaline dell’ex Stato Pontificio, che però
nel suo “sacro” suolo di immigrati o rifiugati politici non ne ospita manco uno
– quasi com eun eterna spedizione dei
Mille, non per la liberazione dell’Italia, ma come un’invasione strisciante e
silenziosa, oggi avendo una classe
politica vigliacca e prona alla pecorina, si è giocoforza costretti, per
evitare la vicina Waterloo economica, culturale e sociale, gridare in un unica
voce e con un unico cuore, visto che la congolo-italiana ha accettato le scuse:
“SIAMO TUTTI ROBERTO CALDEROLI!”
Marco Bazzato
16.07.2013
P.s: l’articolo in questione non è ne a favore e nècontro
la congolo-italiana Cècilie Keynge, per
le presunte offese proferite dal Roberto Calderoli nei suoi confronti, ma è
contro un certi medodi squadristi di far
politica del centro sinistra, viste le loro inusitate e violentissime reazioni
masturbatorio-verbali che hanno proferito
contro Roberto Calderoli, l’hznno
obbligato a fare abiura e/o potrgere
umilianti scuse pubbliche in Senato,
anche se queste erano già stato poste in privato alla diretta
interessat, a seguito delle reazioni verbli non diverse da un attacco effettuato
con armi di stermionio di massa, come il gas Sarin, l’Antrace, il Mostarda, lo
zylcon B, utilizzando armi vietate da
tutte le convezioni internazionali, tipo fosforo bianco, , dimostrando che la
presunta superiorità intellettuale dei sinistroidi è un utopia, mentre la reatà
è che quando si lasciano andare la favella, in modo incontrollato non sono
diversi dagli scaricatori di porto o i preti pedofili che,parafrasando “Cara ti amo” di Elio e le storie tese,
“bestemmiano e picchiano i bambini.”
Etichette:
diritti dei cittadini,
Giustizia,
Guerra,
Media,
Opinioni,
Politica Italiana,
Televisione
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento
.Visto il barbarismo espressivo di qualche utente anonimo, i commenti potranno essere moderati e/o rimosssi a insindacabile giudizio..
Il titolare del blog declina qualsiasi responsabilità civile, penale per i contenuti dei commenti dei lettori, in quanto unici titolari, che se ne assumono la completa paternità e con l’invio del post, dichiarano implicitamente compreso quanto sopra