giovedì 25 giugno 2009

Politica di puttanopoli


Parafrasando Megaloman, che aveva la “Fiamma di Megalopoli”, l’Italia ha una “Politica di Puttanopoli”

Non si sa se vergognarsi, o fingere che sia normale, per non apparire – come dicono i politici del centrodestra – dei moralisti. Ma non c’è da star felici.

Ghedini, l’avvocato parlamentare col dono dell’ubiquità, che tanto aveva sbraitato contro il fotografo sardo che aveva “violato la privacy del presidente del consiglio con un teleobbiettivo, fotografando il parco della villa a 1400 metri di distanza, paventando il rischio, impossibile, di un cecchino che potesse colpire il premier o i suoi ospiti, facendo una figura barbina per quanto concerne le nozioni di balistica – seppur universalmente riconosciuto gran ciambellano di balistica, ora con il nuovo scandalo puttanopoli, dove il premier sembrerebbe coinvolto, per dirla alla Ghedini, come “utilizzatore finale” d’utero e affini, tace sui rischi veri o paventati che il premier potrebbe aver corso, facendo entrare in casa propria, ufficialmente abitazione di stato quando il premier è presente, cagne e porche senza alcun controllo da parte dei servizi di sicurezza, che in ogni uscita pubblica proteggono il premier, muniti di occhiali scuri, auricolari e colli taurini, lanciando sguardi truci a destra e a manca. D’altronde Ghedini, dovrebbe prendersi la briga di leggersi qualche romanzo di Tom Clancy, o se la cosa gli è troppo difficile, guardarsi alcuni triller ambientati al 1600 Pennsylvania Avenue, la White Hause, Casa Bianca, per gli stolti, per rendersi conto di come operano i servizi di sicurezza, di competenza della CIA, che non permetterebbero che simili leggerezze divenissero eventualmente di dominio pubblico – Kennedy ciullava proprio alla Casa Bianca Marilyn Monroee – sapendo prendere adeguate contromisure, evitando così fughe di notizie – andata al Creatore in modo alquanto bizzarro – con relative registrazioni di immagini e audio difficili da essere smentite.

Eppure stanno arrivando, almeno dal premier, che come sempre cerca un settimanale – suo – per affidare al mondo tutto il proprio dolore e l’offesa alla sua viril carne violata da una mignotta d’alto bordo, che egli non sapeva d’esser tale. Eppure, pagata o non pagata, non importa se da lui, da un altro, o da nessuno, un uomo che ha un minimo di dignità, d’intelligenza e che non ragiona esclusivamente col membro, dovrebbe capire che una che te la cala alla seconda volta che la si vede, o è troia o mignotta. E questa cortigiana certo non l’ha conquistata, gliel’ha semplicemente calata, in quatto e quattro otto. Ma questa donna, in un modo o in un altro, un pagamento, se non monetario, ma come scambio, l’aveva chiesto: l’aiuto per una pratica edilizia.

Tu mi mandi avanti la pratica, io intanto ti do la topa!

Ma costui, a parole è come l’uomo Dal Monte che dice sempre si, ma nei fatti….poi dimentica.

Solo che l’Anonima Sequestri, come nominò Roberto Benigni l’organo riproduttivo femminile, l’ha avuta, ma la pratica è rimasta ferma al “palo”.
Una donna, se è mignotta, non la si paga solo con il denaro, ma anche con favori, favoritismi e/o paraculaggini, e quest’ultimi non ci sono stati, altrimenti il tutto sarebbe finito liscio come l’olio – di ricino. Preso ed evacuato.

Naturalmente, anche la storia di questa “brava donna”, come lo fu per la Noemi, e come molte altre prima di queste, saranno dimenticate – per l’ennesima volta – nel giro di pochi giorni, fino, si spera il più presto possibile, al nuovo scandalo.

Non va dimenticato che la paura del cavaliere è quella che il governo prima o poi cada, e che di conseguenza non sia più protetto dal lodo Alfano, come carica istituzionale, facendo ripartire la sfilza di processi che lo attendono.

Quello che fa male agli italiani è l’ennesima figuraccia di merda che il paese fa davanti al mondo, dove grazie all’amore per la “sorca” – rispettabilissimo fatto privato – ora il mondo ci vede come una nazione di sessuomani e zozzoni, visto che il premier rappresenta l’Italia e gli italiani fuori dei patri confini.

Non possiamo dare torto ai giornali stranieri se ogni giorno lo fanno a pezzi. Bisogna ricordare che il presidente degli Stati Uniti, che si faceva fare “servizi di bocca” nello Studio Ovale – memorabile l’immagine dei calzoni macchiati di bambini liquidi – non ha mai attaccato i giornali, etichettandoli come “nemici del Paese”. Berlusconi si!

Pensiamo cosa scriveranno in futuro i libri di storia “Berlusconi andava a puttane, ma non lo sapeva! Un po’ come Craxi, che stanno facendo credere che sia morto in panciolle in Tunisia, mentre, da ladro, era scappato, per evitare la gattabuia.

Ora la mignotta è attaccata dal suo ex utilizzatore d’utero senza tanti riguardi, tanto che in una recente sparata, il premier, ha adombrato il sospetto che la gentil dama sia stata pagata profumatamente, da qualcuno – senza fornire alcuna prova – tant’è che l’affitta utero, rispondendo a stretto giro d’agenzia – ha invitato Nostro Signore dei Tacchi sulle Scarpe a sporgere regolare denuncia, fornendo prove circostanziate delle accuse. Il tapiro, solerte, forse intuendo che la dolce signora non è “farina da fare ostie” prontamente ha preferito non replicare.

Il premier è solo. Senza amici, con la moglie, ormai ex, in attesa di divorzio, braccato sia dalle procure italiane, sia dalla chiesa cattolica, definito “indifendibile” dal direttore di Famiglia Cristina,, si sta avviando verso il viale del tramonto politico, ma forse anche dalla tanto sbandierata libertà. Questo sarà un ennesimo danno per l’immagine, distrutta dal premier, dell’Italia, che vorrebbe gettare tutto sotto il tappeto, mostrando al mondo il volto migliore di un paese, ai più, inesistente, fatto di lustrini e pailletes, ma che in se nasconde il virus malefico di una decadenza morale che getta un ombra nefasta sul futuro.


Marco Bazzato
25.06.2009
http://marco-bazzato.blogspot.com/

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