martedì 30 giugno 2009

La morte di Michael Jakson


Sono ancora avvolte nel mistero le cause della morte del cantate – fallito economicamente – Michael Jakson e, com’era normale, a pochi giorni dalle esequie, che si preannunciano – per raggranellare denaro e ripianare una parte dei debiti mostruosi, grosso modo 500 milioni di dollari – faraoniche, con l’eventuale vendita dei diritti televisivi per la mondo visione.

Ma com’era logico gli sciacalli che c’hanno pastetggiato sopra da vivo, vorranno continuare a banchettarci sopra anche da morto. Primi fra tutti i famigliari, interessati all’affidamento dei tre figli – bianchi – del cantante deceduto il 25 giugno 2009, dopo aver pagato, cause legali premettendo, i debiti.

Ed è attorno ai tre minori, che non possono essere in i figli biologici di Jakson, in quanto è impossibile che da un padre di colore, sbiancato artificialmente, non nasca nemmeno un figlio mulatto o meticcio, se si vuole essere politicamente corretti, o no. E sarebbe bellissimo, che i donatori del seme, i veri padri biologici, tanto per aprire un nuovo scandalo, si facessero vivi, reclamando una paternità impossibile da ottenere, ma dividendo, nell’ attesa delle sentenze di giudici, i tre fratelli, tanto per lasciare per un po’, con un pugno di mosche, quanti vogliono i figli per tenersi l’eventuale malloppo, depauperato da debiti e parcelle legali, che potrebbe aggirarsi, stando alle prime stime teoriche, a circa un miliardo di dollari.

Ma sono in agguato altri sciacalli, non solo i famigliari, ma anche i tanti presunti amici, che spunteranno fuori come funghi velenosi, dalle esequie in poi, sfruttando i concerti alla memoria, per raggranellare, da miliardari poveri, facendo il classico Sold Aut. Amici, che se fossero stati tali, avrebbero dovuto aiutarlo, anche facendolo internare per farsi curare da tutte le fobie di cui tutto il mondo sapeva, ma che nel nome dell’assurdo rispetto della privacy, per il fatto che era un artista, non doveva essere fatto, visto che per il suo enturange non era altro che una mucca da mungere, fino all’avizzimento.

Le foto che mostravano le sue tragiche condizioni di salute, con lui in carrozzella, avevano fatto il giro del mondo mesi fa, eppure sembra che la situazione anziché evolversi verso un ristabilimento, sia andata via via peggiorando, fino al decesso.

I lati oscuri, se mai saranno dissipati, verranno resi pubblici forse tra anni, per non intaccare la memoria, come è ipocritamente in uso, o centellinati col contagocce, se l’emozioni – ergo le vendite dei dischi, che saranno riproposte in Great Hits fino alla nausea, in tutte le salse, senza contare i presunti 200 inediti, foto, filmini e quant’altro i feticisti faranno a gara per accaparrarseli – scemeranno, diminuendo gli introiti dei diritti d’autore, che ora, grazie alla dipartita dell’artista, sono ripartite.

Il bello, oppure lo scherzo finale, è che i famigliari a tutt’oggi, a quattro giorni dalla morte, non hanno accesso al testamento, o ai testamenti, sebbene faccia fede sempre l’ultimo, del “caro” congiunto, bloccando di fatto anche lo svolgimento delle esequie, che il padre, bravissima persona, additato dal figlio Michael come un picchiatore, vorrebbe il 4 luglio, giorno della festa dell’indipendenza americana, dimostrando così come il vegliardo sia vittima di megalomania e desiderio d’incasso sulle spoglie mortali fatte a brandelli dalle due autopsie, del figlio.

Per avere un minimo di rispetto, non tanto nei confronti del cantante, ma nei confronti dei “presunti” figli del medesimo, sarebbe doveroso non presenziare ai funerali, ma soprattutto astenersi dall’acquistare i dischi dello, fino a quando no sarà chiarito se i figli sono il frutto di una donazione anonima di seme e di ovuli, chi siano i veri genitori, non legali, ma biologici. Per confutare questo basterebbe un test del DNA, salvo poi verificare gli atti nascita di quest’ultimi. Se a bocce ferme i tre minori non risultassero i figli naturali del cantante, e questi avesse compiuto delle illegalità, per la famiglia,, sarebbe più facile riappropriarsi delle sostanze e dei debiti del congiunto, lasciandoli in un orfanotrofio, rendendoli legalmente adottabili.

Sempre che non esca fuori un testamento chiarificatore, dove indipendentemente da tutto, il cantante, se all’atto della stesura fosse statonel pieno possesso delle sue facoltà mentali, dichiarasse non solo i suoi lasciti, ma anche la provenienza dei figli, lasciando a quest’ultimi tutti i diritti sulle sue sostanze. Allora gli eredi, che in lizza sarebbero comunque molti, compresi padri e madri biologici, dovrebbero mettersi in coda per ottenerne l’affidamento. E se i figli risultassero in tutti i casi figli biologici di madri e padri diversi si potrebbe assistere, forse, allo smembramento di ciò che resta di un inesistente nucleo famigliare.

E i legali delle parti in causa banchetterebbero di gioia per anni. Sotto, sotto è questo che tutti si aspettano, proprio per continuare ad alimentare il minto del povero cantante morto e per incrementare le vendite postume, proseguendo il dissanguamento economico, che stando ad alcuni siti, potrebbe averlo portato, stremato dalla paura di non riuscire a sostenere i 50 concerti previsti, al suicidio.

Marco Bazzato
30.06.2009
http://marco-bazzato.blogspot.com/

Nessun commento:

Posta un commento

.Visto il barbarismo espressivo di qualche utente anonimo, i commenti potranno essere moderati e/o rimosssi a insindacabile giudizio..
Il titolare del blog declina qualsiasi responsabilità civile, penale per i contenuti dei commenti dei lettori, in quanto unici titolari, che se ne assumono la completa paternità e con l’invio del post, dichiarano implicitamente compreso quanto sopra