giovedì 1 febbraio 2007

Veronica Lario – Silvio Berlusconi 1 a 1?


Dopo la lettera di Veronica Lario indirizzata al marito e pubblicata su Repubblica, e la relativa risposta giunta a breve giro di posta nelle medesime pagine, si è accesa la battaglia politica e mediatica, per dare una chiave di lettura non solo familiare dell’evento che ha fatto il giro del mondo, e per capire se dietro a questa richiesta di scuse pubbliche ci sono altri eventi che possono essere il preludio di qualcosa di ben più sostanzioso, come la spartizione dell’impero Finivest e le relative quote spettanti ai figli, sia quelli avuti da Berlusconi dalla prima moglie, e poi da Veronica Lario.
Anche la scelta del giorno di pubblicazione della lettera da adito ad altri tipi d’interpretazione, il primo fra tutti, essendo in discussione la legge sui pacs, questo evento assume la connotazione di sviare il pubblico dalla battaglia parlamentare in atto, e dalle dure prese di posizione che i due opposti schieramenti politici, con colpi di fioretto non esitano a lanciarsi.
Resta da capire se Veronica Lario sia effettivamente adirata con il marito, oppure conoscendolo da più di ventenni, inizi ora a scoprire la sua goliardia, a volte fuori luogo, e che l’evento dei Telegatti è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso?
Paradossalmente questa vicenda di lavaggio dei panni privati in pubblico, pubblicata dal quotidiano rivale storico del cavaliere, sta portando consensi al leader di Forza Italia, rischiando di trasformare lo scafato comunicatore in una vittima delle beghe familiari, aumentando il favore pubblico, già dimostratasi con una forte ondata di solidarietà nei suoi confronti, che lo vede ora come un uomo sotto la ciabatta della moglie, è stato più facile per Berlusconi fare le scuse pubbliche, piuttosto che avere il chiarimento privato a quattrocchi, “"Ero recalcitrante in privato perché sono giocoso ma anche orgoglioso…”.
Le due lettere, lo Stranamore al contrario nascondono troppe cose, ne dichiarano molte con ampollosità, con dichiarazioni mielose intinte di curaro, dove i panni sporchi sono stati gettati in pasto ai media come un guanto di sfida, come l’invito a singolar tenzone, dove Cavaliere e Donna Veronica sono forse pronti ad affrontarsi in altri ring, lontano dalle luci della ribalta, ma non per questo meno dolorosi e dissanguanti psicologicamente ed economicamente.
In molti si stanno chiedendo se le due lettere sanciscono la fine dell’idillio, di un matrimonio che da tempo vede la coppia distante, Veronica a Villa di Macherio ad Arcore, e Berlusconi a Roma a Palazzo Grazioli?
D’altronde se non fosse questa “Augusta” coppia, ma dei signori Rossi qualsiasi, le voci di paese, delle comari, delle massaie sedute sotto il casco per capelli dalla parrucchiera, già da tempo spettegolerebbero e non sottovoce, che i signori Rossi, ricchi imprenditori locali vivono separati, in case diverse…e si vedono solo “impegni permettendo”.
Forse il pentolone sta per esplodere, con un’esplosione di lapilli e terremoti di Borsa, forse è fumo gettato in pasto all’opinione pubblica da una coppia mediatica, dove il capo famiglia , che ha fatto dell’immagine e della comunicazione il suo cavallo di battaglia e la Dama si è prestata al gioco, oppure il gioco stesso è finito, e le verbali armi legali si stanno affilando lentamente nel miele di un’ampollosa dolcezza ottocentesca. Certo è, che come da sempre ha fatto, quando Veronica Lario decide d’apparire lo fa come un’attrice d’altri tempi, come una prima donna, che non amando le luci della ribalta sa come far puntare verso di lei i riflettori, alzando una posta conosciuta solo a lei, ma che porta nuove simpatie al marito.

Marco Bazzato
01.02.2007
http://marco-bazzato.blogspot.com/