giovedì 26 giugno 2008

Maionese con bacio gay? No grazie



Ha dovuto ritirare lo spot la multinazionale americana Heinz, che in un impeto di progressismo distruttivo, senza controllo, aveva osato pubblicizzare un loro prodotto, una maionese, mostrando una presunta famiglia omofila, dove un povero bambino innocente, era costretto, per colpa di pubblicitari adulti, senza scrupoli, a chiamare un uomo: mamma, mostrando, al termine come ciliegia al curaro sulla torta, un bacio tra due “maschi”.

Gli inglesi, che una politica socialmente e destrutturate, vorrebbe progressisti sino all’autolesionismo familiare e, si sono ribellati, chiedendo e ottenendo – giustamente – la rimozione della pietra dello scandalo incriminata.

Naturalmente le organizzazioni omofile si sono assurdamente indignate per la decisione, parlando, come da mantra assodato, di discriminazione, invitando i loro accoliti a boicottare la maionese incriminata.

La multinazionale americana, fatti due conti, ha optato, dopo essersi scusata con la maggioranza eteronaturale degli inglesi per l’increscioso incidente di percorso e d’immagine, definendo lo spot, contro la famiglia naturale composta da un uomo – vero – una donna – vera – che senza interventi esterni, possono procreare, tramite un atto d’amore, si è cosparsa il capo di cenere, cercando di giustificarsi, innanzi ai consumatori, che volevano solamente scherzare! Alla faccia dello scherzo!

Saggiamente, la multinazionale interpellati gli esperti, dopo aver fatto due conti elementari, hanno deciso di togliere lo spot, preferendo, da persone abituate a calcolare i profitti, di tenere in considerazione la maggioranza dei cittadini inglesi, che conta più di 60 milioni di abitanti, visto il boicottaggio paventato dalle organizzazioni omofile, preferendo rinunciare a quel 5% di popolazione gay, che potrebbero al massimo far scollare di 5 +/-% di fatturato, rispetto alla popolazione generale di eteronaturali, di potenziali acquirenti.

Questo spiacevole e increscioso “malinteso scherzoso”, fa capire chiaramente, che indipendentemente da ciò che si vuole imporre, a tutti i costi mediaticamente, la maggioranza dei cittadini, nell’interesse dei minori che spesso stanno per ore davanti alla tv, chiedono, pretendendo che anche gli spot siano, non solo a misura di famiglia naturale, ma anche dei minori visto che nessuna famiglia, dotata di amor proprio, non vuole che figli siano deviati, traviati, da modelli “familiari sterili improduttivi.

Per quanto concerne le organizzazioni omofile, che non colgono l’occasione di riflettere prima di parlare, dovrebbero avere l’umiltà, non quell’orgoglio, che nasconde problematiche profonde, di capire, prendendo coscienza, che gli eteronaturali, non hanno nulla contro, come li nomina
www.sapere.it gli omosessuali, cioè invertiti, ma che non per presunta e gridata omofobia,patologia inesistente, simile ad un intolleranza, alimentare, identica a quella che si può avere nei confronti del glutammato o dei latticini, o altro, nulla di più, nulla di meno e, che come tale consiglia l’assoluta astensione, visione, presenza, vicina e/o lontana degli omofiliaci. Un po’ come quella vecchia pubblicità del dentifricio, in cui la voce fuori campo diceva: “Prevenire è meglio che curare!” Parole sagge, parole sagge…e il ritiro dello spot incriminato lo dimostra oltre ogni ragionevole dubbio.

Marco Bazzato
26.06.2008
http://marco-bazzato.blogspot.com/

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