martedì 22 novembre 2016
Lettera di Matteo Renzi ai cittadini italiani residenti all’estero
Questa mattina mi è giunta dall’Italia una lettera del “nostro beneamato
premier”, per dirla alla Beppe Grillo, “Killer della democrazia” che mi
elencava le ragioni per il quale, a suo dire, dovrei votare “Sì” al referendum del 4
dicembre 2016.
Ebbene, già quando ho visto il faccione di Mr. Bean mi sono quasi caduti
quei pochi capelli che mi sono rimasti, ma quando l’ho visto fotografato
accanto a quel presidente fallito di Barack
Obama, mi è salita la scimmia su per il collo e ha iniziato a gridare in
modo disarticolato, emettendo striduli suoni indistinti.. Due falliti, uno che
quello bianco, che manco è diventato presidente del consiglio per voto
popolare, ma che è stato messo lì dal capobranco che muove le fila della
politica italiana da più di un ventennio, il Craxi Comunista, Giorgio
Napolitano, che si è svenduto l’anima ai poteri forti, e l’altro, il “meticcio,”
per dirlo alla Keynge, termine sbagliato, questo accade quando si studia per
corrispondenza, perché quello corretto è
mulatto, del futuro ex presidente degli Stati Uniti, che non è riuscito a far
eleggere come suo successore, la compagna di merende, Ilaria Clinton..
Purtroppo il nostro “beneamato” ducetto da quattro soldi è giunto, con
la sua meschina letterina, manco scritta da lui e manco firmata a penna di suo
pugno, in ritardo, visto che il mio voto, per corrispondenza l’ho spedito all’Ambasciata
italiana di Sofia, venerdì scorso e a quest’ora, se le poste bulgare sono veloci,
come sono veloci quando è ora di recapitare le bollette, e vi posso assicurare che sono veloci, la busta dovrebbe essere già giunta nella
rappresentanza diplomatica, dove, chiaramente si “è certi” che non avverrà,
come è avvenuto con le elezioni presidenziali austriache, dove ci sono stati
dei “giochini proibiti”, dei “pastrocchi”, in pratica degli insulti e della
cagate in testa sopra la volontà popolare dei cittadini, compromettendone
vigliaccamente l’esito, tanto è vero che sono state annullate e gli austriaci
torneranno alle urne, si spera senza essere inculati dalle loro ambasciate
sparse per il mondo. Ma in Italia, questo non accadrà vero, visto che gli
italiani all’estero potrebbero, a detta di alcuni, essere l’ago della bilancia.
Non dirò in questo momento come ho votato, questo è un segreto che appartiene
alla mia coscienza, ma come mio diritto, a casa mia ho fotografato il mio voto
e lo renderò pubblico a urne chiuse.
È chiaro che questo referendum sta dividendo il Paese, anzi, da una
parte ci stanno i cittadini, stanchi di una politica infame e dall’altra ci sta
la politica infame, che invece di essere meno infame e mettersi a lavorare per
il bene della Patria e degli italiani, preferisce svendere, ancora di più il
Paese ai poteri forti e questi, come avvoltoi affamati, sono pronti ad
avventarsi sulla carogna per spolpare ciò che resta delle sue misere e
miserevoli carni, con i giornali stranieri, soprattutto quelli finanziari, che
come accadde con la Brexit, o in seguito con le elezioni americane, i sondaggi
davano per certi, cercando di condizionare gli elettori, che il Regno Unito
sarebbe rimasto nell’Unione Europea e che la Clinton avrebbe sodomizzato il Trump,
mentre è stato il Trump ad infilare alla Clinton il suo parrucchino, color dei
capelli di Mastro Ciliegia, come berretto, sul Monte di Venere della perdente Ilaria.
In conclusione, tornando al Referendum, ho trovato vile e vigliacca la
lettera del Premier, un’indebita ingerenza di un capo partito ridotto ai minimi
termini, lacerato da lotte intestine, che lo vorrebbero vedere, simbolicamente,
appeso a testa in giù come un salame a stagionare o ad imputridirsi o ad ammuffirsi,
che si ricorda degli italiani all’estero solo quando è ora provare ad
elemosinare voti, perché la garrotta della sconfitta si stringe come un nodo
gordiano attorno al suo esile collo, costringendolo a mollare la presa del culo
dalla carega, in caso di sconfitta, che a detta di molti, come un temporale
stivo di fine autunno, si sta profilando all’orizzonte.
Marco Bazzato
22.11.2016
mercoledì 9 novembre 2016
Ha vinto Trump!
Devo confessarlo,
quando questa mattina ho acceso il wifi e ho dato un’occhiata alle news su La
Repubblica, stentavo a crederci.
La Clinton aveva perso
e sonoramente. Era stata bastonata dagli elettori americani, esattamente come
si dovrebbe bastonare un cane rabbioso che cerca di aggredire vostra figlia,
con il desiderio prima di azzannarle la gola e poi lasciarla morire
dissanguata.
Ma la cosa migliore non
è stata tanto la sconfitta della Clinton, ma la vittoria, che auspicavo da
mesi, del miliardario americano Donald Trump, il quale come il nostro ex amato
premier, Silvio Berlusconi, ama la gnocca, anche straniera, non si sa se più o
meno del denaro.
Sta di fatto che il
Trump ha sbaragliato la Clinton in questa infernale campagna elettorale, fatta
di menzogne, calci ai coglioni mollati dalla Clinton al suo rivale, e
martellate alle ovaie date dal Trump alla Clinton. È stata, dicono alcuni
osservatori, la campagna elettorale americana più vuota d contenuti della
storia recente. A me personalmente è piaciuta, ho adorato le zuffe, gli
insulti, gli sputi – metaforici – lanciati ad arco contro l’avversario. Ho
amato le contumelie reciproche che i due candidati si scambiavano a distanza, o
anche nei faccia a faccia e alla fine la più mediocre ha perso.
Sì, perché diciamocelo,
la Clinton, se ha sposato il Bill Clinton, deve certo essere una cima,
anzi. E soprattutto gli americani sanno
che costei, quella che avrebbe venduto anche al mercato nero un rene del
nipote, ossia del figlio della figlia, pur di fregiarsi del titolo “Boldriniano”
di Presidentessa degli Stati Uniti e per questo, come si fa con una cagna
randagia, hanno sterilizzato le sue velleità presidenziali, relegandola al
ruolo di zerbino e di legittima consorte di un ex presidente che quando era
nello Studio Ovale, si faceva fare pompini macchia calzoni di sborra da una
stagista.
Ha vinto il migliore? Per
il popolo americano sì. per me, a mio avviso, ha vinto il meno controverso,
quello che politicamente, a differenza della Clinton era ed è al momento,
politicamente più puro, visto che nell’arena politica ci si ficca a capofitto
da questo momento. E gli americani, stanchi di guerre e tutto il resto, l’hanno
capito e quindi l’hanno premiato.
Certo,il Trump a detta
di qualcuno è un razzista, se essere razzisti significa rimandare in patria i
clandestini, come fanno Australia, Nuova Zelanda e Canada che non fanno passare
manco un spillo e quando beccano uno spillo fuoriposto, lo ricacciano al suo
Paese, ebbene sì, è un fautore della legalità, e se essere difensori della
legalità significa essere razzisti, nessun problema, si accetta la menzogna, l’essere
infangati per il bene della legalità.
Anche perché dubito fortemente che il Trump sia stato
votato dalla maggioranza W.A.S.P. statunitense, anzi presumo che molti latinos
regolari abbiano votati per lui, latinos che vivono da anni negli U.S.A.
stanchi dei loro connazionali che, a differenza loro, sono giunti nel Paese in
modo illegale e per questo, giustamente,
vorrebbero che fossero rispediti nella madrepatria.
Lo hanno accusato di
essere un elusore fiscale? Al Capone è stato messo in galera perché non
riuscivano a incastrarlo come mafioso, e quindi l’hanno fottuto con la scusa
dell’evasione fiscale. Trump è non solo a piede libero, ma da adesso è
Presidente degli Stati Uniti, e non è un
evasore solo perché, grazie ai suoi avvocati e ai suoi commercialisti, ha
utilizzato le stesse leggi che
sostengono l’elusione fiscale legale di tutti i gradi gruppi americani e non
sembra che ci siano dei CEO al gabbio per aver rispettato le leggi che sono
state emanate in precedenza a tal proposito dai vari governi degli Stati Uniti,
per far piacere alla cricca dei miliardari, delle corporation, che tramite i lobbisti,
hanno i loro emissari…
Trump è in combutta con
Putin, sgallinava nei comizi la Clinton e i media a lei vicini, sorvolando che
avesse distrutto, grazie al nano francese del precedente presidente, il marito
della Carla Bruni, la Libia di quel brav’uomo
di Gheddafi, compianto in Italia e dagli italiani i quali, grazie al suo
omicidio a sangue freddo, l’Italia è diventata un Paese dove la marina
militare, con il pretesto umanitario, fa da scafista e concorrenza sleale agli
scafisti a cottimo e le cooperative
rosse e il Vaticano, tramite la Caritas, si ingrassano, tanto da scoppiare di
denaro, peggio di sanguisughe ricolme di sangue succhiato.
Trump aiutato dai
servizi russi che hanno hacherato, diceva la moglie dell’ex presidente
statunitense, le sue mail…Ah,sì, la Clinton era finanziata dall’Arabia Saudita,
e dal Qatar, paesi femministi, i quali amano così tanto le loro femmine che le
obbligano a vestirsi di nero come sacchi di immondizia, amano così tanto le loro femmine tanto da
frustarle sulla pubblica piazza, e magari anche ammazzarle di nerbate. Amano
così tanto da negarle il diritto di voto e vietarle di guidare – ma forse
questo è un bene, no, la macchina(?) – Ma la Clinton è una fervente femminista, in
America ma nei due Paesi sopramenzionati,
se ne fotte il cazzo delle condizioni della donna… Arabia Saudita e Qatar
che hanno distrutto la Siria, appestandoci di profughi veri, una minima parte,
falsi la maggioranza – Grazie Ilaria.
La Clinton, con la complicità
dei boiardi dell’Unione Europea, che ha messo al potere in Ucraina i fascisti “democratici”la
sinistra che mette al potere l’estrema destra, solo per andare rompere i
coglioni a Putin, per impossessarsi delle basi navali nel Mar Nero… E quando a
questo sono girati i marroni, l’Unione Europea ha sanzionato la Russia e l’Italia,
come Tafazzi, le ha approvate, danneggiando per più di due miliardi di Euro le
imprese italiane. La mamma degli idioti
partorisce sempre politicanti strategicamente ed economicamente figli
mongoloidi, con tutto il rispetto per i portatori della Sindrome di Down!
Ma il cattivone era
quel pincione, misogino e razzista di Trump.
Evidentemente il popolo
americano ne ha i coglioni sfraciati di guerre non dichiarate e quindi ha
scelto un sano e legittimo protezionismo, un sano e legittimo isolazionismo e
gli altri, se sono così idioti da scannarsi tra di loro che lo facciano.
Anche l’Europa dovrà
svegliarsi. La cosa migliore sarebbe quella di smantellare, almeno in Europa,
la Nato, ricacciando a casa i militari americani e rispedendo al mittente i
missili nucleari e le armi varie di cui il vecchio continente è appestato e che
l’Europa si faccia la propria difesa, anche nucleare, la Francia è già una
potenza. Che ci sia il ritorno nei singoli stati dell’Unione alla ferma di leva
obbligatoria per almeno diciotto mesi, che l’obiezione di coscienza per
schivare il servizio militare sia dichiarata illegale e chi non vuole servire
la patria o le istituzioni militari europee, entro e/o fuori dai patri confini,
coloro che si dichiarano pacifisti o anarchici, siano privati dei diritti
civili per almeno dieci anni, passando nel contempo i diciotto mesi dentro un carcere
militare di massima sicurezza.
Ma la cosa più ridicola
del dopo elezioni è che ora tutti accusano i sondaggisti di aver sbagliato,
toppato nei sondaggi…dando sempre la
neoperdente alle presidenziali in testa, ance se di un pelo di filo di Tampax,
mentre la verità è che i media pompavano la Clinton, dopandola, allo stesso
modo in cui si dopava Lance Amstong. Eppure, forse proprio perché mediaticamente
drogata, e la maggioranza degli americani odiano, come è giusto che sia, i tossici, alla fine è stata votata solo dalle
persone della sua stessa risma
ideologico-narcomane.
Un’altra cosa: il muro
tra Messico è Stati Uniti è stato progettato in piena amministrazione Obama. Il
fatto che il Trump voglia portarlo a termine, realizzandolo, non sarebbe altro
che la realizzazione di un progetto dei democratici e non certo del
repubblicano Trump. Un po’ come il Berlusca quando voleva fare il ponte sullo
stretto di Messina, con tutti i post puzzoni che gli davano contro e adesso che
la stessa bischerata è stata riproposta da Renzi…silenzio di tomba…ma si sa, in
Italia, come in America, quando le cose sporche vengono fatte dalla sinistra,
si dice che anche la merda sa di buono ed è commestibile e digeribile, mentre
se le stesse cose sporche le fa la destra, la merda rimane merda, oppure anche
il cibo migliore, peggio ancora, viene classificato come percolato anale.
E poi che male fa un
muro? Chi vuole entrare legalmente negli
Stati Uniti potrà farlo attraversando i confini in modo legale, come fanno la
maggioranza dei latinos in generale o dei messicani civili, in particolare!
Una cosa solo mi
rammarica nella sconfitta della Clinton: il vedere la cantante madonna – escort
da quattro soldi – fare in tv milioni di
pompe con ingoio, come aveva promesso, agli elettori americani… anche se con
questa dichiarazione, nessuno l’ha fatto notare, costei ha bellamente ignorato,
da brava omofoba, le milioni di lesbiche che sicuramente avranno votato la
Clinton, infatti a costoro non ha promesso di leccargli la patata al sugo!
Marco Bazzato
09.11.2016
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martedì 26 gennaio 2016
Stepchild adoption? No grazie!
Meglio
un Family Day o un “Family” Gay?
Ormai è un attacco
continuo. Ogni santo giorno stanno tempestando l’Italia e la maggioranza degli
italiani con queste “benedette” (?)
unioni civili, come se l’Italia, nuovamente in preda alla recessione che
sta arrivando, con il rischio che quattro grandi banche finiscano nel baratro,
deve distogliere l’attenzione dei cittadini con questa carnevalat dei presunti
diritti civili negati, che il decreto Cirinnà vorrebbe samare.
Ma l’Italia ne ha
veramente bisogno?
Assolutamente no.
Soprattutto in questo
delicato momento storico.
Abbiamo visto l’ennesima
“manifestazione oceanica” sabato 23 gennaio nelle piazze
italiane con questa orda barbarica di rivoluzionari arcobaleno, dove
secondo le stime delle propaganda gay ci stavano in totale nelle le varie
piazze, a loro dire, un milione di persone. La cosa stana è che nessun organo
di stampa ha riportato le stime delle varie questure sparse per il Paese, le
quali solitamente forniscono delle ufficiali, circa le effettive presenze alle
manifestazioni.
Che i media si siano
messi ad angolo retto davanti alle lobby Gay?
Strano, a Padova ci
stavano una cinquantina di gatti spauriti e metà erano fiancheggiatori
eterosessuali. Il che, statisticamente parlando, significa che nemmeno la
maggioranza silenziosa degli omosessuali è interessata a questa farsa dei
cosiddetti diritti civili, in quanto è risaputo, secondo la vulgata popolare,
che gli omosessuali sono molto meno monogami degli eterosessuali, i quali manco loro a volte sono campioni di fedeltà
coniugali.
È chiaro che giunto
allo stato attuale di rottura generalizzata qualche contentino, qualche caramellina,
anche amara, a questi va data. Ma ciò
non significa certo calare le braghe ed equiparare il matrimonio etero con la
firma di un pezzo di carta davanti ad un pubblico ufficiale di due persone
dello stesso sesso. D’altronde due sentenze della Consulta
hanno ficcato in profondità dei paletti giuridici e costituzionali ben
definiti.
La cosa assurda è che
dalla contestazione studentesca del ’68 fino a metà degli anni ’80 del
millennio passato, il matrimonio, soprattutto
per la sinistra italiana, era una volgare e becera istituzione borghese da abbattere,
rimangiandosi le loro stesse parole degli anni ’40 e ’50, quando il Partito Comunista
Italiano nei suoi slogan proclamava: “Per
la difesa della famiglia, vota Partito Comunista Italiano.” E poi, hanno
cambiato idea e dalla fine degli anni sessanta in poi hanno iniziato l’opera di
demolizione del matrimonio e adesso hanno fatto l’ennesimo salto della quaglia,
l’ennesima piroetta, per quattro volte a novanta gradi, fino a saltare dalla
parte opposta e a volere il “patrimonio” chiama molo con nome diverso, per le
persone dello stesso sesso.
Il pomo della discordia
è diventato l’adozione del figliastro, che in Italia per non usare quel temine –
dispregiativo –, che equivarrebbe a dover dare “all’amico carnale di letto” del
padre biologico, del patrigno, si preferisce usare il termine inglese “stepchild adoption”
– sappiamo tutti che vita face Cenerentola quando suo padre morì e rimase con la
matrigna e le due sorellastre, ed era eterosessuale – che non è altro che un cavallo di Troia per
legalizzare i figli di una sega “acquistati”
all’estero, avuti grazie alla maternità surrogata,
detta anche gestazione d’appoggio, sebbene preferisco il termine politicamente
scorretto, prostituta d’utero, o gestazione della mignotta.
Perché a detta delle
associazioni omosessuali i figli per costoro sarebbero un diritto. Starno, ma
la natura, nella sua infinita sapienza, se non ha dato alle sane “coppie”
omosessuali la possibilità biologica di riprodursi tramite coito, come avviene
nelle sane coppie eterosessuali. Quindi un motivo ci sarà, o no?. La natura non
può sbagliare in questo modo in scala planetaria con più del 99,99% dellespecie
animali, homo sapiens sapiens, compreso, no?
Eppure con pretesti
banalotti e statisticamente irrilevanti,
come ad esempio la morte del padre biologico, si vorrebbe affidare il minore “amico
carnale di letto” del padre, al patrigno
- e qui la storia di Cenerentola torna ancora in ballo – perché è
risaputo che un conto è una coppia eterosessuale adotti un minore, entrambi non
avendo legami di sangue potrebbero dare lo stesso amore e forse di più,
rispetto a dei genitori biologici,
sopratutto se questi erano dei figli di puttana che magari lo menavano,
si facevano le pere innanzi al piccolo, oppure il maschio picchiava la femmina
o costei si faceva sbattere anche dai pali della luce. Un altro conto è che il padre biologico abbia
un legame di sangue, mentre il patrigno, sapendo di non essere il padre
biologico, ma solo “l’amico carnale di letto” del padre, alla fine in fondo in
fondo, non nutra dei sentimenti di odio e/o di avversione verso colui che non è
il frutto dei suoi lombi.
Oltretutto ci stanno
una camionata di ricerche, che naturalmente le associazioni LGBT non diranno
mai, che asseriscono che – ops, strano – un minore
debba crescere in un ambiente dove ci siano due figure opposte di riferimento,
quella maschile e quella femminile e che l’ambiente omo, sia esso maschile o
femminile , non è la migliore soluzione per costui.
Ma al centrosinistra, ai
suoi fiancheggiatori e a macchia di leopardo anche il centrodestra, non
interessa una beta minchia dei diritti dei minori. No, tutti sono ammanicati e
silenziosi, con l’industria e la produzione dei figli di una sega, fatti con le
prostitute d’utero, con la relativa esportazione di capitali all’estero. Si perché
la prostituzione d’utero a scopi riproduttivi è vietata in Italia,e condannata
dal Parlamento
Europeo, quindi, solo chi può, gli omosessuali sani benestanti e le coppie
eterosessuali, dove la donna ha problemi di sterilità, vanno all’estero ad “acquistarsi”
il neonato. Dove il pacchetto tutto compreso può arrivare a costare fino a 135
mila euro, viaggi e costi extra esclusi. Starno che la Guardia di Finanza ed
Equitalia non abbia mai indagato su
questi “acquirenti”, per capire se avevano i necessari introiti finanziari , che
poi hanno esportato all’estero!
Secondo molti a questi gaglioffi, che se ne fottono
dell’orientamento sessuale, andrebbe in primis tolto il neonato, il minore e
andrebbero multati per una somma venti volte superiore rispetto alla somma
spesa per “l’acquisto”. Naturalmente il minore dovrebbe essere reso
immediatamente disponibile per l’adozione.
Perché come dicevano i latini, anche in questi casi è meglio: “Unum castigabis, centum emendabis”, che
tradotto letteralmente significa: “Ne
castigherai uno, ne correggerai cento”
Non va dimenticato
anche un’altra cosa fondamentale, ossia che la prostituta d’utero cede, a
seguito di regolare contratto prestazionale, il neonato, subito dopo il parto “all’acquirente”,
senza nemmeno far passare i sessanta
giorni che i medici veterinari prescrivono
per lo svezzamento dei cuccioli di cane. Ossia, per i difensori dei diritti dei
minori, il diritto di un neonato ad essere svezzato dalla madre vale, meno del
diritto di un cucciolo di essere svezzato dalla cagna che l’ha partorito. A questo punto mi chiedo: chi è la vera cagna, visto che gli acquirenti fanno venire al
mondo un minore volutamente “orfano” della madre biologica?
Tra le altre cose
finalmente sembra che anche le femministe
nostrane, in ordine sparso, stiano debolmente alzando la voce contro la
pratica della gestazione della mignotta, pardon dell’utero in affitto, però la
Cirinnà e i parlamentari che la sostengono, fanno le orecchie da mercanti, perché,
da vili, hanno paura che alzare la voce su questa delicata tematica li faccia
passare per omofobi e per nemici degli omosessuali. Quindi preferiscono,
metaforicamente parlando, prendere a calci nelle ovaie le donne straniere, dove
questa pratica è legale, pur di non perdere i voti dei gay italiani e dei loro
fiancheggiatori.
Questo avviene nella
vita reale, mentre invece cosa vediamo anche nei film e telefilm, anche
italiane? Le famiglie etero, sempre piene di problemi, colme di conflitti
generazionali, liti tra padri e figli, rivalità, rabbie, rivalse, mentre le
cosiddette “famiglie omogenitoriali” – capezzoli, mai uno screzio, sempre
armonia perfetta tra il padre biologico, il figlio e tra il figlio e “l’amico
carnale di letto” del padre, insomma, la “famiglia” del Mulino Bianco,in salsa
gay, rischia di far crepare tutti di ipoglicemia, causa eccesso di zucchero e/o
aspartame.
Nessuno si è mai
chiesto il perché dell’assenza di
conflitti tra genitore, figlio biologico
e “amico carnale di letto” del padre? Perché altrimenti la “normalità” della
cosiddetta “famiglia” gay potrebbe essere interpretata come pregiudizievole da
parte dei telespettatori, o perché il figlio biologico rispondesse indietro al padre o “all’amico carnale di
letto” del padre, o avessero degli alterchi verbali molto accesi, con tanto di
liti e scontri, e questo potrebbe
mettere in cattiva luce queste “famiglie stereotipate e perfettine..
Oppure come è accaduto
nella fiction “Alla ricerca della felicità” dove, la povera figlia lesbica, con
il posto fisso alle Poste, passava il tempo a chiacchierare con le colleghe, il
padre e con” l’amica carnale di letto”, che faceva la guardia giurata nello
stesso ufficio postale – quando si dice culo cinematografico – con la madre
indisponente, perché la figlia stramba si era fatta ingravidare all’estero, da
un segaiolo sconosciuto, che davanti ad un giornaletto e un filmetto porno,
mentre pensava ai cazzi suoi, gli sputava in una fialetta qualche miliardo di “bambini
liquidi” che poi sarebbero stati sparati nell’utero a costei.... Alla faccia
dell’amore e de sentimenti!
Anche questo “orfano”
di padre, perché per i gay, a loro dire, i figli sono un diritto! E qualsiasi
mezzo è lecito ed etico pur di poter soddisfare il loro desiderio contronatura!
Ecco, alla fine di chi
l’Italia e mezza Europa è in “ostaggio”. È presa in ostaggio dalla lobby gay,
che come una piovra ormai, dalle alte sfere dell’Unione Europea, ha allargato
tutti i suoi tentacoli, peggio del Professor Moriarty –
acerrimo nemico di Sherlock Holmes, il
quale sè chiaro che si faceva ingroppare o veniva ingroppato dal Dottor Watson , come lo
si evince leggendo con attenzione Il ritorno
di Sherlock Holmes del 1905,dove a pagina 13 del racconto “La casa vuota”, - Alberto Peruzzo Editore, 1988 – l’autore
scrive: Non so come Holmes aveva capito del triste lutto che mi aveva colpito,
e mi mostrò la sua affettuosa comprensione più con i modi che non con
le parole” – all’inizio del regno di
Edoardo III, il male anche nei racconti veniva combattuto e la letteratura e la
cultura britannica avevano la pudicizia di tenere determinate cose dentro la
sfera privata.
Marco Bazzato
26.01.2016
http://marco-bazzato.blogspot.com/
lunedì 25 gennaio 2016
Schengen sta collassando. Chi sono i responsabili?
È inutile fingere di
non saperlo. L’Unione Europea così come la conosciamo da almeno un decennio
rischia di scomparire.
Il trattato sulla
libera circolazione dei cittadini europei, innanzitutto, sta implodendo su se
stesso, sotto spinta dell’ingresso incontrollato di sedicenti profughi, la
maggioranza immigrati economici, che stanno letteralmente attaccando il vecchio
continente da Sud – Mar Mediterraneo, Italia soprattutto, e da Est – Grecia,
principalmente, - ma anche Bulgaria.
È ormai è chiaro che le
Istituzioni europee, per miopia, per lassismo o peggio ancora per menefreghismo,
per mesi hanno lasciato che i Paesi di confine dell’Unione Europea fossero
invasi senza muovere un muscolo, invocando il rispetto del Trattato di Dublino,
anche se tutti sapevano che i sedicenti profughi non erano interessati a
diventare stanziali e quindi farsi registrare ai confini d’ingresso dell’Unione
Europea, perché le loro mire colonialistiche erano altre. Le oro mire, puntavano
e puntano tutt’’ora a invadere e destabilizzare economicamente, come le locuste
delle sette piaghe d’Egitto, il Nord e il Centro Europa, mentre i grandi
europeisti, a casa loro, volevano che le “locuste” si fermassero o che fossero
fermate ai margini dell’Europa, per creare un grande ghetto di povertà e
miseria, per schiavizzare, economicamente parlando, ancora di più i confini
dell’est e del sud Europa, già non solo fanalini di coda dell’Unione, ma fanalini
sfondati ormai quasi impossibilitati a rialzarsi, dando così il colpo di
grazia.
Come accade in Italia,
anche con la politica dell’Unione Europea, essendo tutti colpevoli in modo
diretto o indiretto, alla fine non ci sta nessun colpevole.
Quindi l’europeo e
l’italiano medio dovrebbe accettare semplicemente un dato di fatto, senza
chiedersi perché? Il primo a salire sul
banco degli accusati di “altro tradimento” dovrebbe essere la cancelliera
tedesca Angela Merrkel, che ha dichiarato, come una svendita di saldi di fine
stagione dell’identità nazionale tedesca, come in un’esposizione di paccottiglie
di infima categoria, il “Porte aperte – a cani e porci, senza controlli
preventivi.
Abbiamo visto poi cosa è accaduto a Colonia e in altre città tedesche la notte
di capodanno. Così i vari commissari europei, che come dei butta dentro nelle
discoteche, hanno alzato, dicono per motivi umanitari, tutte le sbarre dei
controlli, perché tanto gli europei, a loro dire, avrebbero accolto tutti a
braccia e culi aperti.
Già, peccato però che
come una fossa biologica di un appartamento, ormai questa è colma e i liquami
fetidi dell’accoglienza indiscriminata e criminale, in mano alle varie mafie
europee dell’accoglienza, sta nauseando
tutti, senza soluzione di continuità e il flusso dei nuovi ospiti –
indesiderati alla maggioranza dei cittadini – pagati con i denari degli stessi,
continuano a premere ai confini, marciando verso il centro dell’Unione, quasi
come avvenne nel 1683, quando gli ottomani furono respinti alle porte di
Vienna, in Austria.
E Frontex – l’Agenzia Europea
preposta al controllo dei confini, povera in canna come un barbone che chiede
l’elemosina alla stazione – che fa? Nel Sud Europa, invece di fermarli in mare
prima che entrino nelle acque territoriali europee, va a prendersi mezza Africa – grazie anche alla
Boldrini e alla Keynge – quasi ai limiti
delle acque territoriali libiche, usando il pretesto umanitario, del “venghino
signori, veghino”, mentre gli altri confini esterni dell’Unione sono lasciati
ai singoli eserciti – ridotti ad un numero esiguo di soldati e alle forze di
polizia locali, mentre il controllo e il respingimento delle frontiere dovrebbe
essere fatto proprio dagli uomini del Frontex. Uomini e mezzi che forse manco
esistono sulla carta…
E la conseguenza di
tutto questo lassismo in salsa europea qual è? Che i singoli stati hanno ripreso
a fare i controlli come è giusto che sia in questo delicato momento alle
rispettive frontiere e checché ne dica la politica ei media servi e asserviti.
Al cittadino europeo
questo non dispiace, anzi.
Forse farà perdere
qualche mezzora ai confini, ma chi non ha nulla da nascondere, soprattutto non
nasconde clandestini nel bagagliaio dell’auto, o i treni che ne caricano a
vagonate e che vorrebbero per questo poter attraversare i confini senza “colpo
ricevere”, questo da fastidio assai. Al cittadino europeo, visto che la
maggioranza non viaggia per l’Europa tutti i giorni, il ripristino dei
controlli tra Stati Europei è visto come una manna dal cielo, perché
finalmente, proprio grazie a questi si sentono o credono di essere, almeno in
linea teorica, leggermente più tutelati rispetto al passato.
Oggi come oggi la
sospensione di Schengen, almeno fino a quando gli scalda poltrone dei burocrati
dell’Unione Europea non prenderà una posizione forte e univoca contro questa
invasione, parlando una unica voce, è, comunque in via utopica, un baluardo
ancora di facciata, perché fino a quando non si avrà veramente il coraggio di
sigillare i confini terraquei come una camera
tenuta stagna, dove manco un filo d’aria può passare senza averne
preventivamente ricevuto il diritto di ingresso, senza questa volontà di
pressurizzare le frontiere esterne, queste, se continueranno ad essere dei
colabrodo e alla fine nemmeno le chiusure tra i singoli Stati all’interno
dell’Unione Europea, fermeranno questa invasione, perché oggi come oggi, con le
contromisure prese a macchia di leopardo, o alla cazzo di cane che di si
voglia, è come avere una conduttura di
una fogna esposta, che essendo rotta vomita liquami pestilenziali dappertutto, dove invece di arrestare il
flusso, fermandolo alla fonte, è come voler fare pulizia usando una paletta e un
secchiello da spiaggia!
Nota finale: nulla
contro i profughi che devono avere il diritto di asilo, una volta espletate le
carte, ma quelli che si fingono profughi,
ben sapendo già in partenza che non avranno diritto di asilo, no!
Marco Bazzato
25.01.2016
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mercoledì 13 gennaio 2016
Pippo Baudo “molesta” una donna islamica a Ballarò
Per la serie: quando certi
ex grandi personaggi del panorama televisivo nazionale danno il peggio di se.
È accaduto ieri sera,
quando il Pippo
Nazionale, ha provato a “molestare” in diretta una giovane donna musulmana,
ma costei ha respinto l’assalto culturale italico, subendo passivamente un
baciamano, anch’esso non desiderato.
Apriti cielo, a detta
di alcuni questa maomettana non è una femmina ben integrata nel tessuto socio
culturale di un certo di tipo di macismo e maschilismo fallico
italico-italiota, dell’autoctono medio.
Già non c’è che dire:
che gran bella figuraccia da minchione ignorante ha fatto.
Strano Paese l’Italia,
tutto “baci, abbracci e cazzi in culo” come diceva il personaggio di uno
scrittore sconosciuto al grande pubblico, dove la mania –“ molestatrice” – del maschio italiano è
quella di infilare le labbra – già che ci siamo anche un rivolo di bava, dicesi
più correttamente liquido secreto dalle ghiandole salivari, ossia saliva
umidiccia che cola copioso dall’allupato di turno – o la guancia su ogni guancia
della prima preda femminile sprovveduta
che gli capita sotto il naso. Ma costei non era una donna sprovveduta.
Il classico maschio
italiano è un predatore sessuale frustrato che, sovente da bravo discepolo di
Onan, gli basta solo contatto guancia a guancia per avere un’erezione e di
conseguenza una eiaculazione precoce dentro gli slip.
Ma è la nostra cultura, ci diciamo per giustificarci,
che è fatta così. Aperta, espansiva, che bacerebbe anche del particolato in
sospensione colloidale, visto che prima di tale disfacimento era un essere umano del sesso opposto,
pur di soddisfare il proprio bisogno infinito
di contatto carnale.
Ciò che ha commesso ieri
Pippo Baudo è il becero frutto di
decenni di subcultura nazionalpopolare, di dozzinalità spacciata per
espansività tipica dell’italiano che sguazza, come e peggio di un bullo di
periferia, nella mediocrità irrispettosa nei confronti della donna, mascherata codardamente
e vigliaccamente da amichevole galanteria.
Insomma, con questa
storia dei baci dati a donne che consideriamo come “cagne e porche”, perché tanto
sono solo femmine, siamo più pezzenti di Giuda Iscariota, il quale almeno si
era beccato per il suo bacio dei bei 30 denari. Mentre chi si sollazza nell’impudica
assenza di lavacri etici, si accontenta, fingendo di apparire come una timida
educanda, tipica delle giostre medioevali, dimostrando però l’animo del “predatore”
per dirla alla Mani Pulite, “Dazione ambientale!”
Siamo un Paese popolato
da bestie bipedi autoctone ambosessi assai strane. Infatti, giustamente ci
indignamo se una donna italiana viene anche solo molestata verbalmente dai complimenti
di uno straniero, di uno sconosciuto, anche se indigeno locale, ma poi abbiamo
il coraggio di dare aduna donna che – giustamente – rifiuta il contatto fisico-carnale
guancia a guancia con uno sconosciuto, perché Pippo Baudo, anche se a costei è
un personaggio mediaticamente conosciuto, rimane, per la sua cerchia privata,
uno sconosciuto, uno extraneo, uno straniero, un forestiero, inteso come sue amicizie e/o conoscenze.
Peccato però che da alcuni è tacciata come una
maleducata, una male integrata perché non si è fatta “slignuazzare” la guancia.
Ha fatto bene. Ha
dimostrato una dignità che le nostre donne, non tutte, spesso hanno scordato,
in quanto viviamo in una società dall’abbraccio e dal coito facile, dove come un terreno ormai moralmente sterile, si fanno arare, metaforicamente parlando ma
non troppo, dal primo che passa.
Oltretutto siamo una
nazione strana. Alcuni maschi soffrono di galanteria a corrente alternata e cafonaggine
continua. Infatti, mi è capitato sovente di vedere i maschi che prima danno la
mano ad altri maschi e poi, quasi per forza, come se spingessero in preda misogina
bulimia emotiva, porgere la mano con ribrezzo, come fosse una cosa insignificante,
alla donna, quasi con fastidio.
Purtroppo siamo un Paese
a indignazione relativa e di rispetto relativo. Un Paese che ha perso da tempo
il senso della misura,incapacitato a mantenere le distanze fisiche e verbali in modo da non entrare
nelle zone di conforto altrui, anche nelle legittime differenze. Per questo all’estero
siamo derisi sotto i baffi o appena voltiamo la schiena. Siamo quello che
mostriamo di essere e troppo spesso questo, sfortunatamente siamo, per cultura,
(o incultura) naturalmente italiani!
Marco Bazzato
13.01.2016
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martedì 12 gennaio 2016
La futura distruzione della cultura europea è colpa di una certa sinistra!
L’Europa dei burocrati
e dei politici di centro sinistra o quelli filo immigranti a tutti costi, adesso
ha paura.
Sì ha paura perché in
Europa si sta assistendo a una preoccupante, dicono loro, ascesa dei partiti di
destra, considerati xenofobi e soprattutto nemici dell’immigrazione
indiscriminata, voluta dai cosiddetti progressisti, interessati, non a fare gli
interessi degli indigeni locali, degli autoctoni da almeno quattro o più
generazioni, o gli immigrati integrati nel tessuto sociale e socioculturale, indipendentemente
dalla religione professata, o figli di immigrati, italiani a tutti gli effetti
al compimento del diciottesimo anno di età, a seguito di richiesta di
cittadinanza, in quanto questi partiti, desiderosi a difendere con le unghie e con i denti della
legalità, la propria identità culturale e storica, ma a rendere le varie
nazioni europee un crogiolo indiscriminato di illegalità diffusa, o peggio
ancora una percezione, cosa ancora più pericolosa, di illegalità diffusa.
Beh, la colpa di questa scesa, come il
principio della dinamica classica – «ad ogni azione corrisponde
sempre una uguale ed opposta reazione», detto anche concetto
newtoniano – è colpa di un progetto
che si snoderà da qui ai decenni avvenire di un certo modo sinistro di far politica della sinistra, mirata a svendere le
radici europee e italiane, facendo regredire il vecchio continente al medioevo
in salsa afgana.
Quindi si può dare
ormai per assodato che sono gli stessi governi del centro sinistra dei vari
Stati o gli euro burocrati che vogliono e desiderano un’ascesa dei partiti di
centrodestra o di estrema destra.
Ma perché?
È presto detto. Perché l’aumento
dei partiti cosiddetti legati all’amor di patria, lasciamo stare il termine
abusato e pluristuprato di nazionalismo, permetteranno, con la scusa di
contenere il fenomeno della presunta
xenofobia, di mettere in atto, come del
resto si sta già facendo sommessamente, leggi per limitare la libertà di stampa
e di espressione, il tutto in nome della difesa della libertà di tutti i
cittadini, perché è così, che come
polpette avvelenate al curaro, la venderanno al popolo bue e credulone del
centrosinistra.
Del resto lo abbiamo
visto con non solo con i recenti attentati in Francia, con “l’atto terroristico”
e di Colonia, che da come sta emergendo in questi giorni sono stati pianificati
a tavolino, sono avvenuti anche in altre città della Germania, sembrerebbero configurare
una strategia ad ampio raggio programmata, da interpretarsi come una guerra non
dichiarata pubblicamente, che mira ad infondere, soprattutto nelle donne, un
senso di insicurezza , non importa se reale o immaginario, costringendole a
modificare i loro comportamenti, nella
speranza di non essere attaccate nuovamente da dei terroristi che si nascondono
dietro la nomea di molestatori o peggio ancora di violentatori.
Infatti, mentre una
volta la sinistra era quella più antimoralista e più attenta alle libertà
fondamentali della donna, al suo diritto di libero arbitrio e di poter gestire
al meglio la propria vita, oggi spalleggia indirettamente chi vorrebbe ridurre
le donne alla stregua di oggetti, da rinchiudere in casa e da tenere segregate,
o al massimo essere “obbligate” ad uscire accompagnate, facendo così il gioco
di un certo fanatismo islamico che mira ad annientare e annichilire il libero
arbitrio della donna.
È chiaro che i silenzi
complici e colpevoli con il quale molti esponenti politici di un certo centrosinistra
al governo, o che da quasi esterni lo fiancheggiano, non sono molto interessati
al benessere psicofisico delle donne molestate o violentate – forse se la sono
cercata, penseranno tra se certe marionette, ragionando ormai com’ era nella
mentalità del peggior integralismo
moraleggiante dell’Italia bigotta, fascista e post fascista, dell’Italia
cattolica. Solo che adesso, fa molto radical chic fare , non pardon i bigotti, ma gli evoluti intellettuali,
difendendo il diritto della donna di essere liberamente sottomessa all’islam,
di vestire, quasi come palombare, soprattutto se queste sono islamiche di
nascita o italiane convertite all’islamismo
salafita, la corrente più radicale dell’Islam, che come l’Italia asservita
al Vaticano e ai diktat della chiesa, non fa distinzioni tra religione e Stato.
L’apparente progressismo
di una buona parte dell’emiciclo parlamentare di centro sinistra, come un
maschio traditore, fa gli occhi dolci a quella che crede essere una bella gnocca di passaggio, celata sotto il burqa , con il
quale, per una scopata o una fornicata, è pronto a tradire non solo la
moglie, ma anche la sua patria, la propria cultura ,
facendo arretrare il Paese al millennio passato.
La sinistra che per
anni ha fatto il possibile per staccare l’Italia e gli italiani da quell’abbraccio
stritolante che reputava, a torto o a ragione, della religione cattolica, oggi
sembra voglia consegnare al nuovo braccio secolare che avanza, nel nome del politicamente
corretto, non solo l’Italia, ma l’Europa intera.
Per concludere voglio
dire che non ho nulla contro i fedeli islamici e contro l’Islam in generale, ma
ci stanno troppe arre grigie dove chi di
dovere, invece di vigilare come si conviene, finge di non vedere e volta il
capo dall’altra parte, o peggio cala le
braghe per paura di essere tacciato come islamofobo.
Non è una religione in
se a essere nemica dell’uomo, ma è come la religione viene usata dall’uomo come
grimaldello per soggiogarlo e piegarlo ai propri voleri.
L’Italia ci ha messo duemila anni per uscire
da quella ombra chiaroscura che era il cattolicesimo romano, croce e delizia di duemila anni di vette di
umanità eccelsa e di abissi di bestialità disumana, che nulla avevano a che
fare né con Dio, né con il Cristo e adesso, però, in pochi se ne rendono conto,
stiamo facendo il percorso inverso, regredendo, annichilendo i nostri spazi di
libertà, in nome del diritto altrui di avere la propria libertà, secondo come
la religione di costoro comanda, in casa Europa… usando la solita formuletta da
vigliacchi: per non offendere i credenti di altre religioni.
Solo i codardi e i
venduti si comportano così!
Se un continente, o un
Paese come l’Italia, non dimostra di
avere rispetto per la propria storia e la propria cultura, sarà in un futuro più
o meno lontano facile prede di lupi travestiti da agnelli, ed è quello che gli
italiani stanno lasciando, per indolenza, e per paura di essere criticati o
tacciati come razzisti, che accada.
Il declivio che porta
all’abisso si avvicina sempre di più e come l’orizzonte degli eventi di un buco
nero, se ne rimarrà ingoiati e distrutti!
Marco Bazzato
12.01.2016
http://marco-bazzato.blogspot.com/
lunedì 11 gennaio 2016
Stupri di Capodanno
Ti prendo,
donna!
Vittima debole
del mio piacere
carnale oggetto
delle mie brame
che a nulla
servi
se non alla
gioia dei miei lombi.
Grida femmina il
tuo orrore,
urla donna il
tuo disgusto
tra lacrime che
scendono copiose.
Voglio
soddisfare la mia verga
voglio vuotare
in te,
schiava delle
mie passioni
il mio candido
seme nero
che distruggerà
il tuo spirito.
Ti sentirai sporca
e a nulla i
lavacri serviranno,
il tuo guanto di
crine
sarà solo un
imbelle
che non netterà
l’anima tua.
Fuggi con i tuoi
capelli scompigliati,
scappa in questa notte
pagana
del nuovo anno che
giunge.
Corri a farti
abbracciare dagli infedeli
che nono oseranno più toccarti
in quanto lordata dai
miei desideri.
Io sono intoccabile
noi siamo intoccabili
perché la politica
come figliol prodighi
a braccia aperte sempre
ci perdonerà.
Taceranno le donne
e vi incolperanno di non esservi volutamente concesse,
taceranno i signori dei
media
perché noi siamo l’armata
che salverà il vostro
futuro
e voi, femmine
inferiori,
siete solo inutili pezzi
di carne che la società deve pagare
per non soccombere alle
proprie mollezze
e ai propri agi
perché ormai nelle
condizioni
di non potere e/o volere più discendenza.
Marco Bazzato
11.01.2015
http://marco-bazzato.blogspot.com/
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