lunedì 27 gennaio 2014
Il Giorno della memoria
Cosa centrano tutte le persone nate, prima dello scoppio ddella II guerra
mondiale e sopratutto quelle nate dopo il 25.04.1945, con il Giorno della Memoria?
A rigor di logica, a rigor storico e come colpe morali e materiali per quanto
commesso dal nazismo, assolutamente nulla.
Smettiamo di permettere ai politici e ai media di farci sentire in colpa e farci irrorare da un sangue che oggettivamente
e storicamente non abbiamo versato.
È stato versato?
Sì!
Così scrivono dicono i libri di storia, le testimonianze dei
sopravvissuti,. Così ha scritto Primo Levi nel suo libro più celebre: “Se questo è un uomo”.
E quindi? E quindi sono passati sessantanove anni dalla fine della II
guerra mondiale, settantacinque dal suo inizio e la maggior parte dei cittadini
dell’Europa dell’Ovest, Italia compresa, sono teoricamente obbligati da
una legge italiana, ...sancita
dal parlamento nel 1959 – tre
anni dopo lo scoppio della seconda aguerra israelo-araba, con gli israeliani appoggiati da Inghilterra,
Francia e Stati Uniti – dopo
una battaglia pubblica condotta dai sopravvissuti. "In questo
giorno," recita la legge "si rispetteranno in tutti i luoghi del
paese due minuti di silenzio, si terranno iniziative e cerimonie, le bandiere
saranno a mezz'asta, i locali di svago chiusi – questa parte finale della legge da decenni è imapplicata o forse non lo è stata mai,
visto che non è considerato giorno festivo
– , i programmi della radio
saranno dedicati all'argomento" e il 1º
novembre 2005 dalla risoluzione 60/7 dell'Assemblea generale delle
Nazioni Unite, durante la 42ª riunione plenaria, lo è stato dichiarato anche dall’Onu.
.
Il ricordo oggi deve essere una
scelta, non un obbligo didattico caduto dall’alto, sottoforma di
legge dello Stato, non ancora abrogata,
costringendo intere scolaresche a sorbirsi un giorno di retorica, ripetuta anno
dopo anno come un mantra, come se questi eventi, dal termine della II guerra
mondiale, avessero poi contribuito
ad evitare altri olocausti, altri sacrifici,
altri genocidi, oppure se altri olocasuti, altri sacrifici, altri genocidi, oppure
per scelte politiche di parte si sceglie di non commemmorare , perchè avvenuti
negli Stati Uniti coon il genocidio dei nativi americani, in indocin,
il genocidio degli armeni,, senza andare a menzionare l’emisfero
australe del Pianeta, essendo per la grande poolitica internazionale
meno degni di importanza e quindi vanno messi messi sotto il lo zerbino.
Non va dimenticato che praticamente con cadenza quasi mensile, quando va
bene, bisettimanale, quano va meno bene, o peggio settimanale,ossia quando Rai
Storia vuole stracciare le palle, i documentari
sul nazismo, sulla Shoah, sull’olacusto, sulla II guerra mondiale, sul
fascismo, si sprecano fino alla nausea e ogni giorno, mese, anno che passa,
vengono visti, percepiti, sentiti e vissuti con sempre meno partecipazione
emotiva, con più distacco, quasi fossero documentari di un tempo così lontano
da essere percepito – giustamente – dalle giovani generazioni, come il periodoMesozoico.
LaShoah è un fatto storico incontrovertibile – nonostante ciò che affermano
i revisionisti, sebbene tutta la Storia del genere unano, dall’inizio di questa
scienz,a è sempre stata oggetto di revisioni, riscritture, correzioni, nuove interpretazioni,
scoperte, correzioni, estensioni, altrimenti
non sarebbe più Storia ma Dogma di fede laico e/o politico, quindi a livello
puramente teorico, anche queste pagine di storia del ventesimo secolo
dovrebbero essere trattate allo stesso modo e non come un Dogma fondamentalista
e indiscutibile, pena l’essere accusati di negazionismo
dell’Olocausto – come lo era stato
la I guerra mondiale,l’unica guerra dei tempi moderni del millennio passato,
vinta dall’Italia unita, che veniva ricordata il 04 novembre.Ooggi quella data
è stata asformata nella Giornate delle Forze
Armate, forse perchè tutti gli i Cavalieri di Vittorio Veneto, come i
dinosauri del triassico , si sono
estinti, o forse perchè anacronistico ricodare una vittoria e la fine di una
guerra, terminata da quasi un secolo, ossia
da circa 3 o 4 generazioni, o anche perchè, vuoi la svogliatezza degli
studenti, unita alle non sempre eccelse qualità degli docenti, oggigiorno
si fatica ad arrivare, con il programma
di studi, al ventesimo secolo.
Sta di fatto che per volontà di legge e per senso responsabilità
individuale, i giovani di oggi obbligati, costretti, coscritti ad assistere a
queste lezioni di storia,e poi ripetere il tutto come pappaglalli, magari recitando
quanto detto dai docenti davanti ad un microfono, fornendo opinioni retoriche, per
vendere al popolo teledipedente,
l’illusorietà che questa data sia sentita , mentre invece è imposta, dagli
italiani.
Quando poi si assiste alla retorica dei politicanti, che leggono discorsi
scritti da altri, fingendo commozione, in queste occasioni le palle, non solo quelle degli oratori, ma
anche degli ascoltatori o dei telespettatori, scendono a terra e come becchini
iniziano a scavarsi la fossa da sole. Basta osservare il politico di turno che legge
per rendersi conto che con la mente sta in tutt’altro posto.
Ma possibile che siamo ancora cosi illusi da credere che ai ragazzi nati nati nel 2000, ossia 55
anni dopo il termine della II gerra mondiale e che leggono il XX secolo allo
stesso modo come i nati dopo l’anno
mille, possano, emotivamente
parlando, sentirsi realmente toccati in
un qualche modo da questi avvenimenti,
quando la maggior parte di costoro manco conoscono gli eventi della storia contemporanea, perchè per loro il
XX secolo è equivaele quasi al mesozoico.
Siamo degli illusi. La politica è illusa, i nostri politici si stanno
comportando come i primi cristiani che usando
Matteo 27,25 “Che il suo sangue ricada su di noi e sui
nostri figli”, credonodi poter instillare un senso di colpa millenario nei
confronti dei cittadini italiani, dell’Europa Occidentale ,tramite l’obbligo di
rcontinuare ancora oggi di ricordare la Shoah, dimenticando che oggi
rispetto secoli dell’anno mille,
l’ignoranza e il sapere, anche sui fatti contemporanei, dove i cittadini europei, non solo italiani, hanno
una buona memoria a breve e riescono a comprendere che quelli che nel millenio
passato sono state le feroci vittime di un regime criminale, poi, dal 1948 i
politici del nuovo Stato hanno iniziato ad occupare territori che in base al
diritto internazionale non erano loro, freandosene bellamente delle risoluzioni
Onu.
Basta leggersi anche i commenti
presnti in rete, per rendersi conto che
l’italiano, a differenza di come lo vorrebbe dipingere la politica, non è
antisemita o antisionista – vedi sionismo
(1) – a parte qualche
lurido idiota che andrebbe condannato non in quanto antisemita, ma solo per il
fatto di essere ignorante e questa ignoranza culturale genera, tra le altre
cose, anche l’antisemitismo, dove non va dimenticato che Israele ha il pieno
diritto di esistetere come Stato, all’interno dei confini definiti dall’Onu,
nel pieno rispetto del diritto internazionale, che a rigor di logica non deve
essere infranto nè dagli Stati confinanti contro Israele e nè da Israle nei
confronti degli Stati confinati, territori Palestinesi compresi, come l’Unesco
stesso, agenzia diretta emanazione dell’Onu, ha riconosciuto..
Il che porta alla conclusione che
l’Italia in Europa i nazionalismi sono considerati, dai nostri politici, sinonimo di chiusura e nazi-fascismo e vanno combattuti sul piano politico e culturale,
essendo ogni di nazionalismo da
considerare come il male assoluto del
secolo scorso e del ventunesimo secolo.
Ma poi, in riferimento al gesto vile
inivato alla comunità ebraica di Roma, La Stampa scrive: “Un tentativo
di propaganda antisionista dietro i
tre plichi con teste di maiale spediti alla Sinagoga di Roma, all’ambasciata
israeliana e ad una mostra ebraica alla vigilia di shabat” (2).
Il che porta a questa considerazione: o
ogni nazionalismo è male
assoluto per tutti i 193 Paesi membri dell’Onu(3),
oppure una politica corrotta chiude gli occhi sul relativismo nazionalista e si permette da alcuni Stati, o ad uno
Stato, rimanere per decenni in palese
antitesi con gli interessi generali della politica internazionale e locale,
dove politici o dei capi di Stato, oggettivamente e brutalmente in rirpovevole
malafede, in determinate circostanze, tendono a fare gli interessi particolari di determinati Stati
o di unoStato in particolare, che certo non è quello italiano.
È bene ricordare, se proprio, come usa dire il Presidente della Repubblica
italiano, che non bisogna mai perdere di
vista il quadro generale e il quadro generale ddlla storia, afferma che la II guerra mondiale ha causato
in totale 55 milioni di morti, e sopratutto questi 55 milioni di morti sono
presenti anche i 6 milioni di morti
dell’olocausto ebreo, generato
dalla follia umana di chi ha permesso l’ascesa di Hitler al potere e di chi,
direttamente o indirettamente, anche dall’estero, l’ha foraggiato e coccoalto,
perchè nella distruzione dell’Europa poteva intravvedere la possibilità di
enormi arricchimenti personali e di profitti per le industrie degli armamenti.
Sistema che anche oggi non è cambiato, anche se con modalità apparentemente
differenti, ma che nella sostanza generano eguali sofferenze in ogni parte del
mondo, e di cui anche l’Italia, aggirando l’articolo 11 delle Costituzione
italiana, grazie alle missioni “di pace” perchè
la politica è osì’ codarda che fugge vigliaccamente dala verità nè è tutt’ora complice.
L’esercizio della memoria è un esercizio inutile, se da quella memoria
storica escono cambiamenti reali, che vanno a beneficio di tutti gli innocenti,
indipendentemente dalla razza, dal sesso e dalla religione.
Ma ogg,i come nel 1924 in U.R.S.S, con Stalin, nel 933 con Hitler in Germania, la grande politica internazionale, fatta da
piccoli uomini, sebbene con modalità differenti e riammodernando il look,
togliendo via baffoni e/o baffetti, eliminando la mascagna o la frangetta,
continuano ad avere le mani orde di
rosso sangue nero delle vittime innocenti che direttamente o indirettamente
condanno a morte, con apparentemente meno violenza e ferocia, ma generando in
ogni caso spaventosi e dimenticati genocidi silenziosi.
Marco Bazzato
27.01.2014
(2)http://www.lastampa.it/2014/01/25/italia/cronache/oltraggio-antiebraica-a-roma-teste-di-maiale-a-sinagoga-e-ambasciata-yzJZoUlWtKX5xmOtnwuhDI/pagina.html
3)
http://it.wikipedia.org/wiki/Stati_membri_delle_Nazioni_Unite
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