sabato 28 settembre 2013
La Barilla dovrebbe licenziare in Italia e delocalizzare all’estero!
Ormai è un fatto di sopravvienza non solo personale, ma anche aziendale. La Barilla farebbe meglio,
alla luce dei gravi episodi di intolleranza, causati dai politicamente corrotti
che vogliono limitare la libertà di impresa e di pubblicità al gruppo Barilla,
perchè il Paese è sottoposto alla pressione impossibile di gruppi vandalici
vittime, etero e gay dell’ideologia omosessuale, dove gi omosessuali
intelligenti, al pari degli etero intelligenti sanno distinguere il giusto dallo sbagliato, mentre gli
omosessuali idioti, al pari degli etero idioti, si comportano come
nazi-comunisti, pronti alla repressione della libertà di pensiero altrui, se
non è politicamente corrotta alla loro visione deviata di una realtà
Guido Barilla secondo alcuni si sarebbe scusato , (1).
Per fortuna solo con i dipendenti o con gli eventuali omo ed etero intelligenti, che pur comprendendo il senso
vero del suo messaggio, hanno faticato a trovare una logica nelle reazioni esagitate
degli omo ed etero idioti. Comunque nel
testo di scuse, non ci sta – per fortuna – alcun tipo di apertura nei confronti
di “famiglie”diverse da quella tradizionale, composta da un uomo e da una
donna, ossia le stesse identiche famiglie o le stesse identiche coppie che
concepiscono, mettono al mondo e crescono figli omosessuali, intesi come spot
pubblicitari futuri , comprendenti queste famiglie, secondo il pensiero di
molti, figlie di un romanzo di fantascienza.
Ma la Barilla dovrebbe lasciare la sua sede storica di Parma e chiudere gli
altri stabilimenti, delocalizzando magari in Russia, a Mosca, dove nell’ex Unione
Sovietica, attacchi violenti e virulenti dell’ideologia omosex, sono proibiti
dalla legge, a difesa dei minori e della loro integrita psicologica, questo è
quanto afferma la legge russa, dove certe propaganda sono illegali..
L’azienda dovrebbe chiudere gli stabilimenti in Italia, lasciare a casa
migliaia di dipendenti, in modo da mettere in crisi anche l’indotto, perchè è
inconcepibile che in un Paese che ha la pretesa di dirsi civile e rispettoso
del diritto di impresa e del diritto di produrre utili per gli azionisti e
stipendi per i dipendenti, quattro barbari arruffapopoli, campino nell’ignoranza
vigliacca e malgina, incitando in modo reazionario al boicottaggio dei
prodotti, perchè non si vedono due uomini o due femmine che si scambiano fluidi
salivari con la lingua, sbavando come lumache sul piatto di pasta succoso,
prima di affondarvi il grugno o le forchette, grufolando, come fanno le coppie
etero, in privato.
Gli omo e gli etero intelligenti hanno compreso che questo è un can can
mediatico, creato ad hoc da etero ed omo idioti, per mettersi al centro dell’attenzione, per
avere, da accattoni dei microfoni o della rete, qualche secondo di visibilità o
qualche mi piace su Facebook, perchè altrimenti questi postulanti e urlatori da
strapazzo, questi quattro coatti indignati, che rappresentano solo se stessi,
non importa se etero od omosessuali, non se li filerebbe manco un cane o una
cagna rabbiosa, anche se come costoro schiuma bava dalla bocca, solo per
dimostrarsi radical chic e trendy impegnato ed indignato..
Potrebbe apparire sbagliato in
questo momento se la Barilla delocalizze all’estero, proprio per l’offesa
cagionata da questi omo ed etero stolti
ad una realtà industriale vecchia di più di un secolo. Ma il Paese ha bisogno
di un segnale forte, duro, schietto e senza tentennamenti, perchè è a rischio
la libertà di espressione e non solo di impresa, ma anche e sopratutto di
espressione. Senza contare che se da una parte si crearebbe della
disoccupazione in Italia, ma tanto qualche centinaio di migliaia in più non
farebbero una grossa differenza, dall’altra, una volta trasferiti i macchinari
e addestrato i nuovi dipendeti, si creerebbero lo stesso eguale numero di
maestranze all’estero, quindi il conto su scala planetaria, come in partita
doppia, sarebbe pari 0, con in più il fatto, non indifferente, che
aumenterebbero gli utili per gli azionisti per la famiglia Barilla in primis, e
senza dimenticare la possibilità di produrre pasta della stessa identica
qualità, ma con costi di mandodopera meno esosi rispetto al quelli da
cravattari applicati da decenni dai politicastri italiani.
E l’Arcigay, da sempre notoriamente vicina ai disoccupati, sarebbe ben
leita di sfamare per sempre queste famiglie – a meno ch enon vogliano farlo
solo per quelle omosex, per ripsarmiare, spinte sotto la soglia della povertà
grazie alle ad una schiera di sudditi
eterosessuali che si vendono per un piatto di lenticchie e gli omosessuali
reazionari che pur di vedere uno spot gay in tv, manderebebro in malora una
multinazionale.
Marco Bazzato
28.09.13
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento
.Visto il barbarismo espressivo di qualche utente anonimo, i commenti potranno essere moderati e/o rimosssi a insindacabile giudizio..
Il titolare del blog declina qualsiasi responsabilità civile, penale per i contenuti dei commenti dei lettori, in quanto unici titolari, che se ne assumono la completa paternità e con l’invio del post, dichiarano implicitamente compreso quanto sopra