lunedì 31 luglio 2006

Indulto scandaoloso

Quando la sinistra va al potere, le piazze come d?incanto si svuotano, il sole scalda bruciando dalle Alpi agli Appennini, i cittadini italiani sono felici come se il nuovo paradiso terrestre fosse giunto sulla terra.
In questi giorni la maggioranza sta discutendo sull?indulto con la scusa di svuotare le carceri per il sovraffolamento, ma a troppi sta sfuggendo, forse complice la guerra in Libano, le ultime goccie d?alcol dopo l?abbuffata mondiale, che se l?indulto dovesse passare così come è stato proposto, verrebbe dato un colpo di spugna e sbianchetto anche ai reati di falso in bilancio, corruzione, reati fiscali e finanziari anche nei confronti della Pubblica amministrazione, che da anni occupano le prime pagine dei giornali, aiutando in un sol botto non solo i coinvolti dello scandalo Unipol, ma anche gli amici, degli amici, degli amici del centro destra.
Il ministro Antonio di Pietro si è autosospeso dal suo incarico, disgustato dalle manovre sottobanco che si stanno compiendo sopra la testa degli Italiani onesti, che stanno vedendo sfumare tante belle parole scritte nel programma della coalizione vincente.
C?è da chiedersi cosa avrebbero fatto le piazze italiane se una proposta l?avesse fatta a suo tempo La Casa della libertà?
Sicuramente avrebebbero gridato allo scandalo, attaccando Berlusconi di voler salvare i suoi amici e di voler cancellare i reati contro la pubblica amministrazione, mandando in fumo il lavoro di magistrati, forze dell?ordine e quant?altro, pur di salvare come ha detto di Pietro ?I furbatti del quartierino? & C.
Ma da dove nasce questa improvvisa bontà da parte del centro sinistra nei confronti del centro destra e in particolare a Forza Italia e UDC?
Sussiste forse un tacito accordo affinchè l?ex maggioranza sostenga in modo più o meno velato il rifinanziamento delle ?Missioni Umanitarie Armate? in Afganaistan, chiedendo però come contropartita la cancellazione dei reati finananziari contro la pubblica amministrazione, con un evidente sollievo anche da parte del centro sinistra, che si vedrebbe tolta le castagne dal fuoco cooperativo in un batter d?occhio?
La piazza tace, quella stessa piazza pronta a scendere a manifestare ad ogni piè sospinto, a riempire le pagine dei quotidiani di anatemi contro il centro destra, ma ora sembra d?assistere al cieco che guida lo zoppo, conducendolo chissà dove.
Ieri i media italiani, e non solo si sono stupiti che il ministro Di Pietro sia sceso a protestare contro il suo governo, venendo additato come un esaltato, che insulta il piatto dove mangia, mentre invece, l?autosospeso ministro, ha fatto quello che l?etica dovrebbe portare tutti a fare: scendere assieme ai propri elettori, a fianco di coloro che gli hanno dato il voto e la fiducia, affinchè il parlamentare prima, e il ministro poi, rispondesse in prima istanza alle aspettative dei cittadini.
Ormai si è superata ogni soglia di pudore, ogni soglia di etica infranta, in nome di cosa? Dell?interesse dei poveri diavoli rinchiusi nelle patrie galere che senza uno straccio d?avvocato rinomato sono dimenticati, oppure si deve badare anche se si parla degli interessi degli italiani, agli affari della propria bottega, del proprio piccolo giardinetto infestato di cavallette, zecche e frutti avvelenati?
Per i prossimi cinque anni, è probbabile che non ci saranno manifestazioni di piazza, è prossibile invece che in caso di proteste come quelle degli allevatori di Vancimuglio verranno inviati i celerini a disperedere i padroncini che blocccano la viabilità.
possibile che la classe operaia e quella intellettuale tacciano per servilismo e piaggeria?
Tutti sono spariti in questo assolato fine luglio. I girotondini hanno il mal di testa, i grandi sacerdoti laici che scaldavano le masse con i loro strali, ora sono rintanati sotto i condizionatori d?aria a boccheggiare, mentre in sordina avviene di tutto ed il contrario di tutto.
Dov?è quella sinistra che aveva il coraggio di gridiare tutto il suo disgusto, quella sinistra che idealmente doveva essere vicina alla classe lavoratrice? Quella sinistra ora si rinchiusa nel salotto buono della borghesia, nei piani nobili della pubblica amministrazione, ordianando ai sindacati di tacere, ordinando forse alla base di non alzare la testa e non disturbare il grande manovratore, perchè altrimenti il già debole governo avrebbe bisogno delle bomobole d'ossigeno per sopravvivere alle spinte distruttive che provengono sin dal primo giorno dal proprio interno.
Non si vorrebbe che si arrivasse a rimpiangere il centro destra per sentire la voce della piazza, che si arrivasse a ripiangere il passato governo, che nella sua liberalità lasciava che le piazze si riempissero, mentre in questa nuova libertà, gli slogano non si scandiscono, e l?assordante silenzio che si leva in questi giorni per l?ennesimo mercimonio ai danni della democrazia che si sta giocando sulla testa e sulle spalle degli italiani, sarà pagato da molti a beneficio ancora dei soliti pochi che amano le prime pagine dei giornali sono quando le azioni crescono, ma quando crollano, trascinando gli ingari risparmiatori verso il baratro, preferiscono un silenzio distaccato lontano dagli ex amati giornalisti che fino al giorno prima imperversavano pronti ad accogliere ogni ansimo, facendo pendere dalle loro labbra gli ignari risparmiatori di centro sinistra e centro destra gabbati, impoveriti e ora sbeffeggiati e derisi.
Tanto paga sempre pantalone!

Marco Bazzato
26.07.2006

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