Come una donna in una vasca da bagno, immersa nelle abluzioni, prima di dedicarsi a una notte di sesso e lussuria, che emette dall’ano gas intestinali, facendo salire delle bolle d’aria in superficie che provocano onde e si propagano verso le sponde della vasca, così ì accaduto alla “Donna Terra”. Il pianeta ha emesso un peto, una flatulenza, un meteorismo, dagli abissi della crosta terrestre, come se una top model fosse stata investita improvvisamente da coliche addominali durante il lavacro, a causa delle cozze avariate consumate a cena.
Così è accaduto al Giappone. Paese da sempre abituato agli sconvolgimenti “intestinali” e vittima degli strali provenienti dalle profondità del corpo magmatico della crosta terrestre-mantello, dove il rilascio delle energie sono uscite uno degli sfinteri naturali del globo. Il Sol Levante non è caduto per lo scuotimento dettato dallo spasimo intestinale della Donna, Il Pese è stato devastato dall’emissione energetica salita sulla superficie dell’oceano che ha propagato la sua onda d’urto tra le due coste del Pacifico, colpendo con virulenza distruttiva a nord, con onde sino a dieci metri d’altezza, penetrate per quasi cinque chilometri dalla costa.
Il Giappone poteva essere preparato a tutto ma non a questo, poteva essere pronto a veder oscillare i grattacieli come fuscelli, senza spezzarsi. Ma non era pronto alla forza dell’oceano che si è riversata lungo le coste, non era pronto e forse nessuna nazione al mondo lo sarà mai, al naturale movimento interno del pianeta, ai suoi rantoli, alle deiazioni che si depositano sulle superfici terracquee dovute al sommovimento dei “canali rettali” apertesi improvvisamente negli gli abissi dell’oceano.
La “crisi intestinale” della Donna-Terra, per quanto possano essere avanzate le conoscenze sulle dinamiche “psichiche” del pianeta da parte degli esperti di “psicologia della crosta terrestre” rimarranno imperscrutabili, così come nessun psichiatra saprà mai prevedere come e quando un depresso cronico deriderà, una volta esaurite le alternative a disposizione, secondo il suo punto di vista, di lasciarsi andare a un massacro di civili indifesi.
La Terra-psicotica, top model cocainomane in vasca, che rilascia gas intestinali a seguito di un indigestione di cozze , durante l’abluzione, ha causato “effetti collaterali” sulla superficie della parte nord dell’isola di Honshu, che si sono tradotti in danni, anche mortali, contro gli esseri umani e animali nell’entroterra, senza contare i costi sociali e in termini di inquinamento da idrocarburi per le enormi quantità di prodotti petroliferi sversati non solo dalla raffineria esplosa, ma anche dai mezzi di trasporto di terra e di mare, travolti dallo tsunami.
La naturalità dell’evento avvenuto in Giappone, non deve essere letto, come spesso accade, con brodose tesi millenariste, con teorie cabalistiche che incolpano il numero 11, o causate dal’ perigeo lunare, rispetto alla terra del 2011, o con l’ormai quasi onnipresente presunta fine del mondo, secondo il calendario Maia, che dovrebbe avvenire il 20 dicembre 2012.
Quando la Donna rilascia gas intestinali in vasca, e le bolle salgono in superficie, nessuno si affanna a perdersi in elucubrazioni fantasiose, tipiche degli eventi catastrofici secondo il metro umano, ma naturali per la cosmologia che la inserisce in una visione più ampia e meno emotivamente pregnante, degli eventi che accadono al terzo pianeta del sistema solare, nel quadro ristretto della sismologia.
Certo, scendendo sempre di più nel dettaglio e variando il punto d’osservazione circa la prospettiva del rilascio dei “gas intestinali” tanto più si entra nel particolarismo degli effetti a breve e lunga scadenza e dei danni che questo ha causato, ingenerando, soprattutto nei confronti di coloro che ne subiscono gli effetti diretti, un senso di impotenza davanti alla forza delle energie creativamente distruttive rilasciate dalla natura entro dei confini apparentemente circoscritti, ma che provocano ricadute a cascata in ogni settore dell’economia, dei rapporti personali e sociali con conseguenti lutti e distacchi emotivi che ne conseguono.
Osservare l’evento Terreemoto-Tsunami nel paese del天皇 tennō, ossia il Sovrano Celeste, porta a delle considerazioni filosofiche, dove l’essere umano dovrebbe essere portato a ragionare in termine di ospite all’interno di una vasca da bagno, con una Donna – Cosmo – intenta a dirigere gli eventi, secondo leggi che a tutt’oggi, con la presunzione di conoscere e comprendere, ci sono impossibili da dominare e asservire ai voleri dei parassiti che edificano e modificano le strutture superficiali del pianeta, secondo disegni che possono apparire intelligenti, se letti in un’ottica sociale, dove l’Homo sapiens sapiens, nelle sue diverse sfaccettature millenarie, è il primo e il maggior responsabile della morte di altri esseri umani, nel caso che avvenisse un disastro nucleare, dovuto alla fuga di radioattività dalle centrali di Fukushima e Onagawa, avendo la presunzione di poter controllare, nel caso eventi naturali, catastrofici per l’uomo, la reazione all’interno di un reattore i cui parametri di sicurezza sono stati sottostimati perché la Donna-Terra e l’oceano si muovono in modo diverso e più ampio, rispetto a quello che le moderne scienze hanno la presunzione di sapere, conoscere e poter controllare.
Albert Einstein disse: “Dio non gioca a dadi con l’universo”.
L’uomo evidentemente sì, visto che spera che dai dadi escano sempre dei numeri vincenti. Il cosmo, la Terra, la natura è di diverso avviso, alla fine vincono sempre, con l’essere umano che grazie alla morte ne esce inevitabilmente sconfitto.
Marco Bazzato
13.03.2011
http://marco-bazzato.blogspot.com/
domenica 13 marzo 2011
Terremoto in Giappone, una catastrofe imprevedibile
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