domenica 5 dicembre 2010

Arriva il Natale


Ecco che nuovamente arriva il Natale, festa usurpata al pagano dio Mitra, sostituito 2000 anni fa con un “tipo” più moderno e con una diversa immagine regale, infatti questo Re – narra la leggenda – dovrebbe, ma gli storici non sono concordi, essere nato, ma guarda i destini del caso, anche lui il 25 dicembre.
Lasciamo stare l’aspetto religioso, diventato nel panorama mondiale una festività quasi settante, in quanto in pochi lo festeggiano come celebrazione religiosa, essendo diventato l’aspetto ludico, le libagioni, i regali, l’albero, i ventri ricolmi, i babbi natali che spuntano come una masnada di lebbrosi fuggiti da un lebbrosario di Calcutta. Insomma una festa del consumismo spinto, dove i genitori, mentendo come scimpanzé, inducono a credere che un vegliardo panciuto la notte tra il 24 e il 25 faccia in poche ore il giro del globo con una slitta volante trainata da renne per portare dei doni ai bambini buoni. Per dirla tutta, il festival della patacca.

Una delle cose più rivoltanti sono i centri commerciali, addobbati come tacchini pronti per spennare i clienti, che vi si recano tra imprecazioni sommesse e grida dei figli, perché vorrebbero avere in dono,mentre alla fine pagano i genitori, cani e porci, non importa che siano elettrici, elettronici o manuali.
Poi, come se non bastasse, oltre all’albero, la tradizione italiana ha inventato – grazie a San Francesco – anche il presepio, divenuto la fiera del Circo Barum visti i personaggi che lo agitano: uomini della politica, dello spettacolo, puttane e puttanele, dove il bambinello sfortunato, partorito secondo alcuni in una grotta, secondo altri in una capanna, da qui si capisce il relativismo religioso che nemmeno sa mettersi d’accordo su una cosa banale, dovrebbe levare le tende e farsi mettere al mondo magari in un vero luogo isolato, il deserto potrebbe andare benissimo, senza tanti pastori che fino a pochi attimi prima bestemmiavano e bevevano e poi perché sbronzi, affermano d’aver veduto degli angeli che gli invitava alla trasumanza adoratoria.

I Natale è divenuto l’apoteosi della stupidità, lo festeggiano anche i cinesi comunisti mangia cani e bambini a tradimento, non tanto perché sanno cosa in teoria dovrebbe significare, ma perché anche nel Paese di Mezzo, è arrivato il consumismo politico, imposto dal partito, quindi potenza dei media e della propaganda, bisogna adeguarsi altrimenti si sentono out.

La scemenza assoluta poi è la consegna dei regali, rigorosamente o la notte tra il 24 e il 25 oppure il 25 mattina. Per fare un dispetto alla festività, per scardinare questa follia cannibalizzante il pensiero, sarebbe interessante, se proprio si vuole perdere tempo nel ricercare regali inutili, consegnarli una settimana prima, o due settimane dopo, o meglio ai primi di febbraio, anche per mandare un segnale ai commercianti che sperano di risollevare i bilanci almeno a fine anno, con la corsa alle borse piene dei citrulli.

Uno degli aspetti più depravati sono i cenoni della vigilia e i pranzi natalizi, dove le farmacie vedono incrementare follemente le vendite di lassativi e purganti stura intestino, perché non è corretto andare a banchettare, in onore di uno che nasce al freddo e al gelo, senza riempirsi, anche di ogni genere di schifezze lo stomaco sia la vigilia, sia il 25. La cosa migliore da fare, e al più economica, sarebbe quella di tornare alla tradizione degli antichi romani: mangiare come maiali, riempirsi come dei serpenti boa e mettere dei catini ai piedi della tavolata, infilandosi un dito in gola, rigettando il tutto, per ripartire a spron battuto con nuove portate e facendo bella figura anche il giorno seguente, visto che in ogni caso, o che esca dalla via d’entrata o che esca dalla via naturale d’uscita le scorie devono uscire.

Festeggiare il Natale, da decenni appare come il rito delle pecore – i consumatori, costretti a una tosatura – economica – anticipata, in inverno, dove la maggioranza dei belanti si accapigliano, si spintonano, bestemmiano, si provocano le ascelle pezzate per la bloglia dantesca dell’ultimo frenetico acquisto, sovente inutile, diventando così malati entro un meccanismo perverso dove, dopo aver esaurito ogni genere di maledizione, si spergiura sempre di non ricaderci più, salvo poi farsi nuovamente fottere l’anno successivo.

Un consiglio per trascorre un ottimo 24 e 25 dicembre: Non fate nulla, non comprate regali, no organizzate cenoni o pranzi luculliani, tenete a distanza parenti, nipoti e cugini di ogni ordine e grado, restatevene chiusi in casa,attendendo che l’ubriacatura di regali, cene, pranzi, beveraggi e libagioni passi. Ne guadagnerete i salute, evitando le rotture dei parenti che meno si vedono meglio si sta, e soprattutto risparmierete. Il Natale in fin dei conti è un giorno come un altro, e se ci pensiamo bene anche la patacca “A Natale siamo tutti più buoni” è vera solo per il fatto che nelle settimane e nei giorni precedenti si h dato fondo a bestemmie, maledizioni,e insulti proferiti agli abitanti del Cielo e a quelli rintanati – al caldo – sottoterra, arrivando all’appuntamento della vigilia e del dì di Natale, stanchi, depressi, spaesati e con il portafoglio vuoto, il più delle volte dopo aver speso denaro per persone che stanno ipocritamente simpatiche e nel cuore, ma realmente nello stomaco e nelle balle!!


Una delle più belle preghiere natalizie sia quella del comandate Hartman, da Full Metal Jacket è un film del 1987 diretto da Stanley Kubrick
“Tanti auguri a te. Tanti auguri a te. Tanti auguri Gesù Cristo, tanti auguri a te.
Allora oggi è il Santo Natale, il gran varietà religioso comincerà alle ore 09.30.
Il cappellano Charlie vi farà sapere come il mondo libero riuscirà a fare fuori il comunismo, con l’aiuto di Dio e di alcuni Marines. Dio ci si arrapa con i Marines, perché noi ammazziamo tutto quello che vediamo. Lui fa il suo mestiere, noi facciamo il nostro. E per dimostrargli il nostro apprezzamento per averci dato tanto potere ,noi gli riempiamo il cielo di anime sempre fresche. Dio è arrivato prima del corpo dei Marines, quindi a Gesù voi potete offrire il cuore, ma il vostro culo appartiene alla nostra arma. Signorine, sono stato chiaro?"

Marco Bazzato
05.12.2010

http://marco-bazzato.blogspot.com/

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