mercoledì 6 gennaio 2010

Buona Befana a tutti


In molti, quei pochi lettori che visto il mio silenzio di mesi, si chiederanno perché in questo ultimo mese e mezzo non abbia scritto articoli…
La cosa è presto detta. Ultimamente commento articoli di giornale su Facebook, brevi post, crudi, volgari, controcorrente, politicamente scorretti, insomma agli occhi di molti potrei essere visto, per chi mi legge, come uno schifoso rivoluzionario, uno che ha sempre qualcosa da ridire contro cani e porci, una specie di anti Cristo, in quanto mi incazzo sempre con quello Stato parassita entro la città di Roma che condiziona tutta l’Italia, contro la politica italiana, fatta di nani, briganti e ballerine, di ex bagasce che vent’anni prima battevano per un milione di vecchie lire, negli stanze degli alberghi, andandosene all’Alba come vampiresse che avevano paura del sorgere del sole. Ma le verità sono altre, so’ per fonti certe che i miei articoli vengono letti dalle alte sfere italiane qui a Sofia, in Bulgaria e che potrei stare sulle palle a qualcuno di loro, per la verità lo so già a chi, ,ma non è bello far nomi e cognomi, tanto chi mi conosce sa a chi mi riferisco, visto che le voci circolano e le mail arrivano…ma non importa.

C’è anche un'altra verità, riferita al fatto che ultimamente non abbia voglia di scrivere articoli, tantomeno articoli riferiti alla politica italiana, il motivo è uno solo: disgusto.

Disgusto per vedere sempre le solite facce. Disgusto e senso di mossa intestinale nell’ascoltare su ogni canale televisivo, sia pubblico che privato, ormai sono la stessa cosa, sempre le solite frasi fatte, le solite parole vuote che non dicono nulla, le solite dichiarazioni così false, prive di contenuti, svuotate di ogni senso logico, intellettuale e di fatti compiuti alla fine, che portano al rifiuto, alla nausea, a quel senso di svuotamento interiore che sembra causato da un clistere di acqua saponata, prima di un intervento chirurgico improrogabile e rischioso.

Un disgusto che si è accentuato dopo il lancio della Madonna contro Berlusconi. Non esprimo qui le mie emozioni, i miei pensieri, altrimenti qualche mal/ben pensante potrebbe accusarmi d’istigazione all’odio o altre amenità che oggi il neonato partito dell’Amore del premier, manco fosse quella santa donna di Cicciolina, continua a ripetere, peggio di un disco incantato.

Ho provato repulso, non tanto per il gesto, compete alla magistratura appurare se veramente avvenuto, e come dice la legge, anche il presunto attentatore è innocente fino a condanna definitiva, ma per il dopo, per il buonismo ruffiano e pappone che si è scatenato in ogni angolo, anche il più infetto, infido e torbido della politica e dei politicastri italiani.

È come se dopo quanto avvenuto mi si fosse aperto un terzo occhio, l’occhio che tutto vede e tutto vomita, tutto rigetta, evacua torbidamente, come una contrazione di stomaco che fa rigettare il pranzo dell’anno passato, l’antipasto di cozze mai mangiato, gli scampi, i polipi sempre odiati e che puzzano peggio di un cadavere lasciato marcire sotto il sole agostano nel deserto del Sahara.

Provo ribrezzo quando accendo la tv e vedo certi gaglioffi che andrebbero internati dentro un loculo colmo di viscere d’animale, loro e i famigliari, figli minori compresi. Provo un senso di spossatezza fisica e mentale nel pensare che l’Italia sia retta da una casta di inamovibili, di vecchi tromboni che camminano col deambulatore ficcato sul cervello, che il Paese sia sotto il giogo di un elitè che finge di far gli interessi dei cittadini, invece sono tutti d’accordo nel pararsi il culo l’un con l’altra, nell’essere onnipresenti, pronti ad sproloquiare anche sui sommovimenti de panza di ogni cane stitico, ed ora con questa nuova aria fetida di buonismo politico, dell’abbassare i toni, del volersi tutti politicamente bene, si inizia a sentire un tanfo di dittatura e consociativismo cerchiobottista che sta portando il Paese alle nuove convergenze parallele di fanfaniana memoria.

Onestamente vorrei il ritorno a una politica rissosa, fatta di insulti, minacce e controminacce, attacchi verbali all’arma bianca, colpi bassi pedate sulle palle dei deputati e calci spacca ovaie alle deputate, così forti da farli tutti stramazzare a terra con la bava alla bocca, con gli occhi che schizzano fuori dalle orbite e le imprecazioni, bestemmie, insulti e maledizioni che si elevano al cielo, al Dio degli eserciti, al Signore delle Mosche, senza soluzione di continuità.

Ma l’aspetto peggiore di questa politica del volemose bene è la volontà antistorica e revisionista del sindaco milanese, Letizia Moratti, di voler intitolare una strada, una piazza, ma sarebbe troppo anche una semplice latrina pubblica, un porcile o un mattatoio per cani randagi, al ladro morto latitante, Bettino Craxi.

Un’oscenità del genere dovrebbe generare lo sdegno degli italiani, almeno quelli che hanno dai quarant’anni in su, che si ricordano bene i comportamenti del Cinghialone, del fascista disegnato per anni da Giorgio Forattini, del codardo capopopolo che è scappato via come il peggior dei briganti quando magistratura e polizia hanno scoperto la sua grotta di Alì Babà ei quaranta frocioni…

E questa sarebbe l’Italia che chi ha figli lascerà in eredità…una discarica di miasmi tossici, di vecchi senescenti, di morti ambulanti che andrebbero sotterrati in un mare eterno di letame, un Italia politica, forse, ormai senza arte e ne parte, dove se sei ladro fai carriera, se sei onesto vai al gabbio perché non ti sei pronato a novanta gradi per farti sodomizzare, o peggio se sei onesto vieni pronato di forza e sodomizzato con violenza e a secco, senza pietà, da una politica affuffona e bastarda, fatta da signorotti, autoelettosi tra di loro, che trattano gli italiani fuori casta, come degli appestati, servi della gleba come parassiti insignificanti a cui succhiare il sangue loro e dei loro figli, uccidendoli dai debiti,s trozzandoli peggio dei peggiori camorristi cravattai senza pietà, tanto l’italiano tace e muore, piuttosto che alzarsi in piedi e sputare in faccia a tutti questa masnada, tutto il suo odio represso e il suo disgusto…

E Berlusconi vorrebbe il partito dell’amore…Partito dell’amore una sega, come dicono in Toscana…

Marco Bazzato
06.01.2010
http://marco-bazzato.blogspot.com/

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